Vai al contenuto

Cosa è il reato di ricettazione: significato, elemento soggettivo e pena

In cosa consiste il reato di ricettazione, quali sono i casi in cui si configura, qual è la pena prevista su chi è indagato per ricettazione e alcune delle sentenze più recenti in materia.

ricettazione

Il reato di ricettazione è disciplinato all’articolo 648 del Codice penale: si tratta di un delitto contro il patrimonio il cui oggetto è rappresentato da denaro o cose provenienti da un qualsiasi delitto

In queste righe analizzeremo:

  • in cosa consista;
  • nozioni quali l’elemento soggettivo, l’assoluzione, la prova del reato e la pena prevista;
  • le differenze con il furto, l’incauto acquisto e il riciclaggio;
  • alcune sentenze recenti. 

Ricettazione: significato e prescrizione

La ricettazione è un reato nel quale si acquista, riceve oppure occulta denaro o cose che provengono da un delitto, oppure ci si intromette nel farle acquistare, ricevere od occultare, al fine di procurare un profitto per sé o per gli altri. Ha un termine di prescrizione pari a 8 anni.  

Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Reato di ricettazione: pena art. 648 cp

Il reato di ricettazione è disciplinato dall’articolo 648 del Codice Penale, nel quale si legge che: 

“Fuori dei casi di concorso nel reato, chi, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, acquista, riceve od occulta denaro o cose provenienti da un qualsiasi delitto, o comunque si intromette nel farle acquistare, ricevere od occultare, è punito con la reclusione da due ad otto anni e con la multa da euro 516 a euro 10.329.

La pena è aumentata quando il fatto riguarda denaro o cose provenienti da delitti di rapina aggravata ai sensi dell’articolo 628, terzo comma, di estorsione aggravata ai sensi dell’articolo 629, secondo comma, ovvero di furto aggravato ai sensi dell’articolo 625, primo comma, n. 7-bis.

La pena è della reclusione sino a sei anni e della multa sino a euro 516, se il fatto è di particolare tenuità.

Le disposizioni di questo articolo si applicano anche quando l’autore del delitto da cui il denaro o le cose provengono non è imputabile o non è punibile ovvero quando manchi una condizione di procedibilità riferita a tale delitto”. 

ricettazione

Accertamento reato di ricettazione

Sulla base di quanto affermato dalla Corte di Cassazione in diverse sentenze (esempio: Cass. n. 3211/1999; Cass. n. 4077/1990; Cass. n. 26308/2010), il reato di ricettazione non deve essere necessariamente accertato, poiché la provenienza delittuosa del bene deve desumersi dalla natura del bene stesso e l’autore dello stesso non deve essere necessariamente noto (Cass. n. 9410/1990).

Ne consegue che il delitto presupposto non necessita di un accertamento:

  • né sotto il profilo soggettivo;
  • né sotto quello oggettivo.

Ricettazione: elemento soggettivo e oggettivo

Il soggetto attivo del reato di ricettazione può essere chiunque, tranne la persona che ha concorso nel reato presupposto. 

La ricettazione si configura come un reato a forma vincolata, nel quale il reo ha piena consapevolezza della provenienza delittuosa del bene che ha ricevuto, nonostante non conosca di preciso quali siano le circostanze di tempo e luogo del reato presupposto. 

Tale consapevolezza, come confermato dalla pronuncia n. 12704/2012 della Suprema Corte, potrà essere dedotta da qualsiasi elemento, quindi sia quelli diretti sia quelli indiretti, ovvero anche dal semplice comportamento dell’imputato.

Differenza tra ricettazione e incauto acquisto

L’incauto acquisto è disciplinato dall’articolo 712 del Codice penale, titolato Acquisto di cose di sospetta provenienza, nel quale si legge che:

“Chiunque, senza averne prima accertata la legittima provenienza, acquista o riceve a qualsiasi titolo cose, che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per la entità del prezzo, si abbia motivo di sospettare che provengano da reato, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda non inferiore a euro 10.

Alla stessa pena soggiace chi si adopera per fare acquistare o ricevere a qualsiasi titolo alcuna delle cose suindicate, senza averne prima accertata la legittima provenienza”. 

Mentre nel caso della ricettazione il soggetto attivo è consapevole, nell’incauto acquisto, invece, si viene puniti per la propria negligenza, ovvero per non aver verificato prima la provenienza illecita di un dato bene. 

Leggi: “Come funziona la prescrizione di un reato”. 

Ricettazione e furto possono concorrere?

Il reato di furto può essere di certo l’antecedente al reato di ricettazione, quindi la risposta è affermativa: i due reati possono concorrere. 

Si ricorda che il reato di furto è disciplinato dall’articolo 624 del Codice penale, nel quale viene stabilito che:

“Chiunque s’impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 154 a euro 516.

Agli effetti della legge penale, si considera cosa mobile anche l’energia elettrica e ogni altra energia che abbia un valore economico.

Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo che ricorra una o più delle circostanze di cui agli articoli 61, n. 7 e 625”.

Leggi: “Cos’è l’appropriazione indebita”. 

ricettazione

Differenza tra ricettazione e riciclaggio

Il reato di riciclaggio è disciplinato dall’articolo 648-bis c.p., esattamente quello successivo al reato di ricettazione. 

In particolare, il Codice penale stabilisce che:

“Fuori dei casi di concorso nel reato, chiunque sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo; ovvero compie in relazione ad essi altre operazioni, in modo da ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa, è punito con la reclusione da quattro a dodici anni e con la multa da euro 5.000 a euro 25.000.

La pena è aumentata quando il fatto è commesso nell’esercizio di un’attività professionale.

La pena è diminuita se il denaro, i beni o le altre utilità provengono da delitto per il quale è stabilita la pena della reclusione inferiore nel massimo a cinque anni.

Si applica l’ultimo comma dell’articolo 648”. 

Scopri di più sulla differenza tra Ricettazione, furto e appropriazione indebita

Ricettazione: sentenze

Tra le principali sentenze sulla ricettazione, si annoverano:

  • la sentenza 27983/2019, in cui la Corte di cassazione ha ritenuto provato l’elemento psicologico della fattispecie delittuosa in esame dall’accettazione di una proposta contrattuale che sarebbe altrimenti ingiustificabile;
  • la sentenza del 14 novembre 2014 n. 47129, nella quale è stato affermato che non è escluso dall’ipotesi della ricettazione l’avere guidato un’autovettura munita di falso certificato di autorizzazione al transito al parcheggio libero nelle aree riservate agli invalidi rilasciato ad una persona defunta;
  • la sentenza n. 3233/2021, con la quale è stato ribadito che quando un soggetto, oltre ad acquistare supporti audiovisivi fonografici o informatici o multimediali non conformi alle prescrizioni legali, li detenga a fine di commercializzazione è configurabile il concorso tra il reato di ricettazione e quello di commercio abusivo di prodotti audiovisivi abusivamente riprodotti (art. 171-ter Legge 22 aprile 1941, n. 633).

Ricettazione – Domande frequenti

Qual è la pena per il reato di ricettazione?

Il reato di ricettazione viene punito con la reclusione sino a sei anni e della multa sino a cinquecentosedici euro.

Quando e dove si consuma il reato di ricettazione?

Essendo un reato a carattere istantaneo, la ricettazione si consuma nel momento in cui viene pattuito l’accordo fra cedente e acquirente sulla cosa proveniente da un delitto e sul suo prezzo

Cosa si rischia per incauto acquisto?

Scopri qual è la differenza tra ricettazione e incauto acquisto al fine di comprendere la diversa pena stabilita dalla legge.

Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Immagine profilo autore
Maria Vittoria Simoni
Esperta di diritto penale
Neo laureata in legge, sogna di diventare un giorno magistrato. Nel frattempo, scrive per la redazione di deQuo, condividendo le sue conoscenze giuridiche online.
Cerca
Effettua una ricerca all'interno del nostro blog, tra centinaia di articoli, guide e notizie
Ti serve il parere di un Avvocato sull'argomento?
Prova subito il nostro servizio di consulenza online. Più di 3000 avvocati pronti a rispondere alle tue richieste. Invia la tua richiesta.
Richiedi Consulenza

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale per ricevere informazioni e notizie dal mondo legal.

Decorazione
Hai altre domande sull'argomento?
Se hai qualche dubbio da risolvere, chiedi una consulenza online a uno dei nostri Avvocati
Richiedi Consulenza

Altro su Reati economici e finanziari

Approfondimenti, novità e guide su Reati economici e finanziari

Leggi tutti
truffe di trading online
28 Agosto 2025
Una delle truffe online più diffuse oggi ruota attorno al mondo del trading. Questa tipologia di inganno viene perpetrata in tanti modi diversi, sempre diversi, sempre più ingegnosi. Presentare una denuncia (anche online) e contattare un avvocato specializzato sono passi fondamentale per tutelarti e provare a recuperare i soldi che…
truffa online come difendersi
20 Agosto 2025
Una delle forme più comuni del reato di truffa ai tempi di Internet è la cosiddetta truffa online. Si tratta di un reato che sul web viene declinato in molteplici forme, alcune delle quali sono anche molto sofisticate. La truffa online procura un profitto ingiusto a sé o ad altri…
indebito utilizzo
27 Novembre 2024
L’indebito utilizzo è un reato collocato all’articolo 493 ter del codice penale, intitolato Indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti. Chiunque, al fine di trarne profitto per sé o per altri, indebitamente utilizza, non essendone titolare, carte di credito o di pagamento è punito con la…
bancarotta semplice reato cosa comporta
22 Agosto 2024
Il reato di bancarotta rientra tra i cosiddetti reati fallimentari. Consiste nella sottrazione del proprio patrimonio ai creditori.  Trova disciplina negli articoli 216 e 217 del R.D. n. 267/1942, ovvero la cosiddetta legge fallimentare, ma negli ultimi tempi è stato innovato dal nuovo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.  Il…
reato di bancarotta fraudolenta
05 Luglio 2024
La bancarotta fraudolenta è un reato regolamentato dall'art. 216 della legge fallimentare. Si differenzia dalla bancarotta semplice perché il suo elemento psicologico è il dolo, mentre nella bancarotta semplice è la colpa. Si è soliti distinguere tra bancarotta patrimoniale e bancarotta documentale. Il reato di bancarotta fraudolenta è una delle…
reati economici e finanziari avvocato
17 Giugno 2024
I reati economici e finanziari rappresentano una specifica categoria di reati contemplati dal nostro codice penale, aventi l’obiettivo di tutelare le relazioni economiche e finanziarie in essere tra persone fisiche e giuridiche.  Il mercato finanziario è regolato da apposite norme: la loro violazione comporta delle conseguenze che possono consistere in…