Divorzio: il coniuge può accedere ai dati fiscali dell’ex?
Cosa dice la Legge a proposito dell’accesso di dati fiscali dell’ex coniuge in caso di divorzio o di separazione: ecco quali sono le ultime sentenze del Consiglio di Stato.
- Il divorzio comporta la risoluzione degli effetti civili del matrimonio.
- Tra le conseguenze che si manifestavano fino a qualche anno fa, c’era l’impossibilità di accedere ai dati fiscali dell’ex.
- Oggi la situazione è ben diversa, come confermato da alcune sentenze del Consiglio di Stato.
Fino a poco tempo fa, in caso di divorzio o di separazione non era consentito l’accesso ai documenti fiscali dell’ex coniuge, da richiedere all’Agenzia delle Entrate per conoscere informazioni relative alla situazione reddituale e patrimoniale dell’altro.
Le ultime sentenze del Consiglio di Stato in materia, ovvero la n. 5345/2019 e la 5347/2019, hanno confermato la possibilità da parte dell’ex marito o dell’ex moglie di avere accesso ai dati fiscali dell’ex coniuge.
Quali sono le condizioni necessarie per accedere agli atti? Ecco qual è il quadro normativo attuale e come si è espressa negli anni la Giurisprudenza.
- Il diritto di accesso ai documenti fiscali dell’ex: cosa succede dopo il divorzio
- Come funziona l’accesso di documenti fiscali dell’ex
- Diritto di accesso: la Legge n. 241/1990
- Quali sono i documenti fiscali dell’ex coniuge ai quali si può avere accesso?
- Il diritto di accesso ai documenti fiscali dell’ex: un esempio pratico
- Accesso dai dati fiscali dell’ex: Giurisprudenza in materia
Il diritto di accesso ai documenti fiscali dell’ex: cosa succede dopo il divorzio
Il diritto da parte dell’ex coniuge di poter avere accesso alle informazioni fiscali dell’altro coniuge viene mantenuto sia in caso sia di separazione sia di divorzio. Ci devono però essere delle motivazioni alla base di tale richiesta: in particolare i documenti fiscali devono avere l’obiettivo di tutelare i figli e la serenità della famiglia.
Conoscere l’effettiva posizione economica dell’altro è, dunque, un’operazione che può essere effettuata nell’interesse della prole, per esempio per verificare la proporzione dell’eventuale assegno di mantenimento destinato ai figli, al fine di salvaguardarne il benessere futuro. Questo elemento trova ancor più giustificazione in caso di presenza di figli minori.
In caso di divorzio o separazione si ha dunque la possibilità di chiedere al giudice di poter visionare la documentazione fiscale, reddituale e patrimoniale dell’ex, detenuta dall’Agenzia delle Entrate, avendone un diritto giuridicamente rilevante, anche rispetto alla segretezza dei documenti di tipo fiscale, in base alla modifica della legge n. 241/1990.
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Come funziona l’accesso di documenti fiscali dell’ex
Il diritto da parte dell’ex coniuge ad accedere ai documenti fiscali dell’ex non può essere dunque limitato. Ma come funziona la procedura nel concreto? Innanzitutto, è possibile avere accesso agli atti specificando i documenti: nel momento in cui si fa richiesta all’Agenzia delle Entrate bisogna dunque procedere con la descrizione della documentazione che si vorrebbe controllare.
Uno dei cambiamenti principali in merito all’accesso ai dati reddituali e patrimoniali dell’ex è relativo alla sua autorizzazione: nella pratica, non è è necessaria l’autorizzazione del giudice per poter ottenere l’accesso agli atti.
La modifica della legge n. 241/1990 ha determinato che il diritto di accesso prevale sul diritto di riservatezza nel caso in cui sia necessario difendere un interesse giuridicamente rilevante. A proposito della legge 7 agosto 1990 n. 241, ecco quali sono i suoi ambiti di applicazione.
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Diritto di accesso: la Legge n. 241/1990
La legge 7 agosto 1990 n. 241 si occupa di disciplinare il procedimento amministrativo. In particolare tratta le “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”. Nel corso degli anni è stata modificata diverse volte e ha condotto alla fine all’introduzione del diritto di accesso agli atti amministrativi, che rimane escluso per i documenti coperti dal segreto di Stato.
La Legge è stata una grande innovazione fin dal momento in cui è stata approvata, in quanto ha permesso di regolare i rapporti tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini, rendendoli più collaborativi e paritari.
A proposito del diritto di accesso, nel capo V della legge si legge che tale diritto è caratterizzato dai seguenti requisiti:
- ci deve essere un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l’accesso;
- il diritto all’accesso è negato qualora dalla loro divulgazione possa derivare una lesione (…) alla sicurezza e alla difesa nazionale, quando i documenti riguardino la vita privata o la riservatezza di persone fisiche e persone giuridiche
- l’amministrazione, prima di rispondere positivamente, deve verificare ed informare eventuali controinteressati che potrebbero avere pregiudizio da un eventuale esercizio del diritto d’accesso.
Nell’articolo numero 25, si legge che il TAR, ovvero il Tribunale Amministrativo Regionale, che opera in primo grado, e il Consiglio di Stato in appello, “sussistendone i presupposti, ordina l’esibizione dei documenti richiesti”, attraverso un rito processuale abbastanza rapido.
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Quali sono i documenti fiscali dell’ex coniuge ai quali si può avere accesso?
In caso di interesse diretto, concreto e attuale e di una situazione giuridicamente tutelata e collegata alla documentazione alla quale si è interessati, è possibile avere accesso ai seguenti documenti dell’ex coniuge:
- eventuali contratti di locazione a soggetti terzi degli immobili posseduti;
- la dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi 3 anni;
- documentazioni di tipo fiscale, reddituale e patrimoniale;
- eventuali comunicazioni di natura finanziaria ricevute da parte dell’Agenzia delle Entrate;
- ogni tipo di rappresentazione – grafica, elettromagnetica, fotocinematografica – relativa a un determinato procedimento detenuto dalla Pubblica Amministrazione.
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Il diritto di accesso ai documenti fiscali dell’ex: un esempio pratico
Un caso molto comune nel quale si richiede l’accesso ai documenti fiscali dell’ex moglie o marito è quello nel quale deve essere quantificato in modo equo l’assegno di mantenimento che spetterà ai figli. In base all’articolo 706, co. 3, del Codice di procedura penale, i coniugi possono avere accesso alle ultime dichiarazioni dei redditi presentate.
L’ordinamento prevede anche che il Giudice possa avere poteri specifici per occuparsi della ricostruzione di quella che è la reale situazione patrimoniale dei coniugi. Per esempio, può predisporre un accertamento da parte della Polizia Tributaria nel caso in cui dovessero esserci informazioni lacunose o contestazioni di qualsivoglia genere.
In più, in base quanto quanto stabilito nel D.L. 132/2014, il Giudice può anche autorizzare la ricerca dei beni dei coniugi con l’utilizzo di modalità telematiche.
Nell’articolo 492-bis del Codice di procedura civile, si legge infatti che l’Ufficiale Giudiziario può essere autorizzato dal Tribunale a procedere con la ricerca di informazioni “mediante collegamento telematico diretto ai dati contenuti nelle banche dati delle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nell’anagrafe tributaria, compreso l’archivio dei rapporti finanziari, e in quelle degli enti previdenziali, per l’acquisizione di tutte le informazioni rilevanti […] comprese quelle relative ai rapporti intrattenuti dal debitore con istituti di credito e datori di lavoro o committenti”.
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Accesso dai dati fiscali dell’ex: Giurisprudenza in materia
La posizione della giurisprudenza in materia di diritti da parte di un coniuge di fare richieste dei documenti reddituali e fiscali dell’ex è abbastanza controversa. Nello specifico, ci sono state nell’ultimo periodo due orientamenti in contrapposizione tra loro:
- il primo è quello portato avanti dal TAR Lombardia che nel rispetto del diritto alla riservatezza ha negato con la sentenza 2024/2018 l’accesso ai dati e alle informazioni finanziarie di un soggetto che richiedeva di visionare i documenti del coniuge contenuti nell’Archivio dei rapporti finanziari;
- il secondo, invece, è quello relativo alla sentenza del TAR Campania, n. 5763/2018, in base alla quale è stato fatto valere il diritto all’accesso del coniuge economicamente più debole rispetto al diritto alla privacy del coniuge più forte.
Nello specifico, il TAR Campania ha fatto riferimento alla sentenza del Consiglio di stato n. 2472/2014, che si basava sull’articolo 24, co. 7 della L. n. 241/1990, nel quale viene stabilito che “Deve comunque essere garantito ai richiedenti l’accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici”.
Il TAR Campania ha anche chiarito che i dati patrimoniali e reddituali in possesso dell’Agenzia delle Entrate e che si trovano nell’Archivio dei rapporti finanziari non possono essere considerati dati sensibili. Nonostante ciò l’Agenzia delle Entrate ha comunque il compito di oscurare i dati personali di persone diverse dal coniuge, nel caso in cui dovessero essere presenti nella documentazione richiesta.
Secondo un’altra tesi abbastanza diffusa, il diritto di accesso dovrebbe essere negato per il fatto che l’ordinamento abbia a sua disposizione gli strumenti per conoscere la situazione reddituale del coniuge.
Una sentenza del TAR Emilia Romagna, la n. 753/2016, ha decretato che la possibilità di ricerca con modalità telematica è un semplice ampliamento dei poteri istruttori del giudice, che non pregiudica in alcun modo il diritto di accesso ai documenti contenuti nell’Archivio dei rapporti finanziari dell’Agenzia delle Entrate da parte di un ex coniuge.
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Accesso dati fiscali ex – Domande frequenti
Nella domanda devono essere specificati gli estremi del documento per il quale è richiesto l’accesso. La richiesta può essere accolta nel caso in cui l’interesse da parte del richiedente sia diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l’accesso.
Il diritto di accesso ai documenti fiscali dell’ex viene negato nel caso in cui dalla loro divulgazione possa derivare una lesione alla sicurezza e alla difesa nazionale, quando i documenti riguardino la vita privata o la riservatezza di persone fisiche e persone giuridiche.
I documenti fiscali dell’ex coniuge ai quali si può avere accesso in caso di divorzio o di separazione sono le dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni, eventuali contratti di locazione a terzi, ogni altra forma di documentazione fiscale, reddituale e patrimoniale.
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