L’assegno unico spetta anche ai lavoratori autonomi?
L'assegno unico universale è erogato anche ai lavoratori autonomi, titolati di partita IVA. A quanto ammonta? Cosa cambia per il 2024? Scoprilo leggendo il seguente articolo.
- L’assegno unico è un incentivo che viene erogato non solo ai dipendenti con figli, ma anche ai lavoratori autonomi.
- Si tratta di un contributo destinato alle famiglie con figli fino a 21 anni di età.
- Può può anche essere direttamente erogato ai figli, in sostituzione dei genitori.
L’assegno unico e universale per i figli è un incentivo economico che viene erogato alle famiglie, sia dei lavoratori autonomi, sia dipendenti. È stato introdotto in sostituzione di altre misure, attribuite a vario titolo. Attualmente, è la principale forma di aiuto alle famiglie.
Nel seguente articolo, ti spiegheremo quando e come viene erogato ai lavoratori autonomi, indicando i relativi importi e la rivalutazione in base all’inflazione. Ti diremo anche quali sono i requisiti e le diverse modalità per ottenere il beneficio.
Chi ha la partita IVA può chiedere l’assegno unico?
L’Assegno unico universale è un incentivo per le famiglie con figli, introdotto nel 2022. Tale misura è diretta a sostenere sia i lavoratori autonomi, sia i lavoratori dipendenti, ma anche i disoccupati, gli inoccupati, i pensionati.
Se ti stai chiedendo se i lavoratori autonomi hanno diritto all’assegno unico, la risposta è sì, in quanto è uno strumento di cui possono beneficiare anche i titolari di Partita IVA.
I beneficiari possono ricevere il contributo solo se hanno figli di età non superiore a 21 anni, che siano a loro carico, oppure senza limiti di età, in presenza di figli disabili. L’importo può però variare in considerazione del reddito, da certificare tramite ISEE.
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Assegno unico autonomi: a chi spetta
L’Assegno Unico è una misura che viene erogata in favore dei genitori che esercitano la responsabilità genitoriale:
- in presenza di figli;
- a prescindere dalla loro condizione lavorativa.
La prestazione è riconosciuta per:
- ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, a partire dal settimo mese di gravidanza;
- ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei ventuno anni di età, al ricorrere di determinate condizioni soggettive del figlio;
- ciascun figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
L’assegno è erogato a tutte le famiglie, anche ove abbiano un reddito elevato, pari o, eventualmente, superiore ai 40 mila euro.
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Assegno unico lavoratori autonomi: importi
L’assegno unico è di importo variabile. Una delle componenti che incide sull’importo è il tasso di inflazione. Quindi, come lo scorso anno, anche per il 2025, l’ammontare del sussidio è stato rideterminato in base al variare dell’inflazione, quindi va incontro a una maggiorazione.
Per il 2025, l’importo dell’assegno corrisponde a:
- un massimo di 201 euro per ogni figlio, se si ha un ISEE inferiore a 17.227,33 euro;
- un minimo di 57,5 euro per ogni figlio minore, se l’ISEE supera i 45.939,56 euro o in assenza di ISEE.
Sono previste delle maggiorazioni nei casi seguenti:
- nuclei familiari numerosi, per i figli dopo il secondo;
- madri con meno di 21 anni;
- nuclei familiari con 4 figli o più, con tutti e due i genitori titolari di reddito da lavoro;
- figli disabili;
- figli che hanno meno di 1 anno;
- figli di età compresa tra 1 e 3 anni, per i nuclei familiari che hanno 3 o più figli e ISEE fino a 45.939,56 euro.
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Assegno unico lavoratori autonomi: requisiti
Il genitore richiedente deve essere in possesso di alcuni requisiti, oltre a dovere esercitare la responsabilità genitoriale, cioè deve essere:
- cittadino italiano o di un Paese membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
- cittadino di uno Stato che non fa parte dell’UE in possesso del permesso di soggiorno europeo per soggiornanti di lungo periodo o per motivi di lavoro o di ricerca, con durata almeno semestrale;
- soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia e risultare residente e domiciliato sul territorio italiano;
- residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, oppure titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato, con durata almeno semestrale;
- in possesso di un indicatore ISEE in corso di validità.
Se il figlio è maggiorenne, l’Assegno unico viene erogato a patto che:
- il figlio sia a carico;
- frequenti un corso di formazione scolastica o professionale oppure di laurea;
- svolga un tirocinio o comunque un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore agli 8.000 euro all’anno;
- sia registrato come disoccupato e risulti in cerca di un lavoro presso un centro per l’impiego;
- svolga il servizio civile universale.
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Domanda assegno unico autonomi
La domanda può essere presentata da:
- uno dei due genitori che esercitano la responsabilità genitoriale, a prescindere dalla convivenza con il figlio;
- il tutore del figlio o del genitore, nell’interesse esclusivo del tutelato;
- i figli, al compimento della maggiore età. In questo caso, i figli chiedono l’assegno in sostituzione dei genitori, quindi ne beneficiano direttamente.
La domanda può essere presentata:
- online all’INPS, attraverso il servizio dedicato;
- contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);
- tramite enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
L’assegno può essere accreditato sul conto corrente bancario o postale, sul libretto di risparmio dotato di IBAN, su carta di credito o di debito, dotata di IBAN, tramite bonifico domiciliato presso uno sportello postale.
Se vuoi saperne di più sul calcolo degli importi e sulle relative tabella, ti consigliamo di rivolgerti a un commercialista o, eventualmente, a un avvocato che conosca bene il funzionamento dei bonus erogati dall’INPS.
Assegno unico autonomi – Domande frequenti
L’assegno unico universale è un incentivo che viene normalmente erogato alle famiglie dei lavoratori dipendenti o autonomi, ma anche ai disoccupati e agli inoccupati.
Tra i benefici che possono ricevere i lavoratori autonomi, troviamo anche l’Assegno unico e universale per i figli.
Sì, l’assegno unico universale può essere ricevuto anche dai lavoratori che hanno la partita IVA.
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