Quali sono le misure contenute nel decreto Ristori Quater: dalle proroghe dei versamenti agli indennizzi per le categorie sociali più colpite dalla crisi.
Il Decreto Ristori Quater è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 297 il 30 novembre 2020: contiene misure finanziarie urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Nel complesso è composto da 27 articoli, suddivisi a loro volta in 3 Titoli.
Il primo contiene le “Disposizioni in materia fiscale e contributiva”.
Il secondo le misure di “Sostegno alle imprese, all’economia e al lavoro”.
Nell’articolo 1 del decreto è stata stabilita la proroga degli acconti IRPEF, IRES e IRAP previsti per il 30 novembre 2020. In particolare il versamento della seconda o unica rata dell’acconto sulle imposte sui redditi e dell’IRAP slitta al 10 dicembre 2020 per i soggetti che hanno un’attività d’impresa, arte o professione con domicilio fiscale, sede legale o sede operativa nel territorio dello Stato.
Slitta, invece, al 30 aprile 2021 per i seguenti soggetti:
esercenti attività d’impresa, arte o professione non interessati dagli ISA con ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro nel 2019 e che abbiano subito una diminuzione del fatturato di almeno il 33% nel primo semestre 2020;
esercenti attività d’impresa, arte o professione non interessati dagli ISA, a prescindere dai requisiti relativi ai ricavi o compensi e alla diminuzione del fatturato o dei corrispettivi, che operano nei settori economici individuati negli Allegati 1 e 2 del decreto Ristori bis, aventi domicilio fiscale o sede operativa in zona rossa;
esercenti servizi di ristorazione nelle zone arancioni, a prescindere dai requisiti relativi ai ricavi o compensi e alla diminuzione del fatturato o dei corrispettivi.
Spostata al 30 aprile 2021 anche la data per regolarizzare i versamenti IRAP, mentre sono rinviati al 1° marzo 2020 il pagamento delle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio, la cui scadenza era fissata per il 10 dicembre 2020.
L’articolo 2 sospende invece i versamenti delle ritenute alla fonte, dell’IVA e dei contributi previdenziali e assistenziali per tutti i soggetti indicati nell’elenco precedente, che potranno essere versati entro il 16 marzo 2021 in un’unica soluzione, oppure in 4 rate di pari importo, con versamento della prima rata entro il 16 marzo 2021.
I nuovi codici Ateco
All’elenco dei soggetti che possono beneficiare dei contributi a fondo perduto introdotti dal decreto Ristori, sono state aggiunte ulteriori categorie di lavoratori, i quali devono avere la partita IVA attiva alla data del 25 ottobre 2020.
Resta in vigore l’esenzione IMU per alberghi e strutture ricettive:
ex articolo 177, comma 1, lettera b), del decreto Rilancio (D.L. 34/2020);
ex articolo 78, comma 1, lettere b), d) ed e), del decreto Agosto (D.L. 104/2020);
ex articolo 9, comma 1, del decreto Ristori (D.L. n. 137/2020);
ex articolo 5, comma 1, del decreto Ristori bis (D.L. n. 149/2020).
Nuove indennità per i lavoratori stagionali
L’articolo 9 del decreto Ristori Quater introduce una nuova indennità per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali del valore di 1.000 euro.
In particolare, si rivolge a:
soggetti beneficiari dell’indennità di 1.000 euro di cui all’articolo 15, comma 1, del primo decreto Ristori;
i lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 30 novembre 2020 e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno 30 giornate nel medesimo periodo, non titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di NASPI;
i lavoratori in somministrazione;
i lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 30 novembre 2020 e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno 30 giornate nel medesimo periodo;
i lavoratori intermittenti;
i lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
L’indennità di 1.000 si rivolge anche i lavoratori dipendenti a tempo determinato del settore del turismo e degli stabilimenti termali se in possesso dei seguenti requisiti:
titolarità nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2020 e il 30 novembre 2020 di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato di durata pari ad almeno 30 giornate;
titolarità nell’anno 2018 di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato o stagionale di durata pari ad almeno 30 giornate;
assenza di titolarità, alla data del 30 novembre 2020, di pensione e di rapporto di lavoro dipendente.
Altre indennità previste
Il decreto Ristori Quater ha previsto anche:
un’indennità di 1.000 euro destinata agli incaricati alle vendite a domicilio con reddito annuo 2019 derivante dalle medesime attività superiore a 5.000 euro e titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione Separata al 30 novembre 2020 e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie:
un’indennità di 1.000 euro per i lavoratori dello spettacolo che siano iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo e abbiano 30 contributi giornalieri versati dal 1° gennaio 2019 al 30 novembre 2020 al medesimo Fondo, cui deriva un reddito non superiore a 50.000 euro, e non titolari di pensione né di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, diverso dal contratto intermittente, senza corresponsione dell’indennità di disponibilità;
un’indennità di 1.000 euro per i lavoratori dello spettacolo che siano iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo e abbiano almeno 7 contributi giornalieri versati dal 1° gennaio 2019 al 30 novembre 2020, cui deriva un reddito non superiore ai 35.000 euro.
L’indennità per i lavoratori sportivi
Per il mese di dicembre è prevista anche l’erogazione di un’indennità pari a 800 euro riservata ai lavoratori che sono impiegati in rapporti di collaborazione con il CONI, il Comitato Italiano Paralimpico, le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni e dal Cip, le società e associazioni sportive dilettantistiche.
Fondi e risorse previsti
Il decreto Ristori Quater ha portato allo stanziamento di ulteriori risorse per i fondi che sono stati creati nel corso dei mesi per sostenere le varie attività che sono state colpite dall’emergenza sanitaria ancora in corso.
In particolare, sono stati previsti:
90 milioni per il Fondo di parte corrente, previsti per il 2021, che è riservato ai settori dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo;
10 milioni riservati al Fondo per il sostegno alle agenzie di viaggio e ai tour operator, che comprendono anche le aziende di trasporto di passeggeri tramite autobus scoperti;
350 milioni di euro per il 2020 e 50 milioni per il 2021 a sostegno del Fondo per le emergenze delle imprese e delle istituzioni culturali;
500 milioni a favore del Fondo rotativo per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato alle imprese esportatrici.
Sono stati previsti, inoltre, 450 milioni in totale per finanziare il Fondo per la filiera della ristorazione.
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