Silenzio assenso: significato, termini, quando si applica
Cosa si intende per silenzio assenso, come funziona nella Pubblica Amministrazione, quali sono i casi in cui si configura, i termini previsti dalla legge e le possibili eccezioni.
- Silenzio assenso è un termine molto gettonato in ambito giuridico, ma anche in occasioni differenti,.
- L’espressione viene spesso utilizzata anche nella vita di tutti i giorni.
- Nel diritto amministrativo, indica la procedura per la quale un’autorizzazione diventa automatica in assenza di risposta trascorso un determinato periodo di tempo.
Probabilmente sarà capitato un po’ a tutti di sentire parlare di silenzio assenso, ma siete sicuri di conoscere il suo significato giuridico? Quando scatta, quando non è valido, cosa presuppone e dove non si applica?
Nelle prossime righe affronteremo l’argomento dal punto di vista legislativo, analizzandone il funzionamento, i termini e le eccezioni previste, come si dimostra.
Significato di silenzio assenso
Cosa si intende per silenzio assenso? Si tratta di un meccanismo che permette di ovviare all’inerzia della Pubblica Amministrazione rispetto a una richiesta che è stata inviata dal cittadino.
Nella pratica, qualora la risposta non dovesse arrivare, è come se corrispondesse a un sì. Lo stesso principio ha validità anche nel caso in cui la risposta dovesse arrivare in ritardo, in quanto ci sono dei termini fissati per legge.
Può anche accadere, però, che il silenzio da parte della PA non sia configurabile come silenzio assenso, ma possa rappresentare:
- un silenzio diniego, che corrisponde a un rifiuto (su questo punto, ti invitiamo a leggere la nostra guida sulla differenza tra silenzio diniego e silenzio rigetto);
- un silenzio inadempimento, il quale rappresenta un silenzio non significativo, in quanto l’inerzia della Pubblica Amministrazione si traduce in un inadempimento.
A questo proposito leggi: Cosa fa l’avvocato amministrativista
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Quando si configura il silenzio assenso: legge n. 241/90
Il silenzio assenso è previsto dall’articolo 20 della legge n. 241 del 1990, la quale ne delimita i confini. Nello specifico, al comma 1 dell’articolo, viene disposto che:
[…] nei procedimenti a istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi il silenzio dell’amministrazione competente equivale a provvedimento di accoglimento della domanda, senza necessità di ulteriori istanze o diffide, se la medesima amministrazione non comunica all’interessato, nel termine di cui all’articolo 2, commi 2 o 3, il provvedimento di diniego, ovvero non procede ai sensi del comma 2. Tali termini decorrono dalla data di ricevimento della domanda del privato.
Scopri di più leggendo anche Silenzio diniego e silenzio rigetto: l’istituto del silenzio nella Pubblica amministrazione
Silenzio assenso: esempio
Il silenzio assenso è, come il silenzio diniego, un’ipotesi di silenzio significativo. Volendo fare un esempio, possiamo parlare del silenzio assenso in edilizia, che è stato previsto dalle varie normative introdotte con il decreto Semplificazioni per alleggerire e velocizzare procedure burocratiche e tempi di attesa.
Quando si applica in relazione al permesso di costruire? In pratica, per ottenere questa autorizzazione sono necessari 90 giorni in totale: 60 per l’elaborazione della proposta di provvedimento e 30 per l’emissione di un provvedimento di diniego o accettazione. Nell’ipotesi in cui tali tempi non fossero rispettati, allora varrebbe la regola del silenzio assenso.
Tuttavia, questa regola non si applica sempre, ma viene meno in presenza di situazioni particolari, quali possono essere:
- la mancanza di una documentazione completa per effettuare i lavori;
- la presenza di vincoli urbanistici, paesaggistici, ambientali e così via.
Ti consigliamo di leggere anche Prescrizione reati penali, civili, tributari, amministrativi, fallimentari, sessuali, edilizi: come funziona
Quali sono i termini per il silenzio assenso nella Pubblica Amministrazione?
Quanto tempo deve passare per il silenzio assenso? Come anticipato nelle righe precedenti, il silenzio assenso non scatta in modo automatico, ma una volta che siano trascorsi dei termini ben precisi stabiliti dalla legge.
In particolare, la Pubblica amministrazione ha a sua disposizione 30 giorni di tempo per rispondere a un’istanza, i quali diventano 90 giorni nel caso delle amministrazioni che si occupano di:
- tutela ambientale e paesaggistico-territoriale;
- beni culturali;
- salute dei cittadini.
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Eccezioni silenzio assenso
Quando non vale il silenzio assenso? Come tutte le regole che si rispettino, anche quella sul silenzio assenso prevede alcune eccezioni. Si tratta dei casi in cui:
- venga applicata la disciplina della dichiarazione di inizio attività;
- la normativa comunitaria imponga l’adozione dei provvedimenti;
- il silenzio abbia il significato di rigetto dell’istanza.
Sono escluse anche quelle situazioni relative agli atti e ai procedimenti individuati con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la funzione pubblica, e di comune accordo con i Ministri competenti, ma anche i procedimenti e gli atti che riguardano:
- la tutela del rischio;
- la tutela dal rischio idrogeologico;
- la difesa nazionale;
- la pubblica sicurezza;
- l’immigrazione;
- l’asilo e la cittadinanza.
Per quanto riguarda, invece, la SCIA in sanatoria (art. 37 comma 4 TUE), l’inerzia della PA non corrisponde a un silenzio assenso, ma a un silenzio inadempimento.
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Silenzio assenso: è valido tra privati?
Il meccanismo del silenzio assenso è tipico del diritto amministrativo: ciò significa che non può regolare in alcun modo i rapporti tra i privati, i quali sarebbero sempre tenuti a fornire una risposta.
Nell’ipotesi in cui non ciò non succeda, i rapporti tra privati si risolvono facendo ricorso alla giustizia e agli strumenti alternativi di risoluzione delle controversie.
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Silenzio assenso – Domande frequenti
Il silenzio assenso è un meccanismo che è stato introdotto al fine di smorzare l’inerzia della Pubblica amministrazione: ecco di cosa si tratta.
I termini del silenzio assenso sono pari a 30 giorni, ma ci sono alcuni casi in cui sono di più: scopri quali sono le tempistiche da rispettare.
Nei casi in cui la pubblica amministrazione non dovesse rispondere, si potrebbe parlare di silenzio assenso, ma si dovrebbe prestare attenzione alle tempistiche: ecco quali sono.
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