Il 12 novembre scatta il blocco dei siti porno, ma hanno aderito soltanto in 3
C’è chi ha già verificato perché non ci credeva e chi lo sta facendo in questo momento: il blocco dei siti porno imposto da AGCOM parte con un bel flop.
- Il 12 novembre 2025 è scattato il blocco dei siti porno ai minori, previsto ai sensi della delibera dell’AGCOM n. 96/25/CONS.
- Sono tanti i dubbi e le perplessità sorti in merito, considerato che, dei 48 siti inclusi nello stop, soltanto 3 hanno ottemperato a quanto imposto dalla legge.
- Basta, infatti, fare un salto sulle piattaforme più famose (es. YouPorn) per rendersi conto che la verifica dell’età dell’utente tramite un sistema adeguato non è mai stata implementata.
Le nuove regole per i siti porno (non tutti, ça va sans dire), che prevedono la verifica dell’età e, dunque, il blocco per i minorenni, sono ufficialmente realtà. L’intervento rientra nel decreto Caivano. Il comma 1 di tale decreto ha introdotto il divieto, per i minori, di accedere ai contenuti di tipo pornografico, considerati lesivi della loro dignità e del loro benessere fisico e mentale. Tanti i dubbi scaturiti da questa imposizione dall’alto.
Il Codacons, per esempio, considera questa limitazione una vera e propria goccia nell’oceano, che non riuscirà a fermare la diffusione del materiale pornografico tra giovani e giovanissimi. Se un tempo c’erano le riviste zozze, oggi ci sono strumenti come le VPN e, comunque, i siti porno “crescono come i funghi”.
Ma cosa prevede la delibera AGCOM 96/25/CONS? E perché soltanto 3 dei 48 siti che avrebbero dovuto attivare la verifica obbligatoria della maggiore età, con modalità differenti rispetto al passato, non lo hanno ancora fatto? Quali sono gli scenari che si aprono sul futuro?
Cosa prevedono le nuove regole sul blocco dei siti porno
Fino a oggi, per navigare su un sito per adulti contenente materiale pornografico era sufficiente confermare di essere maggiorenni, con un semplice clic. Nessun controllo, nessuna precauzione rispetto a quello che, una giovane vita, avrebbe potuto trovare al di là dello schermo.
La delibera AGCOM 96/25/CONS ha previsto che, a partire da oggi, 12 novembre 2025, sarà necessario introdurre un sistema di verifica dell’età dell’utente più efficace (con cui tutelare anche la privacy dell’internauta), che sfrutti, per esempio, sistemi che certificano l’identità digitale già esistenti (basti pensare allo SPID).
Ad oggi, però, soltanto 3 siti su 48 hanno stabilito quali sistemi di “age verification” adottare, adeguandosi alla nuova normativa. Per esempio, colossi dell’intrattenimento per adulti, quali Pornub e YouPorn, non hanno apportato nessuna modifica ai loro siti. Avranno ancora qualche mese di tempo per farlo – la scadenza è il 1° febbraio 2026 – e fino ad allora dovrebbero essere accessibili senza restrizioni.
Alcune piattaforme, invece, hanno preferito sospendere temporaneamente la loro attività. Il sito Bang! ha scelto di limitare attualmente l’accesso agli utenti italiani per non compromettere la privacy degli utenti (che potranno comunque continuare a navigare senza problemi se imparano a utilizzare una VPN).
A questo proposito, leggi È legale usare una VPN per lo streaming su Netflix?

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Come funziona la verifica dell’età di OnlyFans
OnlyFans è uno dei pochi siti porno che ha integrato un sistema di age checking, attraverso un servizio che si chiama Yoti. Come funziona? Intanto, questo sistema cerca di proteggere i dati sensibili degli utenti.
Chi naviga sulla piattaforma può scegliere di verificare gli anni che ha effettivamente:
- tramite un sistema di riconoscimento dell’età che si basa sull’intelligenza artificiale – Stima dell’età – che però non è considerato il massimo, dato che si richiede all’utente di scattare una foto del viso, e stimare l’età in questo modo non è un metodo che possiamo definire scientifico;
- scansionando un documento di identità, cioè il passaporto, la patente di guida o la carta d’identità elettronica.
Queste procedure, secondo quanto confermato dalla società, avverranno in modo cifrato, e i dati non saranno condivisi su terze parti (ma questo ce lo dicono sempre, eppure continuiamo a ricevere le chiamate dai call center, ogni giorno).
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Cos’è il sistema del doppio anonimato
Ai sensi di quanto indicato nella delibera AGCOM n. 96/25/CONS, la verifica dell’età deve rispettare il sistema del “doppio anonimato”, ovvero la verifica viene effettuata da un soggetto certificatore terzo.
Il sito porno, in pratica, non acquisisce i dati sensibili dell’utente, ma soltanto la prova della maggiore età ricevuta da parte del soggetto terzo. Allo stesso modo, il certificatore non viene a conoscenza dell’utilizzo reale che il cittadino farà nel momento in cui sta chiedendo di essere sottoposto alla prova dell’età – non sa, in pratica, ma quale sito arriva la richiesta.
L’AGCOM avrà il compito di vigilare sul rispetto delle nuove norme, procedendo con una diffida in caso di violazioni. I siti diffidati avranno 20 giorni per adempiere ai nuovi obblighi in vigore. Alla diffida potrà seguire il blocco della piattaforma e sanzioni fino a 250.000 euro. Qualsiasi cittadino potrà segnalare il sussistere di una violazione.
Nel frattempo, nel mondo dell’intrattenimento per adulti regna il caos. E, a dirla tutta, un elenco di 48 siti da bloccare è davvero ridicolo rispetto a tutto quello che nasconde la rete. E non mi riferisco a ciò che possiamo vedere, ma a quello che si cela nel “profondo”, in tutto ciò che non viene indicizzato. Il deep web.
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