Quali veicoli possono andare in autostrada, chi può guidarli e quali patenti servono
Le autostrade hanno semplificato gli spostamenti quotidiani, comportando però anche una maggiore attenzione alla guida da parte degli automobilisti, oltre che specifiche condizioni e limitazioni alla circolazione previsti dal Codice della strada.
Al giorno d’oggi tutto corre veloce. Dal lavoro alla vita privata, il tempo è scandito da ritmi frenetici che trasformano la giornata in una sfida a chi raggiunge prima il maggior numero di obiettivi. Questo, volente o nolente, è la diretta conseguenza delle rivoluzionarie innovazioni che si sono susseguite nel tempo. Parrà strano, ma anche una semplice autostrada è complice della frenesia contemporanea.
Vie di comunicazione così moderne e attrezzate, infatti, hanno portato molte migliorie in termini di comodità, azzerando distanze che fino ad alcuni anni fa erano vincolanti e plasmando il modo di concepire le relazioni, sia professionali che personali. Viaggiare è diventata un’esperienza quotidiana, svolta da oltre 50 milioni di persone, che richiede attenzione, forza di volontà e sicurezza.
La percorrenza delle autostrade si rivela un elemento integrante della nostra routine, una modalità rapida per raggiungere destinazioni lontane, ma con la stessa necessità di attenzione di un viaggio urbano, anzi maggiore. Un po’ per i limiti di velocità che sono più alti rispetto a una via cittadina, fino al fatto che guidare in questi percorsi possa essere per molti rilassante, a fronte di un livello di concentrazione che deve essere sempre molto alto.
Per garantire sicurezza e benessere durante il percorso, sono stati creati dei punti ristoro lungo le tratte, veri e propri luoghi dove la pausa diventa un momento di riflessione, rifornimento di carburante e relax.
Dalla macchina al camion, dalla moto al camper, sono molti i veicoli che possono percorrere le autostrade, portando con sé storie e avventure. Il viaggio, da sempre simbolo di libertà, appare un’esperienza che varca confini geografici, contribuendo a costruire connessioni umane.
Non tutti però possono guidare lungo i percorsi a pedaggio e, spesso, questa prerogativa porta con sé molta confusione. Vediamo insieme quali sono i mezzi di trasporto che possono percorrerli e quali sono le patenti richieste.
Viaggiare in autostrada: come farlo in sicurezza
Innanzitutto, prima di partire è essenziale assicurarsi di avere tutto il necessario per garantire la sicurezza durante il tragitto. Dalla patente in corso di validità, alla corretta manutenzione del veicolo, fino alla polizza assicurativa.
Quest’ultima, in particolare, permette un viaggio senza pensieri anche di fronte a inconvenienti che possono presentarsi e, complice la possibilità di personalizzare il preventivo assicurazione moto o auto, è ancora più semplice individuare e stipulare premi che rispecchino le proprie esigenze.
Per esempio, esistono pacchetti che prevedono coperture in base all’utilizzo quotidiano del veicolo, quelli pensati per chi vive in montagna o in luoghi soggetti a eventi atmosferici più pericolosi, fino ai piani ideati per chi viaggia spesso in strade a scorrimento veloce.
Possedere un’assicurazione non è solo un obbligo di legge, ma una sicurezza per il conducente e i passeggeri. E se le norme devono essere rispettate in ogni occasione, ciò vale ancor di più quando si stanno per compiere chilometri su strade che accolgono una varietà di veicoli di grandezza differente e che viaggiano a velocità diverse.
Da questi motivi emerge già un aspetto cruciale: ci sono limitazioni per guidare in autostrada, che vanno dal tipo di veicolo fino alle patenti ammesse su queste strade a lunga percorrenza.
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Veicoli ammessi in autostrada
Nell’ambito delle regole di accesso, le categorie di veicoli che possono transitare sulle strade con pedaggio sono:
- le automobili, di qualsiasi tipologia;
- le moto con cilindrata minima di 150 e assicurate con polizze ad hoc;
- i camion industriali e dedicati al trasporto merci, che possono percorrere tutti i giorni le autostrade, ad eccezione della domenica;
- i mezzi ricreativi: per gli amanti delle avventure su strada, i camper sono i benvenuti.
In realtà, quindi, le restrizioni sono limitate ai motorini di qualsiasi cilindrata inferiore a 150, le due ruote senza motore e/o a pedali e i pedoni. Date le intense velocità, sarebbe molto pericoloso, per loro, percorrere un simile tragitto.
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Patenti per guidare in autostrada
Così come i veicoli si distinguono l’uno dall’altro, anche i permessi di guida sono differenti in base alla tipologia. Vediamoli insieme:
- Patente B: è necessaria per guidare automobili;
- Patente A: è obbligatoria per i motociclisti;
- Patente C: è imprescindibile per chi guida veicoli pesanti come i camion;
- Patente B+E: è richiesta per trainare rimorchi di dimensioni considerevoli;
- Patente C1: è dedicata ai conducenti di veicoli pesanti di dimensioni più contenute;
- Patente C1+E: è prevista per chi guida veicoli pesanti con rimorchio.
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Quando è stata costruita la prima autostrada?
Chi, almeno una volta nella propria vita, di ritorno dalle vacanze non ha immaginato come fosse prima quel tracciato di essere costruito? Beh, non tutti sanno che proprio quest’anno, nel mese di settembre, si celebrerà il centenario della prima autostrada nel mondo.
Ci trasportiamo indietro nel tempo, al 1923, quando l’ingegnere visionario Piero Puricelli, in risposta alle crescenti esigenze degli automobilisti, abbracciò con audacia l’ambizioso progetto di creare una via dedicata esclusivamente al traffico veloce. Questo concetto innovativo prevedeva rigorosamente il divieto di transito per carri, biciclette e pedoni, ponendo le basi per una modalità di trasporto rivoluzionaria.
Solo un anno più tardi, nel 1924, prendeva vita la tratta Milano-Laghi, oggi conosciuta come l’A8. Era caratterizzata da una singola corsia per senso di marcia, un pavimento in calcestruzzo e la possibilità di essere percorsa soltanto dalle 6 all’una di notte.
Questa non solo ha reso possibile il rapido spostamento tra le città, ma ha anche impresso in modo indelebile l’inizio di un’epoca contraddistinta dalla velocità e dalla connessione. Da quel punto in poi, le strade a pedaggio hanno assunto un ruolo centrale nel panorama del traffico moderno, non solo in Italia, ma a livello globale.
Un susseguirsi di inaugurazioni e ampliamenti che ha dato luogo alla complessa rete che attraversiamo oggi, connettendo le città, facilitando gli spostamenti e contribuendo a una nuova era di mobilità.
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