Accesso giustizia: come funziona il Portale dei Servizi Telematici del Ministero della Giustizia
L'accesso alla giustizia online tramite il PST identifica una serie di strumenti che consentono di porre in essere atti giudiziari in via telematica. È possibile per esempio consultare il fascicolo telematico, depositare atti e procedere a comunicazioni e notifiche.
- Il Portale dei Servizi Telematici del Ministero della Giustizia è uno strumento che consente l’accesso alla giustizia, quindi di porre in essere atti del processo, in via telematica.
- Implica l’impiego di alcuni strumenti, quali la firma digitale, che consente l’autenticazione.
- È possibile compiere atti in via digitale effettuando l’accesso al sito pst.giustizia.it.
Accesso alla giustizia è espressione della tendenza diffusa negli ultimi anni a favorire la digitalizzazione dell’attività giudiziaria. L’obiettivo principale è quello di accelerare i tempi del processo e consentire una risoluzione efficiente delle controversie.
Il legislatore ha quindi predisposto la possibilità per giudici, avvocati, ufficiali giudiziari e altri privati coinvolti nel processo di accedere alla giustizia digitale tramite postazioni di accesso, disponibili nelle sedi gestite dal Ministero della Giustizia, o tramite portale PST (Portale dei Servizi Telematici).
Per accedere al sistema è necessario essere in possesso di alcuni strumenti quali: firma digitale, casella di posta elettronica certificata, software di redazione atti, che sia possibilmente in grado di realizzare una busta elettronica, postazione di accesso.
Se sei interessato a sapere come funziona il sistema di accesso alla giustizia, ti invitiamo nella prosecuzione della lettura: ti spiegheremo come funziona il PST del Ministero della Giustizia e quali sono i principali servizi disponibili online.
Che cosa si intende per accesso alla giustizia?
Negli ultimi anni si è molto discusso sul processo telematico, cioè sulla possibilità di svolgere attività tipicamente proprie del processo tramite strumenti telematici. Lo scopo perseguito è quello di facilitare l’accesso alla giustizia, ma soprattutto consentire di ridurre i tempi dei procedimenti.
Per questa ragione, il Ministero della Giustizia ha previsto la predisposizione di una serie di portali a cui è possibile accedere per espletare tali attività, quindi per accedere alla giustizia direttamente online.
Tali strumenti sono stati impiegati in diversi settori dell’ordinamento giuridico, sia tributario e civile, sia nell’ambito della giustizia amministrativa. Ancora in fase embrionale è invece lo sviluppo della giustizia digitale in materia penale, settore dove la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali limita una celere evoluzione verso la digitalizzazione. Tuttavia, a seguito dell’emergenza pandemica, anche in questo settore si è assistito ad un certo progresso.
Lo scopo principale perseguito è quello di passare dal sistema cartaceo a quello digitale, ossia che tutti gli atti del processo siano realizzati mediante sistemi telematici. Si intende fare in modo che sia atti dell’ufficio sia quelli di parte siano redatti, sottoscritti e archiviati in formato digitale.
Inoltre, come già accade nel processo civile e tributario, anche nei rapporti tra gli uffici, l’obiettivo è che gli scambi di atti e documenti avvengano in via digitale.
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Accesso giustizia: cos’è il processo tributario telematico
Il processo tributario telematico è uno strumento mediante il quale è possibile espletare gli atti del procedimento tributario in via digitale. Oggi, tale strumento è praticamente obbligatorio, salvo che per i contribuenti che intendano avvalersi di un difensore. Tuttavia, laddove si decida di ricorrere a questo strumento per un atto, tutti gli altri successivi devono essere compiuti in via telematica.
Tale procedimento utilizza il sistema Sigit che consente:
- il deposito digitale di ricorso e di atti processuali presso le Commissioni provinciali;
- la comunicazione delle sentenze;
- l’accesso online al fascicolo informatico del processo, che contiene tutti gli atti depositati e i documenti acquisiti.
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Quali sono i sistemi telematici di accesso alla giustizia?
Nell’ambito del Processo civile telematico (PCT), un ruolo fondamentale per realizzare la digitalizzazione è il PST, cioè il Portale dei Servizi Telematici. Tramite predetto portale è possibile accedere al fascicolo telematico e consultare i documenti. In questo modo, si realizza la consultazione pubblica delle cause. Tale strumento è disponibile sia su PC, sia su smartphone o tablet, procedendo al download dell’apposita app.
Possono accedere al PST tutti gli attori del procedimento, sia pubblici sia privati, ovvero:
- personale di cancelleria;
- giudici;
- avvocatura dello Stato;
- ufficiali giudiziari;
- amministrazioni pubbliche;
- privati, inclusi CTU e CTP o notai, se coinvolti nel processo.
Tramite il PST è possibile consultare il fascicolo del processo ed eseguire una serie di operazioni.
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Accesso alla giustizia online: come funziona
L‘accesso alla giustizia avviene tramite il sito internet del PST e appositi Punti di accesso (PDA). Tutti i soggetti interessati possono anche accedere in assenza di iscrizione a un PDA.
Per accedere tramite PDA è necessario avere a disposizione una serie di strumenti, ovvero:
- un dispositivo di autenticazione o firma digitale, cioè lo strumento che consente di sottoscrivere qualsiasi documento anche digitale, che sia supportato su un token; può trattarsi sia di una smart card sia di una chiavetta USB. Viene rilasciata direttamente dall’ente certificatore;
- una PEC, ossia la posta elettronica certificata., la quale consente di ottenere una ricevuta di ritorno che ha valore probatorio opponibile ai terzi;
- un software di redazione atti che consenta la creazione della busta telematica, necessaria per il deposito telematico;
- un punto di accesso, che in genere si trova presso le sedi gestite dal Ministero della Giustizia, ma possono essere impiegate solo dai soggetti abilitati – tutti gli altri invece possono accedere tramite PST.
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PST e accesso alla giustizia: quali servizi telematici offre
Le principali attività che possono essere svolte mediante PST sono quattro. Le prime sono le consultazioni, che si distinguono tra pubbliche e riservate. A differenza delle prime, le seconde richiedono necessariamente autenticazione.
Si può procedere a consultare in tempo reale i registri e i fascicoli elettronici. In particolare, in caso di autenticazione, è possibile procedere a:
- i registri o i fascicoli telematici;
- il registro generale degli indirizzi elettronici (ReGIndE);
- il registro e gli indirizzi di posta elettronica certificata delle amministrazioni pubbliche.
A quest’ultimo registro possono accedere soltanto:
- gli uffici giudiziari;
- gli uffici notificazioni;
- le esecuzioni e i protesti;
- gli avvocati.
È anche possibile procedere ai pagamenti telematici, rispetto alle spese di giustizia e al contributo unificato, con il rilascio della relativa ricevuta di pagamento.
Comunicazione e notifiche
Tramite PST è anche possibile procedere ad una serie di comunicazioni e notifiche. Infatti, oramai gli uffici giudiziari provvedono a tali adempimenti mediante sistema digitale. È possibile comunicare con gli avvocati, i giudici e gli ausiliari utilizzando la posta elettronica certificata.
Tuttavia, il giudice può ricevere in tal modo le comunicazioni se censito in apposito registro generale degli indirizzi PEC, il più comunemente noto RegindE.
Il sistema consente anche la produzione della ricevuta di consegna. Essa riporta alcune informazioni fondamentali ai fini della prova del recepimento, quale la data e l’ora di consegna.
Accesso agli atti e altri servizi
Tramite il PST, si procede anche al deposito degli atti giudiziari. Questa è la funzione principale e più interessante, che consente di facilitare le procedure e renderle più celeri.
Ecco invece di seguito quali sono tutti gli altri servizi offerti:
- pagamenti da fare con strumenti telematici;
- proc. Penali – Avvisi degli atti depositati in cancelleria;
- area Riservata Amministratori Giudiziari;
- archivio Giurisprudenziale Nazionale inerente a tutti i dati della giurisprudenza di merito;
- servizi ad accesso libero;
- uffici giudiziari per accedere alle informazioni sui servizi telematici attivi presso gli Uffici preposti;
- elenco pubblico dei punti di accesso;
- consultazione pubblica dei registri per visualizzare le informazioni (visualizzate in forma anonima) sullo stato dei procedimenti;
- consultazione pubblica registri Corte di Cassazione;
- servizio online giudici di pace atto alla consultazione (in forma anonima) di procedimenti civili davanti al giudice di pace e utilità per la compilazione dei ricorsi;
- portale delle procedure concorsuali per accedere alle informazioni sulle procedure concorsuali in atto;
- pagamento di bolli e marche da bollo digitali.
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Come si procede al deposito telematico?
Possiamo ora brevemente individuare la procedura per il deposito telematico. Questo atto prevede una serie di fasi. In primo luogo, è necessario accedere alla sezione dedicata del portale tramite autenticazione con la smart card. L’avvocato provvede ad inserire la smart card in apposito lettore collegato al PC e a digitare il relativo PIN.
Il sistema provvede all’autenticazione, dopodiché sarà possibile consultare i registri e depositare gli atti, provvedendo a:
- redazione;
- trasformazione nel formato previsto (XML o PDF);
- sottoscrizione digitale;
- inserimento degli allegati e imbustamento;
- cifratura delle buste;
- invio delle buste.
Accesso Giustizia – Domande frequenti
È possibile accedere tramite il relativo Portale dei Servizi Telematici. Per le consultazioni pubbliche, non è necessario alcun adempimento, mentre per gli atti e le consultazioni riservate è necessaria l’autenticazione.
Il processo tributario telematico è uno strumento mediante il quale si realizza la digitalizzazione del processo tributario: i contribuenti sono praticamente obbligati ad avvalersene, salvo che non intendano ricorrere a un difensore.
Al fine di accedere al PST è necessario essere in possesso di una serie di strumenti: la firma digitale, una PRC, un software di redazione atti, una postazione di accesso.
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