con una menomazione tale da avere la necessità di essere assistito da un’altra persona per il compimento degli atti quotidiani della vita.
Potrà essere ricevuto se non si percepisce, al contempo, un’altra indennità simile, come per esempio quella l’accompagnamento per invalidità civile.
Le condizioni menomative che permettono di ricevere la prestazione sono elencate nella tabella (Allegato n.3) del Testo unico (d.p.r. 1124/1965). Per gli eventi fino al 31 dicembre 2006 l’inabilità permanente assoluta, che viene valutata in base alle tabella allegata al t.u., deve essere pari al 100%.
Importo assegno per assistenza personale continuativa
Nel 2021, l’assegno ha un importo pari a 574,59 euro. Viene erogato ogni mese e rivalutato ogni anno a partire dal 1° luglio, con un apposito decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che tiene conto della variazione effettiva dei prezzi al consumo.
Tale indennità:
non è soggetta a tassazione IRPEF;
non è cumulabile con altri assegni di accompagnamento erogati dallo Stato o da altri Enti pubblici;
viene sospesa durante i periodi di ricovero.
Decorrenza
Per quanto riguarda la decorrenza della prestazione, viene erogata:
a partire dalla data di decorrenza della rendita;
oppure dal primo giorno del mese successivo alla richiesta del titolare di rendita per ottenere il riconoscimento dell’assistenza personale continuativa o per la revisione del grado di inabilità o di menomazione;
o ancora dal primo giorno del mese successivo all’invito da parte dell’INAIL a sottoporsi a visita per la revisione del danno permanente.
Quali sono le menomazioni che danno diritto alla prestazione
Fanno parte delle menomazioni che permettono di ricevere questa tipologia di assegno:
la riduzione della acutezza visiva, con la possibilità di riuscire soltanto a contare le dita alla distanza della visione ordinaria da vicino (cm. 30) o più grave;
la perdita di 9 dita delle mani, compresi i pollici;
lesioni del sistema nervoso centrale che producano la paralisi totale flaccida dei 2 arti inferiori;
l’amputazione bilaterale degli arti inferiori, di cui uno sopra il terzo inferiore della coscia e l’altro all’altezza del collo del piede o al di sopra, oppure all’altezza del collo del piede o al di sopra, quando sia impossibile applicare protesi;
la perdita di una mano e di entrambi i piedi, anche qualora sia possibile l’applicazione di protesi;
la perdita di un arto superiore e di un arto inferiore sopra il terzo inferiore, rispettivamente, del braccio e della coscia, oppure sopra il terzo inferiore, rispettivamente, dell’avambraccio e della coscia;
l’alterazione delle facoltà mentali dalle quali derivino gravi e profondi perturbamenti alla vita organica e sociale;
malattie o infermità che rendano necessaria la continua o quasi continua degenza a letto.
Come si richiede
La domanda per ricevere l’assegno personale continuativo INAIL potrà essere inviata:
presentandosi presso lo sportello della sede INAIL competente in base al proprio domicilio;
tramite posta ordinaria;
tramite PEC.
Sarà possibile farsi assistere da un patronato. In merito alla modalità con la quale si riceverà l’assegno, è possibile tramite:
accredito su conto corrente bancario o postale;
accredito su libretto di deposito nominativo bancario o libretto di deposito nominativo postale;
accredito su carta prepagata dotata di IBAN;
tramite gli Istituti di credito convenzionati con l’Inps per i titolari di rendita che riscuotono all’estero;
in contante, in banca o alla Posta, ma solo per importi non superiori a 1.000 euro.
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