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Incidente stradale e aggravante della guida in stato di ebbrezza

Quali sono le condanne per guida in stato di ebbrezza, quando scatta il penale per alcol e come funziona il procedimento penale che si attiva in questa circostanza.

incidente stradale guida in stato di ebbrezza con feriti

La guida in stato di ebbrezza è un reato di tipo contravvenzionale, che prevede delle sanzioni amministrative e penali in base a quanto riportato nell’articolo 186 del Codice della Strada:

  • il reato è penale nel momento in cui viene superata la soglia di 0,8 grammi di alcol per litro di sangue;
  • al contrario, è prevista soltanto una sanzione nel caso in cui il tasso alcolemico sia compreso tra 0,51 e 0,8 grammi per ogni litro di sangue.

Cosa succede in caso di incidente causato dalla guida in caso di ebbrezza? Questo fattore costituisce un aggravante e ha, dunque, delle conseguenze: ecco cosa accade per quanto riguarda il risarcimento danni da parte dell’assicurazione e quali sono le sanzioni amministrative previste in caso di incidente da solo oppure in caso di incidente con feriti.

Guida in stato di ebbrezza: sanzioni

Nel secondo comma, lettera a, dell’articolo 186 del Codice della strada vengono riportati gli importi relativi alle sanzioni amministrative da pagare in caso di incidente in stato di ebbrezza. Si parla di cifre che vanno da 532 euro a 2.127 euro per chi è stato trovato con un tasso alcolemico compreso tra 0,51 e 0,8 grammi di alcol per litro di sangue.

I neopatentati, ovvero i conducenti di età inferiore ai 21 anni, oppure coloro che si trovano nei primi 3 anni dal conseguimento della patente B, riceveranno una sanzione compresa tra i 163 e i 658 euro nel caso in cui fossero trovati a guidare con un tasso inferiore a 0,5 grammi:

  • per la soglia compresa fra 0,51 e 0,8 le sanzioni sono aumentate di un terzo;
  • quando vengono superati gli 0,8 grammi, la sanzione è aumentata della metà.

Nella lettera b dello stesso articolo viene invece indicato il caso in cui la guida in stato di ebbrezza diventa reato penale ed è quindi punibile:

  1. con un’ammenda compresa fra gli 800 e i 3.200 euro;
  2. con l’arresto fino a sei mesi.

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Guida in stato di ebbrezza: quando è reato

Il reato penale scatta quando il conducente ha un tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro di sangue.

Nel caso in cui il tasso alcolemico fosse superiore a 1,5 grammi:

  • l’ammenda sarebbe compresa fra 1.500 e 6.000 euro;
  • l’arresto salirebbe da un minimo di 6 mesi a un massimo di 1 anno;
  • ci sarebbe la sospensione della patente da 6 mesi a due anni;
  • sarebbe prevista anche la confisca del veicolo, se di proprietà.

Le ore notturne costituiscono poi un’ulteriore aggravante nel caso di incidente causato da guida in stato di ebbrezza: per la fascia compresa fra le 22 e le 7 del mattino l’ammenda prevista per il reato è aumentata da un terzo alla metà.

La guida in stato di ebbrezza comporta anche la decurtazione dei punti della patente:

  1. un tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi, porta alla decurtazione di 10 punti della patente;
  2. per i neopatentati, è prevista la riduzione di 5 punti per tassi inferiori a 0,5 grammi e la patente può anche essere revocata del tutto nel caso in cui si superino gli 0,5 grammi.

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Guida in stato di ebbrezza senza incidente

Nell’ipotesi in cui un automobilista venga trovato alla guida in stato di ebbrezza, ma non ci sia di mezzo un incidente, ha la possibilità di richiedere che la sanzione da pagare venga convertita in lavori socialmente utili, che potranno essere svolti presso enti convenzionati, elencati presso la Procura della Repubblica del Tribunale che si sta occupando del caso.

I lavori di pubblica utilità non sono invece ammessi quando la guida in stato di ebbrezza da parte del guidatore abbia causato un incidente stradale, a prescindere dal fatto che ci siano o meno dei feriti.

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Guida in stato di ebbrezza: incidente senza e con feriti

Le sanzioni previste per la guida in stato di ebbrezza sono raddoppiate nel caso in cui il conducente provochi un incidente stradale, anche in caso di assenza di feriti. L’eventuale presenza di persone che hanno subito dei danni porterà, comunque, a determinare la gravità del reato commesso.

Nel comma numero 2-bis dell’articolo 186 del Codice della Strada si legge che in caso di incidente stradale “è disposto il fermo amministrativo del veicolo per centottanta giorni, salvo che il veicolo appartenga a persona estranea all’illecito”.

Nel caso l’incidente provocato dalla guida in stato di ebbrezza sia provocato da un tasso alcolico superiore a 1,5, allora si procede con la revoca della patente all’automobilista colpevole, oltre che con la confisca del veicolo.

La revoca della patente differisce dal ritiro o dalla sospensione in quanto obbliga il guidatore a dover sostenere nuovamente l’esame di guida prima di poter circolare.

Qualora l’automobilista, in seguito a test con l’etilometro, viene ritrovato con più di 0,8 grammi di alcol per litro di sangue, allora si verifica un reato che non può essere estinto con lavori di pubblica utilità. È invece possibile seguire iter processuali differenti, quali:

  • il rito abbreviato;
  • il patteggiamento;
  • la messa alla prova.

Il conducente ha a sua disposizione 15 giorni di tempo per proporre opposizione al decreto penale di condanna.

Approfondisci leggendo anche Quali veicoli possono andare in autostrada, chi può guidarli e quali patenti servono

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Guida in stato di ebbrezza e incidente stradale: messa alla prova

La messa alla prova è un istituto che può essere richiesto nel caso in cui si rischi una sanzione penale in seguito a un incidente stradale commesso con guida in stato di ebbrezza.

Consiste nel prestare lavori di utilità sociale e, al tempo stesso, nel versare una somma al Fondo di garanzia per le vittime della strada, quale metodo riparatorio per il reato commesso.

A questo proposito, ti consigliamo di leggere Messa alla prova: quali sono le novità della Riforma Cartabia

Accertamento del reato di guida in stato di ebbrezza

Com’è noto, l’accertamento della guida in stato di ebbrezza avviene attraverso l’utilizzo dell’etilometro: viene eseguito il cosiddetto alcoltest. Ci sono alcuni casi in cui viene accertata anche con un prelievo di sangue.

Nell’articolo 114 del Codice di procedura penale, si legge che il conducente ha il diritto di chiedere l’assistenza di un avvocato: prima di fare l’alcoltest deve essere avvisato sulla possibilità di esercitare questo suo diritto.

La sentenza n. 5396 del 2 febbraio 2015 della Corte di Cassazione ha infatti stabilito che in assenza di tale avvertimento il risultato dell’alcoltest può anche essere annullato.

Entra in gioco l’articolo 356 del Codice di procedura penale, in base al quale il difensore del conducente ha il diritto di assisterlo e dunque di essere nel presente nel momento in cui viene effettuato l’alcoltest.

Il rifiuto di sottoporsi all’etilometro viene punito alla legge in quanto rientra nella categoria dei reati di tipo omissivo. Spetta al giudice stabilire se punire o meno il conducente, partendo dalla valutazione della modalità con la quale è stato posto il rifiuto, dell’esiguità del pericolo e del grado di colpevolezza del conducente.

In base alle considerazioni fatte, potrà decidere:

  1. di pronunciare una sentenza di assoluzione;
  2. di sanzionarlo con lo stato più grave previsto dalla Legge, ovvero l’ammenda compresa fra i 1.500 e i 6.000 euro, l’arresto da sei a 1 mese, la sospensione della patente, la confisca del veicolo.

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Reato di guida in stato di ebbrezza: prescrizione

I termini di prescrizione del reato di guida in stato di ebbrezza sono cambiati con la riforma anticorruzione in vigore dal 1° gennaio 2019. Prima di tale data, il reato cadeva in prescrizione, e dunque non era più perseguibile, dopo 4 o 5 anni dalla sentenza di primo grado. Con la nuova legge ciò non potrà più verificarsi. 

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Incidente in stato di ebbrezza: l’assicurazione paga?

Cosa succede a livello assicurativo nel momento in cui si è responsabili di un incidente, con feriti o senza, a causa della guida in stato di ebbrezza? Una sentenza della Corte di Cassazione del 2015, ovvero la n. 9448, ha dichiarato che l’assicurazione non è tenuta a risarcire i danni causati da un guidatore in stato di ebbrezza.

Le assicurazioni stanno iniziando a includere delle clausole per i contratti RC Auto che non prevedono il risarcimento di un danno provocato a causa dell’alterazione, volontaria, delle proprie condizioni psicofisiche, che costituisce una delle cause più frequenti per le quali si verificano gli incidenti stradali.

Del resto, anche nell’articolo 1900 del Codice Civile si legge che l’assicurazione non si estende a rischi provocati volontariamente e con colpa grave del beneficiario. Le varie compagnie assicurative stanno pertanto adeguandosi sempre di più alla normativa in vigore.

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Guida in stato di ebbrezza – Domande frequenti

Chi guida in stato di ebbrezza alcolica cosa rischia?

Chi guida in stato di ebbrezza presenta una condizione nella quale il tasso alcolemico è superiore a 0,5 grammi per ogni litro di sangue. Al crescere del tasso aumentano anche le sanzioni amministrative e penali previste per Legge.

Quanto costa multa guida in stato di ebbrezza?

La sanzione amministrativa per guida in stato di ebbrezza scatta quando il tasso alcolemico ha un valore compreso fra 0,51 e 0,8 grammi per litro di sangue. In questi casi, le sanzioni vanno da 532 euro a 2.127 euro.

Quando la guida in stato di ebbrezza è punibile penalmente?

La guida in stato di ebbrezza è reato quando vengono superati gli 0,8 grammi di alcol per ogni litro si sangue. In questo caso le sanzioni partono da 800 euro, ma possono arrivare a 6.000 euro nei casi più gravi. Il reato di guida in stato di ebbrezza prevede anche la reclusione da 6 mesi a 1 anno, il fermo dell’auto e un’eventuale sospensione della patente, da 6 mesi a 2 anni.

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