Dall’autoproduzione alla partita IVA agricola

In molti non lo sanno, ma anche in Italia dove la giustizia non è esattamente velocissima, recuperare un credito può essere più semplice e veloce di quanto si possa immaginare.
Lo strumento di cui stiamo parlando è quello del ricorso per decreto ingiuntivo, un procedimento semplificato che si svolge in tempi rapidi e in cui il provvedimento del Giudice (chiamato per l’appunto “Decreto Ingiuntivo”) viene addirittura emesso senza che venga sentita l’altra parte (ovvero il debitore).
Vi sono tuttavia dei requisiti ben precisi per poter accedere a questo strumento e poter così recuperare facilmente e velocemente il proprio credito:
Sul primo punto, la logica di questa norma è che un procedimento semplificato è applicabile solo quando l’importo in discussione sia già quantificato, perché diversamente il Giudice dovrebbe entrare in valutazioni molto più complesse circa la quantificazione dell’importo (come per esempio nel caso di un risarcimento del danno).
Per quanto riguarda la prova scritta, è importante notare che oltre al classico contratto in realtà oggi le Corti accettano tranquillamente anche email scambiate tra le parti o anche solo dei messaggi SMS o WhatsApp, purché dagli stessi risulti documentato il credito che si intende recuperare.
Vediamo dunque alcuni casi in cui è possibile procedere a recuperare il proprio credito in maniera semplice e veloce utilizzando lo strumento del Decreto Ingiuntivo:
In tutti questi casi – e in molti altri ancora – è possibile recuperare i propri soldi in modo semplice e veloce ricorrendo allo strumento del decreto ingiuntivo. Sarà sufficiente presentare al giudice competente un ricorso per Decreto Ingiuntivo producendo le prove scritte in proprio possesso (nei casi citati, ad esempio, il contratto e/o la fattura con il cliente, la busta paga o il contratto di locazione).
Per quanto riguarda il Giudice Competente, di norma il ricorso va presentato al Giudice di Pace per importi sino a 5.000 euro e al Tribunale per importi superiori, ma vi sono numerose eccezioni.
Ad esempio, il Tribunale è competente in via esclusiva nel caso di ricorso per decreto ingiuntivo avente ad oggetto il pagamento degli stipendi derivanti da un rapporto di lavoro subordinato ovvero per crediti derivanti da un contratto di locazione.
Ma quali sono i costi per procedere a recuperare in maniera semplice e veloce il proprio credito presentando un ricorso per decreto ingiuntivo?
Quando si parla di costi di un’azione legale, occorre distinguere due voci fondamentali:
Le spese vive sono importi che si pagano per coprire i costi della giustizia (un po’ come quando si paga il ticket sanitario per ricevere una prestazione medica in ospedale) e sono quindi dei tributi che si versano allo Stato. Si tratta di importi piuttosto ridotti: ad esempio per recuperare un credito fino a 1.000 euro bisogna mettere in conto circa 30 euro di spese vive, mentre per un credito fino a 5.000 euro circa 80 euro di spese vive.
Per quanto riguarda gli onorari dell’avvocato, il discorso è diverso e, per quanto ogni avvocato sia libero di applicare le tariffe che ritiene congrue secondo accordi da prendere con il cliente di volta in volta, normalmente l’onorario di un avvocato si aggira sui 300-400 euro oltre imposte.
Lo Studio Sirica Legal è altamente specializzato nel recupero dei crediti, operando in questo settore in tutta Italia. Inoltre, l’alta competenza ed esperienza maturata, consente allo Studio di operare ponendo i costi dell’azione legale interamente a carico del debitore.
In questo modo il cliente non si trova a dover anticipare alcun importo allo Studio per onorari, sapendo che questi verranno pagati direttamente dal debitore.