Recensioni negative, false o reiterate: cosa si rischia?
Cosa prevede la legge in caso di recensioni negative o false? Vediamo cosa cambia tra il diritto alla critica e il reato di diffamazione, quando una recensione è legale e quando può essere diffamatoria.
- In genere, quando si scrive una recensione online a un locale o per commentare un determinato servizio, lo si fa per lamentarsi di qualcosa.
- Potrebbe anche accadere che vengano scritte delle recensioni false, sia in positivo sia in negativo.
- Nei casi in cui le recensioni negative o false siano compromettenti per l’attività di qualcuno, si potrebbero configurare alcuni reati, come per esempio quello di diffamazione.
Il meccanismo delle recensioni, positive o negative, esiste da sempre. Una recensione può essere fatta a voce quando si consiglia ad altri di provare assolutamente un ristorante, o di evitarlo a tutti i costi.
Scrivere recensioni false – pratica nota con il termine astroturfing – può avere due effetti differenti:
- aumentare il giro di affari di una determinata attività: pensate a quando compriamo un prodotto su Amazon e le recensioni sono quasi tutte positive;
- creare un danno di immagine e, di conseguenza, anche economico qualora venissero scritte frasi negative o pesanti critiche.
Secondo uno studio della Harvard Business School, l’astroturfing è in grado di influenzare i ricavi tra il 5% e il 9%, nel bene e nel male.
Quali sono i casi in cui una recensione negativa (o falsa) su Internet rientra nel reato di diffamazione? Quali altri reati si potrebbero configurare? Analizziamo di seguito la questione.
Denuncia per recensione negativa
Scrivere una recensione raccontando su Internet un’esperienza negativa rientra nel diritto alla critica e nella libertà di espressione. Qual è il confine con il reato di diffamazione? Quando si configura?
Supponiamo tu abbia lasciato una recensione negativa a un ristorante perché:
- hai mangiato male;
- hai pagato tanto.
Dopo aver pubblicato il tuo giudizio online, vieni contattato dal proprietario dello stesso, che ti intima, con toni non troppo gentili, di cancellare il tuo commento se non vuoi rischiare di essere querelato per diffamazione – e di dover pagare anche un risarcimento per il danno procuratogli.
Cosa potresti fare per difenderti? Dovresti davvero eliminare quello che hai scritto, anche se per te rappresenta la descrizione di una cena andata male e quel ristorante non ti è piaciuto per diversi motivi? Vediamo cosa dice la legge in merito.
Prima ti invitiamo a leggere il nostro approfondimento sulla diffamazione su Internet.
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Recensioni negative: diffamazione
Se una recensione non particolarmente lusinghiera rientrasse sempre nel reato di diffamazione, non potrebbero esistere siti come TripAdvisor, Trustpilot o lo stesso Amazon, in cui ogni prodotto può essere recensito dopo il suo acquisto (e utilizzo).
Un apprezzamento personale scritto su Internet, dunque, non rientra nel reato di diffamazione. Quando si supera, allora, il confine tra lecito e illecito e non si può più parlare di diritto alla critica?
Nei fatti, la diffamazione si configura quando la recensione non è destinata al prodotto, ma alla persona – il produttore o l’esercente – di cui viene messa in dubbio la moralità.
Recensioni negative: esempi
Nei fatti, se al ristorante si mangia male, si può scrivere «il cibo era scadente e non ho apprezzato molto i sapori», ma non si possono pubblicare online frasi del tipo:
- «il cuoco è uno stronzo»;
- «il titolare è un imbecille».
Lo stesso vale anche nel caso in cui si volessero criticare i prezzi del locale o l’atteggiamento nei confronti dei clienti. Tutto quello che si scrive non deve essere un attacco personale e gratuito nei confronti di un’altra persona. La critica deve dunque essere rivolta alla qualità dei servizi o del prodotto comprato.
Recensioni negative: diritto di critica e satira
Come confermato dalla stessa Cassazione, uno dei casi in cui le espressioni utilizzate possono essere un po’ più forti è quello in cui si stesse facendo satira, che, a prima vista, potrebbe essere scambiata per diffamazione.
Tuttavia, è possibile usare un linguaggio più colorito, sempre a condizione che:
- non manchi di rispetto alla dignità altrui;
- non rappresenti un attacco gratuito alla morale e all’etica di qualcuno.
Per quanto riguarda il diritto alla critica, quest’ultimo si distingue dalla diffamazione poiché, partendo da un fatto oggettivo, permette di esprimere liberamente una valutazione soggettiva e personale – non lesiva della dignità di un altro essere umano.
Recensioni negative: come difendersi dalle minacce
Ancora diverso è il caso in cui si dovesse ricevere una minaccia per una recensione negativa. In questa casistica, non è possibile querelare l’altro per il reato di minaccia per un semplice motivo.
Anche nell’ipotesi in cui le parole utilizzate da chi chiede di cancellare una recensione negativa non dovessero essere educate e fossero molto aggressive, questo tipo di azione rientrerebbe nel diritto di difesa in giudizio da parte di chi ha ricevuto la recensione.
Se, invece, si ricevono frasi del tipo «Se ti vedo ti ammazzo», oppure «ti vengo a prendere sotto casa», allora si potrebbe stampare il messaggio ricevuto e sporgere querela contro il suo autore appellandosi proprio al reato di minaccia.
False recensioni online: cosa si rischia
Sono diversi i casi in cui le recensioni negative false vengono ricondotte al reato di diffamazione, in particolare alla diffamazione aggravata, in quanto pubblicati online e leggibili da un numero potenzialmente illimitato di persone.
La questione è però molto più complessa di così, soprattutto nei casi in cui la recensione sia stata scritta con l’utilizzo di un nickname e non sia possibile riuscire a individuarne l’autore. In questi casi, si dovrà ricorrere alla denuncia contro ignoti.
A questo proposito, leggi interessarti anche l’articolo Creare profili fake online è reato?
Si potrà poi sporgere denuncia se si riuscisse a identificare l’autore della recensione falsa o diffamatoria, quindi nell’ipotesi di recensione negativa con nome.
Si potrà poi agire in sede civile al fine di richiedere il risarcimento del danno derivante da eventuali recensioni false e per quelle diffamatorie. In caso di esito positivo, si riuscirebbe così a ottenere il risarcimento e la cancellazione della recensione.
Questa azione deve essere preceduta dalla procedura di mediazione civile, che è obbligatoria per i risarcimenti derivanti da diffamazione per mezzo stampa od altro mezzo di pubblicità.
Recensioni positive e concorrenza sleale
Così come le recensioni negative, anche quelle positive possono avere un effetto controproducente per i propri competitor. Le false recensioni positive, infatti, possono rientrare, in astratto, nella concorrenza sleale (art. 2598 c.c.).
In pratica, la concorrenza sleale si può verificare nei casi in cui:
- 1) si usino nomi o segni distintivi idonei a produrre confusione con i nomi o i segni distintivi legittimamente usati da altri, o imita servilmente i prodotti di un concorrente, o compie con qualsiasi altro mezzo atti idonei a creare confusione con i prodotti e con l’attività di un concorrente;
- 2) si diffondano notizie e apprezzamenti sui prodotti e sull’attività di un concorrente, idonei a determinarne il discredito, o ci si appropri di pregi dei prodotti o dell’impresa di un concorrente;
- 3) si utilizzi direttamente o indirettamente ogni altro mezzo non conforme ai principi della correttezza professionale e idoneo a danneggiare l’altrui azienda.
Le false recensioni positive, poi, potrebbero anche rientrare nel reato di truffa.
Recensioni negative reiterate e reato di stalking
Una recente sentenza del Tribunale di Torino ha poi condannato la pubblicazione di recensioni negative ripetute da parte della stessa persona nei confronti di un bar di Luserna San Giovanni, gestito da una coppia.
La pena di un anno è stata legata, in questo caso, al reato di stalking, per il quale dovrà essere pagato un risarcimento per i danni procurati ai commercianti.
Recensioni negative e false – Domande frequenti
Le recensioni negative rientrano nel diritto alla critica quando non sono lesive della dignità e dell’etica di chi le riceve. In caso contrario, si configura il reato di diffamazione su Internet.
La recensione falsa prevede la presentazione di una denuncia contro ignoti qualora non si conoscesse il nome del suo autore.
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