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Detrazione spese veterinarie animali domestici 2025: come funziona e domanda online

La legge prevede la possibilità di portare in detrazione, in fase di dichiarazione dei redditi, le spese mediche sostenute per i propri animali domestici: ecco cosa sapere su limite, franchigia e importo.

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  • Tra le detrazioni alle quali si può accedere al momento della dichiarazione dei redditi ci sono anche quelle relative alle spese veterinarie.
  • Chi presenta il modello 730 ha tempo fino al 30 settembre 2025 per inviare la dichiarazione, mentre il modello Redditi Persone Fisiche si può inviare entro il 31 ottobre 2025.
  • La detrazione prevista è pari al 19% e prevede una franchigia, cioè un importo minimo di spesa superato il quale si ha diritto all’agevolazione.

Le detrazioni fiscali IRPEF sulle spese veterinarie hanno fatto la loro comparsa nel periodo successivo al lockdown, per far sì che i possessori di animali domestici potessero avere un supporto economico per le spese veterinarie, ma anche per la promozione di iniziative di tutela verso gli animali randagi e abbandonati

Vediamo di seguito per quali spese per i propri animali domestici che sono incluse nelle detrazioni IRPEF, che corrispondono al 19%, quindi quanto si può detrarre per le spese veterinarie e come fare domanda online all’Agenzia delle Entrate. 

Quali sono le regole di detrazione per le spese veterinarie nel 2025?

Il contributo in questione non è un bonus animali domestici, ma consiste in una detrazione IRPEF al 19% che si può ricevere per una delle seguenti spese legate al proprio animale domestico:

  • visite veterinarie specialistiche;
  • interventi chirurgici;
  • esami in laboratori specializzati;
  • spese farmaceutiche.

L’importo massimo del bonus è stato aumentato a 550 euro (in precedenza era pari a 500 euro). Non sono invece previsti limiti ISEE. 

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Come funziona il rimborso spese veterinarie?

Solitamente, la detrazione delle spese sanitarie prevede che il pagamento venga effettuato con strumenti di pagamento tracciabili, quali i bonifici.

Nel caso delle spese veterinarie è prevista un’eccezione, ovvero è possibile portare in detrazione le spese relative all’acquisto di farmaci veterinari o delle visite dal veterinario anche nel caso di pagamento in contanti, fermo restando che il medico veterinario dovrà operare in strutture pubbliche o in strutture private accreditate dal SSN.

Nello specifico, sullo scontrino relativo al farmaco acquistato, devono essere indicate le seguenti informazioni:

  • la natura del farmaco, che può essere identificato tramite la codifica FV (ovvero farmaco veterinario);
  • l’importo speso;
  • la quantità e la qualità dei farmaci comprati – quest’ultima deve essere provata dal codice di autorizzazione in commercio.

LEGGI ANCHE Detrazioni IRPEF per affitto nel modello 730: quali sono

Detrazioni spese veterinarie: franchigia e calcolo

Potranno accedere alle detrazioni IRPEF al 19% i contribuenti che:

  1. hanno la residenza in Italia;
  2. sono in possesso del certificato di proprietà dell’animale, attestante la sua proprietà legale. 

I possessori di cani dovranno presentare il documento di iscrizione all’anagrafe canina

Il contributo prevede una franchigia pari a 129,11 euro, ovvero una spesa minima sotto la quale non si potranno ricevere detrazioni. Questo importo si dovrà sottratte ai 550 euro di spesa massima stabiliti.

Dunque si avrà che: 550 – 129,11 euro = 420,89 euro. Applicando la detrazione fiscale del 19%, si potrà risparmiare un totale di 80 euro

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Detrazioni per l’acquisto del cane guida

Oltre alle detrazioni indicate nel paragrafo precedente, è prevista una detrazione per l’acquisto del cane guida: la stessa si potrà ricevere una sola volta nel corso di 4 anni. Si calcola prendendo in considerazione l’importo totale sostenuto.

Più in particolare:

  • potrà essere richiesta dalla persona con disabilità o dal familiare di cui è fiscalmente a carico;
  • può essere erogata in un’unica soluzione o in 4 rate annuali di pari importo;
  • la detrazione spetta unicamente se le spese sono state effettuate con sistemi di pagamento tracciabili.

A ciò si aggiunge anche una detrazione forfettaria delle spese sostenute per il mantenimento del cane guida, il cui unico requisito di accesso è rappresentato dal possesso del cane guida. L’importo è pari a 1.000 euro e spetta unicamente alla persona non vedente – non anche all’eventuale familiare di cui sia fiscalmente a carico.

La detrazione forfettaria:

  1. spetta a chi ha un reddito complessivo fino a 120.000 euro;
  2. decresce fino ad azzerarsi per i redditi compresi tra 120.001 e 240.000 euro.

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Detrazioni spese veterinarie – Domande frequenti 

Le spese veterinarie sono detraibili solo se tracciate?

No, in quanto si possono eventualmente portare in detrazione anche le spese effettuate in contanti per l’acquisto di farmaci veterinari o per le prestazioni mediche veterinarie erogate tramite il Sistema Sanitario Nazionale.

Come avere le detrazioni sulle spese veterinarie?

Per avere accesso alle detrazioni sulle spese veterinarie si dovrà avere la residenza in Italia ed essere in possesso del certificato di proprietà dell’animale. Non si possono infatti detrarre le spese del familiare a carico convivente in quanto si fa riferimento all’intestatario della fattura.

A chi spetta la detrazione per il cane guida?

La detrazione fiscale per l’acquisto in un cane guida spetta una sola volta al disabile non vedente o al suo familiare del quale sia fiscalmente a carico.

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Maria Saia
Esperta di diritti delle donne
Ha respirato per più di 20 anni la stessa aria di Falcone e Borsellino e ne condivide, ancora oggi, il sogno utopico di un mondo senza mafie e ingiustizie. Non a caso, “È la giustizia, non la carità, che manca nel mondo” è una delle sue citazioni preferite. Su deQuo, scrive di bonus e agevolazioni statali e di diritti della persona - in particolare, di diritti delle donne.
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