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La residenza e il domicilio non sono la stessa cosa: com’è noto, ci si può trasferire anche in una Regione diversa da quella in cui si ha la residenza e avere soltanto il domicilio.
In altri casi si potrebbe avere il desiderio di procedere con il cambio di residenza. Quali sono i tempi entro i quali avviene? Dopo quanto tempo si può cambiare residenza? Cosa comporta il cambio di residenza ai fini fiscali?
Vediamo di seguito come funziona il cambio di residenza, che può avvenire anche nello stesso Comune, e quante volte si può cambiare residenza sulla base delle disposizioni in vigore.
La residenza indica il luogo in cui si ha dimora abituale, ovvero dove si trascorre la maggior parte del proprio tempo nel corso dell’anno. Si tratta, al contempo, dell’indirizzo che è stato indicato al Registro dell’Anagrafe Comunale.
Dovrà sempre coincidere con la dimora abituale in quanto non si potrà avere una residenza di comodo in un luogo nel quale non si vive. Chiunque voglia trasferire la propria residenza dovrà comunicarlo soltanto al Comune in cui si trova la nuova casa.
Per quanto riguarda la carta d’identità, il cambio della residenza non prevede che quest’ultima debba essere rinnovata. In merito alla patente, invece, in genere è il Comune che invia alla motorizzazione e al Pra l’avvenuto cambio di residenza, facendo firmare una dichiarazione al cittadino.
Ogni cittadino deve obbligatoriamente avere una residenza nel posto in cui vive se vuole accedere a una serie di diritti, come per esempio quello di votare o di ricevere assistenza medica.
A questo proposito, mentre i cittadini che hanno il domicilio in una città diversa da quella in cui hanno ancora la residenza non possono votare in quest’ultima, per quanto riguarda l’assistenza medica è possibile richiedere l’assegnazione provvisoria di un medico di base pur non avendo spostato la residenza.
Anche i senzatetto devono devono comunicare una residenza, che può anche essere di tipo virtuale, ovvero corrispondere a un ponte o a una piazza.
Comunicare il cambio di residenza non è obbligatorio, mentre nel caso in cui venga dichiarata una falsa residenza si commette il reato di falso in atto pubblico.
La legge non ha previsto alcun limite al numero di volte in cui si può cambiare la residenza: di conseguenza, quest’ultima potrà essere spostata quante volte lo si desidera, in qualsiasi momento, ogni volta in cui si colloca la propria dimora abituale in un altro luogo.
La condizione da rispettare riguarda il fatto che non dovrà trattarsi né di una residenza di comodo, né di una residenza fittizia. In aggiunta, non ci sono neanche vincoli relativi a quanto tempo debba passare tra un cambio di residenza e un altro.
Si può, quindi, cambiare residenza anche per poco tempo: ma cosa significa l’espressione “poco tempo”? Per rispondere a questa domanda bisogna fare riferimento ai tempi necessari affinché il cambio di residenza sia effettivo e avvenga anche la relativa annotazione nei registri anagrafici.
La domanda per il cambio di residenza – che è gratuita – va presentata entro 20 giorni di tempo dal momento in cui avviene il trasferimento. Nella pratica, si dovrà compilare un modulo reperibile sul sito del Ministero dell’Interno e consegnarlo all’ufficio anagrafe del Comune non cui si abita.
Nel caso in cui venisse accettata, la residenza dovrà essere registrata entro 2 giorni presso il Registro dell’Anagrafe, mentre si avranno a propria disposizione 45 giorni per comunicare i motivi di un eventuale rigetto. Una volta trascorso questo lasso di tempo, sarà applicato il principio del silenzio assenso.
A conti fatti, nella migliore delle ipotesi ci vorranno 20 giorni per poter cambiare residenza, mentre nel caso peggiore sarà necessario attendere un mese e mezzo.
Il cambio della residenza potrà essere richiesto da un cittadino italiano o da un nucleo familiare che sia:
Il cambio di residenza è necessario nel momento in cui si trasferisce la propria dimora abituale, cioè il luogo in cui si trascorre la maggior parte del proprio tempo.
Il cambio della residenza deve essere dichiarato: ecco qual è la procedura da seguire e quali sono le tempistiche previste.
Il cambio di residenza può essere indispensabile per accedere ad alcuni benefici fiscali, come per esempio quelli relativi all’acquisto della prima casa.