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Detrazioni e sconti fiscali 2025: quali sono e cosa cambia

Ogni anno, al momento della dichiarazione dei redditi, si pone il problema delle detrazioni fiscali. Quali sono quelle previste per il 2025? Quali novità ci attendono? Scoprilo nella nostra guida.

detrazioni sconti fiscali 2025
  • In sede di dichiarazione dei redditi, è possibile presentare dei documenti comprovanti le spese che consentono eventuali detrazioni. 
  • La dichiarazione dei redditi è normalmente effettuata mediante Modello 730 per i dipendenti, ma esistono altri modelli, quali quello Persone Fisiche.
  • Le detrazioni dei redditi si distinguono dalle deduzioni, in quanto si calcolano differentemente.

Quando si avvicina il momento della dichiarazione dei redditi, iniziano a sorgere molti problemi in merito a detrazioni e deduzioni da effettuare. Con ciò intendiamo quelle spese effettuate che ci consentono di ottenere un risparmio di imposta, in vario modo e secondo aliquote variabili.

Nel seguente articolo ti indicheremo le detrazioni e le aliquote previste per il 2025. In via preliminare, procederemo anche a chiarire alcuni concetti, come la differenza tra detrazioni e deduzioni, che sono due concetti tanto simili, quanto divergenti.

Procederemo anche a spiegarti cosa si intenda per dichiarazione dei redditi, come si effettua e come si indicano le detrazioni nel modello 730. Concluderemo con una tabella riepilogativa delle varie spese, con le rispettive aliquote detraibili.

Detrazioni fiscali e dichiarazione dei redditi 2025

La dichiarazione dei redditi è un documento fiscale e contabile tramite il quale il contribuente comunica all’amministrazione finanziaria i propri redditi, al fine di calcolare le imposte.

La dichiarazione può essere effettuata dal contribuente mediante molteplici modelli, quali:

  • modello 730 per i dipendenti;
  • modello Unico PF per le persone fisiche titolari di partita IVA;
  • modello Unico SP per le società di persone;
  • modello Unico SC per le società di capitali;
  • modello Unico ENC per gli enti non commerciali.

La dichiarazione deve essere effettuata secondo le regole del TUIR – il Testo Unico delle imposte sui redditi, di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. A tal fine, è necessario essere in possesso di una serie di documenti. Può essere effettuata online sul sito dell’Agenzia delle entrate, oppure anche tramite intermediario, come patronati o CAF.

La presentazione della dichiarazione deve essere corredata dai relativi documenti e deve essere presentata dal contribuente entro i termini previsti dalla legge. Eventualmente, l’assistenza fiscale potrebbe non richiederli se le erano già stati presentati per una precedente rata. 

Può accadere che la presentazione sia anche tardiva, cioè successiva ai termini previsti dalla legge. Se la dichiarazione è effettuata dopo novanta giorni, si rischia di applicare una sanzione amministrativa, che è compresa tra:

  • il 120 e il 240% se il contribuente non la presenta;
  • il 60 e il 120% se la presentazione avviene entro i termini della dichiarazione per l’anno seguente.

Approfondisci l’argomento leggendo anche: Modello 730: sanzioni e come rimediare in caso di errori

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Detrazione e deduzioni: che differenza c’è

Il reddito imponibile e le somme da pagare al Fisco possono poi essere ridotte per effetto di deduzioni e detrazioni fiscali. Le deduzioni sono sottrazioni che vengono effettuate direttamente sul reddito complessivo per ottenere un reddito imponibile, che a questo punto sarà più basso. Il reddito imponibile è la base su cui vengono calcolate le imposte.

Possono essere effettuate deduzioni per le donazioni agli enti no profit, oppure degli assegni di mantenimento in caso di separazione o divorzio.

Le detrazioni, invece, si applicano successivamente sull’imposta, andando a incidere sul calcolo. Le detrazioni fiscali implicano una riduzione della somma da pagare, diminuendo il carico fiscale, sottraendo quindi delle spese espressamente individuate, anno per anno, dalla legge.

Queste ultime vanno a diminuire l’aliquota IRPEF e comportano una sottrazione della misura corrispondente a un’aliquota, quindi una percentuale, della spesa; incidono sulla somma determinata calcolando l’aliquota sul reddito imponibile del contribuente

Le detrazioni si possono ricevere mediante modello 730. Non tutti i contribuenti possono ricorrere alle detrazioni: per esempio, non sono previste detrazioni per le spese rispetto ai titolari di partita IVA, oppure a chi utilizza il regime forfettario.

Per poter chiedere la detrazioni, le spese devono essere tracciabili, cioè devono essere presentati i documenti al CAF che provino che siano state compiute.

Ti consigliamo di approfondire l’argomento leggendo anche: Modello 730 e spese notarili: come si detraggono?

Come si chiedono le detrazioni fiscali 2025?

Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, ricordiamo che questi non pagano direttamente le imposte, ma procede per loro il datore di lavoro. Quindi, i lavoratori presentano un modello, che si compone di diverse sezioni: ciascuna contiene dati o le detrazioni che possono essere richieste.

Si devono barrare le sezioni desiderate, ovvero:

  • sezione A: dati anagrafici del richiedente (nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza, stato civile e codice fiscale);
  • sezione B: detrazioni per lavoro dipendente in funzione del rapporto lavorativo in corso;
  • sezione B: detrazioni per coniuge a carico, comprensivo di dati anagrafici, quando quest’ultimo ha un reddito complessivo annuo inferiore, per il 2024, a 2.840,51euro;
  • sezione B: detrazioni per figli o altri familiari a carico;
  • sezione B: detrazioni per mancanza dell’altro genitore;
  • sezione C: posizione contributiva da selezionare se si versano contributi da prima del 1996.

Ti consigliamo di approfondire l’argomento leggendo anche il seguente articolo: Reato di dichiarazione fraudolenta: cos’è, esempio e pena

detrazioni fiscali

Quali spese sono detraibili per il 2025?

Tra le spese che si possono detrarre per il 2025, ci sono anche gli incentivi per ristrutturare casa che sono stati confermati per questo anno fiscale, pur con delle variazioni rispetto allo scorso anno. Ne fanno parte, per esempio il bonus mobili ed elettrodomestici, il bonus ristrutturazioni, l’ecobonus, il sismabonus.

Per quanto riguarda, invece, le detrazioni IRPEF, dal 1° gennaio 2025 i lavoratori dipendenti che hanno un reddito fino a 15.000 euro possono beneficiare fino a un massimo annuo di 1.955 euro. Ai redditi compresi nella fascia tra 25.000 e 35.000 euro spetta un importo aggiuntivo di 65 euro.

Tabella detrazioni IRPEF 2025

REDDITOIMPORTO DELLA DETRAZIONE FISCALE IRPEF
Fino a 15mila1.955 euro (se il contratto è a tempo determinato, l’importo non è inferiore a 1.380 euro)
Oltre 15.000 fino a 28.000 1.910 + 1.190 * (28.000 – reddito) / 13.000 + 65 euro se reddito compreso tra 25.000 e 28.000 euro
Oltre 28.000 fino a 50.0001.910 * (50.000 – reddito) / 22.000 o + 65 euro se reddito compreso tra 28.000 e 35.000 euro
Oltre 50.000

Come specificato in tabella, si rammenta poi che:

  1. la detrazione spettante è aumentata di un importo pari a 65 euro se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 25.000 euro e inferiore a 28.000 euro;
  2. la detrazione spettante è aumentata di un importo pari a 65 euro se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 28.000 ma non a 35.000 euro.

Ti consigliamo anche di leggere: Collaborazioni occasionali e ritenuta d’acconto

detrazioni fiscali 2024 quali sonoi

Quali spese sono detraibili?

Come abbiamo evidenziato, numerose spese sono detraibili con aliquote differenti. Di seguito vediamo schematicamente quali sono.

Aliquota del 19%Aliquota del 26%Aliquota al 30%Aliquota del 35%Aliquota al 36%Aliquota al 50%
spese mediche e sanitarie per persone con disabilitàper erogazioni liberali alle ONLUS o alle APS
Le erogazioni liberali in denaro o in natura in favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus)
per erogazioni liberali alle OVla maggior parte dei bonus edilizi, ma per le seconde case e altri edifici diversi dalla prima casaacquisto di mobili ed elettrodomestici
spese veterinarieErogazioni in favore di associazioni di promozione sociale, iscritte in appositi registri nazionalibonus ristrutturazione
interessi passivi del mutuoecobonus
spese sostenute per pagare l’affittosismabonus
spese scolastiche
spese per la frequenza di università pubbliche o private
spese per l’abbonamento ai mezzi pubblici
spese per l’assistenza personale di anziani o persone affette da disabilità
attività sportive dei figli
asilo nido
spese funebri
intermediazione immobiliare
erogazioni liberali alle società ed associazioni sportive dilettantistiche
contributi associativi alle società di mutuo soccorso
contributi versati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico
premi per assicurazioni per il rischio di eventi calamitosi
contributi versati per il riscatto degli anni di laurea

Potrebbero interessarti anche le nostra guide su Bonus casa 2025: tutte le misure in vigore e Bonus edilizi: cosa cambia e quali rimangono nel 2025?

Detrazioni fiscali 2025 – Domande frequenti

Cosa sono le detrazioni fiscali?

Le detrazioni fiscali sono spese specifiche, come quelle sanitarie, che possono essere sottratte, secondo aliquote differenti, dall’imposta che devi pagare.

Esiste una franchigia per le detrazioni fiscali nel 2025?

Per esempio, per le spese mediche esiste una franchigia per le detrazioni fiscali pari a 129,11 euro che, una volta superata, permette di accedere al rimborso del 19% previsto.

Che differenza c’è tra detrazioni e deduzioni?

Le detrazioni sono calcolate direttamente sull’imposta, cioè una volta stabilita la somma che devi pagare a titolo di imposta, vengono detratte le spese, mentre le deduzioni si applicano sul reddito imponibile, e solo dopo si calcola la relativa imposta.

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Avv. Clelia Tesone
Avvocato civilista
Laureatasi in Giurisprudenza con la votazione di 110 e Lode presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e con approfondita conoscenza delle materie del Diritto Civile e del Diritto Amministrativo. Ha brillantemente conseguito l’abilitazione alla professione di avvocato, a seguito dell’espletamento della pratica forense in diritto civile e il tirocinio ex art. 73 d.l. 69/2013 presso la Procura della Repubblica di Napoli Nord.
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