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Contributo per i genitori disoccupati con figlio disabile o monoreddito 2023

Il legislatore ha inteso introdurre un programma per incentivare e sostenere le famiglie e i giovani disabili. Come funzionano i contributi per i genitori disoccupati? Scoprilo nel seguente articolo

contributi per genitori disoccupati
  • I contributi per i genitori disoccupati sono erogati a quelle famiglie con un genitore disoccupato o alle famiglie monoreddito che hanno figli disabili a carico.
  • È un contributo che viene normalmente elargito con scadenza mensile, sebbene i pagamenti possono essere effettuati in uno specifico arco di tempo.
  • I contributi in questione non hanno carattere strutturale, quindi la misura termina nel 2023; si sta discutendo per una proroga al 2024.

L’INPS, su apposita richiesta, eroga contributi ai genitori disoccupati con figli disabili a carico. Tale strumento è finalizzato a garantire un sostegno alle famiglie che possono trovarsi in forte difficoltà per far fronte alle spese che comporta l’avere un figlio disabile.

Il contributo si inserisce in un ampio programma del legislatore finalizzato all’inserimento sociale e nel mondo del lavoro dei giovani disabili. Nel seguente articolo ti spiegheremo cos’è il bonus, a chi chiederlo e quali sono i requisiti di accesso.

Ti indicheremo come controllare lo stato della tua domanda, se è stata accolta o respinta.Ti elencheremo anche le cause di revoca o decadenza dal diritto. Infine, ci concentreremo brevemente anche sugli altri incentivi che il legislatore ha previsto in sostegno dei soggetti disabili e delle loro famiglie.

Quali sono i contributi per i genitori disoccupati?

Negli ultimi tempi, il legislatore ha manifestato interesse a sostenere i genitori particolarmente in difficoltà, che si trovano, per esempio, in stato di disoccupazione. Infatti, ha recentemente introdotto un sussidio, di circa 500 euro al mese, per coloro che si trovano in difficoltà, come possono essere i genitori senza occupazione, soli o monoreddito, con figli affetti da disabilità. 

Questo bonus è stato istituito di recente, con la Legge di Bilancio 2021, che ha destinato 5 milioni di euro annuali per il 2021, 2022 e 2023. Successivamente, l’istituto è stato disciplinato con Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 12 ottobre 2021, il quale ha chiarito come si accede al contributo e i requisiti per l’individuazione dei destinatari.

Tuttavia, si rammenta che, per l’anno 2023, le domande potevano essere presentate dal 1° febbraio 2023 al 31 marzo 2023. Per quanto riguarda, invece, i pagamenti, questi sono stati effettuati entro il 7 agosto 2023, per il primo semestre dell’anno, mentre ancora non si conoscono le nuove date di pagamento.

Il Governo sta poi discutendo per il rinnovo della misura per il 2024: presumibilmente si disporrà un ulteriore contributo, lo stesso o differente, nella nuova legge di bilancio.

Per approfondire l’argomento ti consigliamo anche di leggere: Bonus assunzione disabili under 35: cos’è e come funziona

contributi per genitori disoccupati cosa sono
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A chi è destinato il contributo per genitori disoccupati?

Il contributo per genitori disoccupati è erogato ove ricorrano alcune condizioni. In primo luogo, è attribuito a genitori con figli a carico, aventi una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60%. Si definiscono figli a carico quelli che continuano a essere mantenuti dai propri genitori, perché non sono economicamente indipendenti.

Il legislatore ha espressamente previsto quando un figlio si intenda a carico:

  • per i figli con età fino a 24 anni, è richiesto un reddito non superiore a 4.000 euro;
  • per un figlio con età superiore ai 24 anni, è richiesto un reddito non superiore a 2.840,51 euro.

Ti consigliamo anche di leggere: Decreto lavoro 2023: le novità più significative

Contributo genitori disoccupati: requisiti

Il legislatore ha previsto anche una serie di requisiti che devono possedere i genitori per accedere al predetto contributo per i genitori disoccupati.

Il beneficiario deve infatti essere:

  1. disoccupato, cioè deve essere privo di impiego o anche con reddito da lavoro dipendente non superiore agli 8.145 euro l’anno o un reddito da lavoro autonomo non superiore ai 4.800 euro annui;
  2. monoreddito: si intende un soggetto che ricava il proprio reddito dall’attività lavorativa, sia pure prestata a favore di più datori di lavoro o che sia percettore di un trattamento pensionistico previdenziale, oppure di trattamenti assistenziali. Non viene, invece, calcolata la proprietà della casa di abitazione;
  3. nuclei familiari monoparentali: il contributo è erogato anche ai nuclei familiari caratterizzati da un unico genitore con uno o più figli con disabilità a carico;

Inoltre, il contributo per genitore disoccupato spetta a chi è in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere residente in Italia;
  • disporre di un valore dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) in corso di validità non superiore a 3.000 euro;
  • essere disoccupato o monoreddito e facente parte di nucleo familiare monoparentale come indicato dal Decreto;
  • fare parte di un nucleo familiare, come definito ai fini ISEE, in cui siano presenti figli a carico aventi una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60%.

Per approfondire, leggi subito la nostra guida sul Bonus Carta risparmio spesa e reddito alimentare 2023: come richiederli

A quanto ammonta il contributo per genitori disoccupati?

Il contributo per genitori disoccupati è erogato su domanda del genitore, con cadenza mensile per ogni mese dell’anno, quindi per l’intera annualità: in genere l’importo è pari almeno a 150 euro.

Il bonus è rimodulato a seconda che il genitore abbia due o più figli a carico con disabilità riconosciuta nella misura che abbiamo indicato nei paragrafi precedenti. L’importo, quindi, può essere aumentato a 300 euro, nel caso di 2 figli, o a 500 euro, se si hanno a carico più di due figli disabili.

La domanda deve essere presentata all’INPS, che effettua il controllo dei requisiti e verifica le dichiarazioni effettuate. Lo stesso ente provvede poi all’erogazione del contributo. Come abbiamo indicato, è stato istituito un fondo da 5 milioni annuali, quindi il contributo è erogato fin quando non sono esaurite le risorse. Tuttavia, si attribuisce priorità ai redditi più bassi, in base all’indicatore ISEE.

A parità di indicatore ISEE, si prenderanno in considerazione altri indicatori, dando priorità:

  • agli appartenenti a nuclei con figli con disabilità di grado grave;
  • alle famiglie con figli con disabilità di grado medio.

Il beneficio viene riconosciuto secondo criteri individuati che costituiscono titolo di preferenza. Il contributo, inoltre, non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini delle imposte sui redditi.

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Come viene erogato il bonus genitori disoccupati?

Per ottenere il contributo per i genitori disoccupati è necessario presentare annualmente domanda. Il genitore presenta istanza corredata dalla dichiarazione del possesso dei requisiti di autocertificazione. Gli scorsi anni, cioè nel 2022 e nel 2023, la domanda poteva essere presentata in via telematica, dal 1° febbraio al 31 marzo.

La domanda doveva essere presentata sul sito dell’INPS o secondo le altre modalità espressamente descritte dall’ente previdenziale, cioè:

  • in autonomia, accedendo al sito INPS, con l’identità SPID, la Carta d’Identità elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
  • tramite il Contact Center INPS, telefonando da rete fissa al numero gratuito 803 164, oppure da rete mobile al numero 06 164 164;
  • rivolgendosi a Enti di patronato e intermediari INPS, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

La domanda online poteva essere presentata direttamente dal cittadino richiedente o da un CAF. Tuttavia, l’INPS aveva predisposto due portali diversi per accedere alla domanda. Dopo aver trasmesso la domanda, questa era disponibile e protocollata nella sezione Ricevute e provvedimenti – la ricevuta indica il numero di protocollo.

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Quali documenti si devono allegare?

Nella domanda era necessario indicare il codice fiscale del figlio o dei figli con disabilità per i quali si chiedeva il contributo. 

Dovevano poi essere indicati:

  •  le modalità alternative di pagamento: bonifico domiciliato presso ufficio postale;
  •  oppure l’accredito su IBAN, indicando IBAN nazionali o esteri su circuito SEPA.

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Pagamenti 2023 contributi genitori disoccupati

L’INPS periodicamente aggiorna sui pagamenti dei contributi da effettuare, compresi i contributi ai genitori disoccupati di figli disabili. L’ente previdenziale ha avvertito che i pagamenti per il 2022 erano stati completati, mentre i pagamenti per il 2023 si sarebbero conclusi entro agosto.

Entro il 7 agosto sono state pagate:

  • la mensilità di gennaio 2023, che è stata pagata a giugno 2023;
  • gli arretrati da febbraio a maggio 2023, che sono stati pagati a luglio;
  • le mensilità di giugno e luglio 2023, che sono state erogate il 7 agosto di quest’anno.

Nella sezione Ricevute e provvedimenti, disponibile sul sito dell’INPS, dove è presente anche il dettaglio della domanda, è possibile monitorare l’andamento dell’istruttoria e della disponibilità del provvedimento tramite SMS o email.

Inoltre sono riportati i diversi esiti dell’istruttoria, che potrebbe essere:

  • accolta, in presenza di tutti i requisiti e pagata sulla base delle risorse disponibili;
  • respinta, in assenza di uno o più requisiti di accesso al beneficio;
  • decaduta, per il venir meno in corso di erogazione di uno o più requisiti;
  • revocata, per l’accertamento successivo della carenza di uno o più requisiti di accesso al beneficio;
  • sospesa, quando per esempio un figlio viene temporaneamente ricoverato in istituti di cura di lungodegenza o in altre strutture residenziali dello Stato o dell’amministrazione pubblica;
  • idonea non pagabile, quando sono integrati tutti i requisiti per l’accesso, ma non è possibile l’erogazione del contributo per mancanza di disponibilità di risorse.

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Bonus genitori disoccupati: quando si perde

È anche possibile decadere dal diritto ai contributi per i genitori disoccupati di ragazzi disabili:

Nel caso di ricovero temporaneo del figlio, il genitore beneficiario deve comunicare prontamente il ricovero nell’istituto di cura. A seguito della comunicazione, l’INPS sospende l’erogazione del contributo per tutto il periodo del ricovero. Devono poi essere comunicate anche le cause di decadenza.

L’INPS provvede poi anche alla verifica del possesso dei requisiti. Il mancato possesso comporta la revoca del beneficio, oltre all’obbligo di restituzione di quanto indebitamente percepito e l’applicazione di sanzioni previste per legge.

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Altri incentivi alle famiglie con figli disabili

Oltre al contributo per i genitori disoccupati, il legislatore ha previsto anche altri bonus per le famiglie con figli disabili a carico. Un provvedimento particolarmente interessante è la cosiddetta disability card. Questo strumento consente alle persone con disabilità di ottenere una serie di servizi gratuiti o comunque degli sconti, per esempio per i trasporti, eventi culturali o altre attività del tempo libero. 

In tal modo, si favorisce l’inclusione dei soggetti deboli e disabili nella vita sociale e culturale. La disability card, inoltre, consente di comprovare la disabilità in modo molto semplice. Grazie al documento, infatti, i soggetti beneficiari non devono portare con sé i documenti cartacei che attestino l’invalidità e i dettagli dell’handicap. Invece, si può accedere ai vari servizi proprio grazie a questa scheda magnetica, se ovviamente sono stati stipulati protocolli d’intesa e accordi con l’ente che eroga il servizio. 

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Il legislatore ha poi previsto l’assegno unico universale per i figli disabili, che viene erogato a tutte le famiglie con figli disabili, anche se maggiorenni, partire dal 7° mese di gravidanza, senza limiti di età. Rispetto all’assegno normalmente erogato alle famiglie con figli disabili, prevede una serie di agevolazioni ulteriori, che sono diventate strutturali proprio nel 2023, con il Decreto Semplificazioni Fisco.

È stato previsto che, per le famiglie con figli disabili, vi sia una maggiorazione di 120 euro, rispetto a quanto normalmente erogato. A partire dal 1° gennaio 2023, alle famiglie con figli disabili è infatti erogato l’Assegno unico universale con importi fino ad un massimo di 189,20 euro per ISEE inferiore o uguale a 16.215 euro

Sono inoltre previste maggiorazioni in base al grado di disabilità e a prescindere dall’età del figlio, come segue:

  • 105 euro nel caso di non autosufficienza;
  • 95 euro nel caso di disabilità grave;
  • 85 euro nel caso di disabilità media.

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Contributi genitori disoccupati – domande frequenti

A chi spetta il contributo per genitori disoccupati?

I contributi per genitori disoccupati sono erogati ai genitori di figli disabili se disoccupati, o hanno un reddito basso, monoreddito, oppure se è un nucleo composto da un unico genitore.

Fin quando sarà erogato il contributo per genitori disoccupati?

Il contributo per genitori disoccupati è erogato per tutto il 2023, per il 2024 si attende una proroga che tuttavia non è ancora stata varata dal legislatore.

Quali altri incentivi sono previsti per i disabili e per le loro famiglie?

Oltre ai contributi per i genitori disoccupati, il legislatore ha previsto una serie di incentivi, come la disability card e l’assegno unico universale per i figli disabili.

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Avv. Clelia Tesone
Avvocato civilista
Laureatasi in Giurisprudenza con la votazione di 110 e Lode presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e con approfondita conoscenza delle materie del Diritto Civile e del Diritto Amministrativo. Ha brillantemente conseguito l’abilitazione alla professione di avvocato, a seguito dell’espletamento della pratica forense in diritto civile e il tirocinio ex art. 73 d.l. 69/2013 presso la Procura della Repubblica di Napoli Nord.
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