Che differenza c’è tra zona arancione e arancione rafforzata

Il diritto soggettivo fa parte delle situazioni giuridiche soggettive del diritto amministrativo: si tratta di una posizione giuridica di vantaggio da parte di un soggetto al quale vengono riconosciute sia delle utilità in relazione a un bene, sia la tutela degli interessi riguardanti quel bene.
Tale tutela viene affidata al giudice ordinario, ai sensi dell’articolo 24 della Costituzione. Soltanto in alcuni casi può essere affidata al giudice amministrativo, sulla base dell’art. 103 della Costituzione che prevede la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo.
Il diritto soggettivo può essere:
Il diritto soggettivo perfetto si ha quando una norma di relazione, ovvero quella che disciplina comportamenti intersoggettivi, attribuisce a un dato soggetto un potere diretto e immediato affinché quest’ultimo possa realizzare un proprio interesse.
Il diritto soggettivo è, invece, condizionato quando l’esercizio di un diritto viene meno per fare in modo che si possa raggiungere un vantaggio utile a tutta la collettività, come nel caso dell’espropriazione per pubblica utilità.
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Gli interessi legittimi rappresentano una situazione giuridica individuale riconosciuta dalla legge n. 5992/1889. Vengono contemplati anche dall’articolo 24 della Costituzione e all’interno dell’articolo 113, dove si parla della possibilità di impugnare gli atti della pubblica amministrazione dinanzi alla giurisdizione ordinaria o amministrativa.
Nell’articolo 103 della Costituzione si legge inoltre che “Il Consiglio di Stato e gli altri organi di giustizia amministrativa hanno giurisdizione per la tutela nei confronti della pubblica amministrazione degli interessi legittimi e, in particolari materie indicate dalla legge, anche dei diritti soggettivi”.
Passando alla definizione di interesse legittimo, la si trova nelle parole del Casetta, per il quale si tratta di una “situazione giuridica di vantaggio, costituita dalla protezione giuridica di interessi finali che si attua non direttamente e autonomamente, ma attraverso la protezione indissolubile e intermediata di un altro interesse del soggetto, meramente strumentale, alla legittimità dell’atto amministrativo e soltanto nei limiti della realizzazione di tale interesse strumentale”.
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Gli interessi legittimi si caratterizzano in primo luogo per la differenziazione: chi si trova in questa posizione giuridica individuale è un soggetto che si differenzia rispetto agli altri nell’esercizio del potere pubblico.
Si può parlare, inoltre, di situazione qualificata in quanto viene considerato indirettamente l’interesse legittimo individuale, che nella pratica coincide con quello pubblico. In altri termini, il soggetto che ha un interesse legittimo conseguirà un’utilità solo dopo che sia stato soddisfatto un interesse primario.
Ne è un esempio il caso di un candidato che partecipi a un concorso pubblico al quale viene attribuito un punteggio minore a causa di una violazione delle norme di azione da parta della Pubblica Amministrazione.
Tale individuo potrà rivolgersi al giudice amministrativo per ottenere l’annullamento dell’atto illegittimo. Sarà al contempo titolare di:
Per comprendere al meglio la differenza presente tra i diritti soggettivi e gli interessi legittimi si può fare riferimento a quanto elaborato dalla dottrina.
In particolare, Guicciardi parte dal concetto di norma, affermando che le norme possano essere suddivise in due categorie:
Un altro criterio di distinzione si base sui concetti di natura vincolata di un’attività, all’interno della quale si potrà vantare un diritto soggettivo, e di natura discrezionale di un’attività, nella quale si potranno vantare soltanto gli interessi legittimi.
Un ultimo criterio, infine, è quello che prevede la contrapposizione tra:
Per comprendere cosa sia un interesse legittimo, è bene fare riferimento a quanto affermato dalla dottrina: clicca per conoscerne la definizione.
I diritti soggettivi rientrano tra le situazioni giuridiche soggettive attive: clicca per conoscere di cosa si tratta.
Le situazioni giuridiche soggettive attive sono quelle in cui un soggetto è titolare di una posizione di vantaggio: scopri quali sono.