Invalidità civile: come richiedere un sostegno economico
Ci sono diverse forme di prestazione che vengono erogate dall'INPS nei casi di invalidità civile: ecco come cambiano a seconda della percentuale di invalidità e le tutele nei casi in cui non venissero riconosciute dall'INPS.
- I soggetti ai quali è stata riconosciuta una riduzione parziale o totale della capacità lavorativa hanno diritto a diversi contributi economici.
- La cosiddetta invalidità civile permette di ricevere, per esempio, l’assegno mensile di assistenza.
- Tra gli altri sussidi ci sono la pensione di inabilità e l’assegno di accompagagnamento.
Ai sensi di quanto affermato dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e dallo stesso articolo 38 della Costituzione italiana, nel nostro Paese viene applicato il principio di protezione dei cittadini affetti da minorazioni fisiche o psichiche.
“A tutti i cittadini inabili al lavoro e sprovvisti dei mezzi necessari per vivere” viene infatti garantito il diritto al mantenimento e all’assistenza sociale, con la cosiddetta invalidità civile.
Quali sono i soggetti che possono avere accesso ai sussidi statali e i requisiti da possedere per rientrare nello stato di invalido civile? Ecco tutto quello che bisogna sapere in merito.
Invalidità civile: cosa cambia in base alla percentuale
I soggetti che in Italia possono accedere alla protezione dell’invalidità civile sono gli invalidi civili, i mutilati, i ciechi, i sordi, i soggetti affetti da talassemia e drepanocitosi.
La legge prevede che, se la riduzione permanente della propria capacità lavorativa sè inferiore al 33%. non si possono ottenere dei benefici.
Sono invece previsti dei riconoscimenti per le seguenti percentuali:
- gli invalidi dal 46% vengono iscritti nelle liste speciali dei Centri per l’Impiego per l’assunzione agevolata;
- dal 33% al 73% è prevista l’assistenza sanitaria e le agevolazioni fiscali;
- per invalidità superiore al 66% scatta l‘esenzione del ticket sanitario;
- nelle percentuali comprese tra il 74% e il 100% spettano delle prestazioni di tipo economico.
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Prestazioni a sostegno degli invalidi civili
L’iter affinché venga riconosciuta l’invalidità civile prevede l’invio all’INPS del certificato medico rilasciato dal medico di base: il codice di tale certificato permette di inviare la domanda di accertamento sanitario con la quale l’INPS può verificare la condizione del richiedente.
Nel caso in cui venga riconosciuta un’invalidità compresa tra il 74% e il 100%, l’istituto procede poi con l’accertamento delle condizioni socio-economiche e reddituali che sono state dichiarate dal cittadino invalido.
Gli invalidi civili possono avere così accesso alla pensione di inabilità, che è valida per gli invalidi totali, all’indennità di frequenza, che spetta ai minori invalidi, all’assegno mensile, nel caso di invalidità parziale, o all’indennità di accompagnamento.
I ciechi civili possono ottenere la pensione per ciechi assoluti o parziali, l’indennità speciale o quella di accompagnamento, mentre ai sordi può spettare una pensione o un’indennità di comunicazione.
Vediamo più nel dettaglio alcune delle prestazioni appena citate, cioè:
- l’assegno mensile di assistenza;
- l’indennità di accompagnamento;
- la pensione di inabilità;
- l’indennità mensile di frequenza;
- la pensione non reversibile;
- l’indennità speciale e di comunicazione.
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1) Assegno mensile di assistenza
L’assegno mensile di assistenza è un contributo economico che può essere richiesto dai soggetti:
- ai quali è stata riconosciuta una riduzione parziale della capacità lavorativa, compresa tra il 74% e il 99%;
- che hanno un reddito inferiore alle somme fissate ogni anno dalla legge.
Il beneficio viene corrisposto per 13 mensilità, dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda. Per il 2024 il suo importo era pari a 333,33 euro, mentre il limite di reddito annuo da non superare ammontava a 5.725,46 euro.
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2) Indennità di accompagnamento: cos’è
L’indennità di accompagnamento viene riconosciuta dall’INPS ai soggetti mutilati o invalidi totali che non sono in grado di deambulare senza il supporto di un accompagnatore o non possono compiere da soli atti quotidiani.
Il beneficio spetta:
- per 12 mensilità;
- dal primo giorno al mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda.
Inoltre, è prevista anche un’indennità di accompagnamento per i ciechi assoluti, a prescindere dalle loro condizioni economiche e dall’età, con regole di erogazione identiche a quelle previste per i soggetti mutilati e gli invalidi totali.
A questo proposito, leggi il nostro approfondimento su Indennità di accompagnamento invalidi civili: requisiti e importo
3) Pensione di inabilità
La pensione di inabilità viene riconosciuta dall’INPS ai soggetti con un’invalidità lavorativa al 100% e di tipo permanente (cioè gli invalidi totali), di età compresa tra i 18 e i 67 anni.
Il beneficio viene erogato:
- per 13 mensilità;
- a partire dal primo giorno al mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda.
Scopri di più su Sindrome da burnout: quando si ha diritto all’invalidità?
4) Indennità mensile di frequenza
I cittadini con meno di 18 anni che siano ipoacusici o abbiano difficoltà nello svolgere i compiti e le relative attività legate alla propria età, possono ricevere per 12 mensilità un’indennità mensile di frequenza.
La prestazione spetta:
- dal primo giorno del mese successivo a quello di inizio del trattamento terapeutico o riabilitativo;
- oppure dall’inizio del corso scolastico o di quello di formazione o di addestramento professionale.
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5) Pensione non reversibile
Un’altra forma di trattamento riconosciuto dall’INPS prende il nome di pensione non reversibile ed è destinata:
- ai ciechi assoluti a partire dal 18° anno di età;
- ai ciechi parziali, a prescindere dall’età;
- ai sordi congeniti o con sordità acquisita durante l’età evolutiva (la quale si conclude al compimento di 12 anni), di età compresa tra i 18 e i 67 anni.
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6) Indennità speciale e di comunicazione
L’indennità speciale è una prestazione economica introdotta dalla legge n. 598 del 1988: si rivolge ai ciechi parziali a prescindere dalle loro condizioni economiche e dall’età e viene erogata per 12 mensilità.
La stessa legge ha introdotto anche l’indennità di comunicazione, che viene concessa ai sordi al solo titolo della minorazione, a prescindere dunque da età e condizioni di disagio economico.
I verbali di invalidità civile, handicap, cecità, sordità e disabilità che sono stati riconosciuti permetteranno di inviare la richiesta per il contrassegno invalidi e di ricevere le agevolazioni fiscali previste per i veicoli delle persone con disabilità.
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Ricorso prestazioni invalidità civile
L’erogazione delle prestazioni previste richiede il possesso di alcuni requisiti, come per esempio quello della residenza stabile e continuativa in Italia, che vengono verificati dall’INPS grazie allo scambio di dati con l’Agenzia delle Entrate e il Ministero della Salute e il Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Nell’ipotesi in cui l’INPS non riconoscesse una determinata prestazione per invalidità fisica o psichica, si può procedere con due tipologie di ricorso:
- quello amministrativo, che è possibile soltanto contro i provvedimenti di rigetto o di revoca dovuti alla mancanza di requisiti quali il reddito, la residenza o lo stato di ricovero;
- quello giurisdizionale, che si può effettuare entro 6 mesi dalla notifica del rigetto contro il giudizio sanitario della commissione medica per l’accertamento dell’invalidità e dell’handicap.
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