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Quali sono gli obblighi del genitore collocatario? 

Nel momento in cui si verifica una separazione o un divorzio, una delle decisione più importanti riguarda l’affidamento dei figli. È proprio in questa fase che entra in gioco il concetto di collocamento e si inizia a parlare di genitore collocatario. Ecco cosa gli compete rispetto al genitore non collocatario.

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  • Il genitore collocatario è quello che vive nella casa in cui si trova la residenza abituale del minore.
  • Di solito, è la persona che riceve l’assegno di mantenimento per i figli.
  • Tra i suoi principali obblighi c’è quello di garantire il diritto di visita ai figli da parte dell’altro genitore.

Anche se, come accade normalmente, salvo circostanze particolari, si procede con l’affidamento condiviso tra i due ex partner, ci sarà quasi sempre un genitore collocatario prevalente, ovvero quello con cui il minore abita e trascorre la maggior parte del tempo. 

Questa decisione può essere presa di comune accordo tra i coniugi – per esempio, si decide che il minore continui a vivere nella casa in cui abitava la coppia, quindi che mantenga la sua residenza abituale – oppure che sia stabilito dal giudice con un provvedimento ad hoc. 

In questa guida vorremmo fare un ripasso generale su:

  • la differenza tra genitore affidatario e collocatario;
  • i doveri del genitore collocatario e di quello non collocatario;
  • come si stabilisce il genitore collocatario;
  • cosa succede se un genitore non fa vedere il figlio al genitore non collocatario.

Qual è la differenza tra un genitore affidatario e un genitore collocatario?

Negli ultimi anni, la legge ha sempre cercato di far rispettare il principio della bigenitorialità, ovvero di far sì che il minore possa mantenere un rapporto equilibrato e duraturo con entrambi i genitori. Ed è proprio questo l’obiettivo dell’affidamento condiviso

Il collocamento dei figli e l’affidamento sono due questioni connesse, ma differenti. Perché il figlio può essere affidato a entrambi i genitori – con regole e modalità che possono variare caso per caso – ma essere “collocato” presso l’abitazione di uno soltanto. 

Il collocamento, quindi, altro non è che la scelta della residenza abituale del minore in seguito alla separazione e al successivo divorzio dei genitori. Il genitore che viene designato come collocatario è, in genere, quello a cui viene assegnata la casa familiare

Ciò non toglie che, comunque, come precisato dall’art. 337 del Codice civile, le decisioni che riguardano l’istruzione, l’educazione e la salute dei figli devono essere prese di comune accordo. Non ci deve essere un genitore che ha il predominio sull’altro, dunque. 

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Obblighi del genitore collocatario: quali sono?

Dato che il genitore collocatario è quello che trascorre la maggior parte del tempo con il minore, deve occuparsi quotidianamente della cura dei suoi interessi. Cura che non deve riguardare unicamente gli aspetti materiali, ma anche quelli affettivi ed emotivi. 

Il genitore collocatario deve, per esempio, occuparsi dell’alimentazione dei figli, di portarli a vedere i nonni, di organizzare la quotidianità in vista delle attività scolastiche o di eventuali corsi di nuoto, karate, danza e così via, che il minore vorrebbe frequentare, (salvo accordi differenti con l’altro genitore), di contattare il medico in caso di problemi di salute. Dovrebbe comunque farlo con il supporto, non solo fisico, del genitore non collocatario

In presenza di figli minori e non economicamente autosufficienti, il genitore collocatario è anche quello che riceve l’assegno di mantenimento per i figli. Rientra tra i suoi obblighi quello di utilizzare i soldi ricevuti dall’altro coniuge per la prole e non per soddisfare i suoi bisogni personali (come può essere andare in vacanza con una persona nuova che sta frequentando). 

Tra gli obblighi del genitore collocatario, c’è anche quello di non spostare la sua residenza senza l’approvazione del genitore non collocatario. Se lo facesse, infatti, quest’ultimo potrebbe opporsi rivolgendosi al Tribunale e chiedere la ricollocazione del minore. 

Approfondisci con Affidamento condiviso e distanza massima tra i genitori

Quali sono i criteri di scelta del genitore collocatario? 

Il collocamento del minore presso uno dei due genitori non è permanente. Questo significa che può, eventualmente, essere modificato in un secondo momento. Ma in base a quale criterio viene stabilito? 

La cosa più importante per il giudice che nomina il genitore collocatario è il rispetto dell’esclusivo interesse morale e materiale della prole. Il giudice tende, dunque, a privilegiare tutte quelle soluzioni che possano ridurre al minimo i danni dipendenti dalla dissoluzione del nucleo familiare e favorire il miglior sviluppo possibile della personalità del minore

La modifica del genitore collocatario può comportare, per esempio, che si verifichi anche un ricalcolo dell’assegno di mantenimento. Basta che, ad ogni modo, venga sempre fatto valere il principio della bigenitorialità. 

Una soluzione alternativa a quanto detto fin qui, comunque, è rappresentata dal collocamento paritario e dalla custodia condivisa: non c’è un genitore collocatario prevalente, in questo caso, ma il minore riesce a trascorrere esattamente lo stesso tempo con entrambi i genitori. Ciò è sicuramente più semplice nel momento in cui si abita nella stessa città. 

LEGGI ANCHE Qual è la differenza tra genitore affidatario e genitore collocatario?

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Quali sono i diritti di visita del genitore non collocatario?

Il genitore non collocatario ha il diritto di frequentare i figli nel rispetto degli accordi che sono stati presi con l’ex coniuge, i quali, in molti casi, sono il frutto del provvedimento del giudice. Il calendario delle visite, la frequenza e la modalità della frequentazione non sono scritti, quindi non c’è prospetto valido per tutti. 

Trascorrere del tempo con i figli non è, comunque, soltanto un diritto, ma anche un dovere che deve essere rispettato. Quello di genitore è un ruolo e la propria presenza deve essere esercitata con l’impegno di occuparsi dell’interesse della prole, quindi delle questioni fondamentali relative alla cura, all’educazione e all’istruzione

Il genitore che non collabora, che si disinteressa dei figli, oppure che smette di versare l’assegno di mantenimento, può anche perdere il diritto all’affidamento condiviso precedentemente disposto. In casi simili, il Giudice può anche prevedere l’applicazione di alcune sanzioni nei confronti del genitore inadempiente. 

Può trattarsi dell’ammonizione, del risarcimento dei danni per mancato rispetto del codice civile (art. 33 cc – condotta pregiudizievole ai figli) o di una multa che va da un minimo di 75 a un massima di 5.000 euro, la quale si versa a favore della Cassa delle ammende. Nei casi più critici, si può persino arrivata alla decadenza della responsabilità genitoriale o rientrare nel penale, cioè nel delitto di violazione degli obblighi di assistenza familiare (art. 570 cp). 

Scopri di più su Diritto di visita genitore non collocatario: cos’è e come funziona

sanzioni inadempimento genitori diritti

Quando il genitore collocatario ostacola il diritto di visita?

Potrebbe anche succedere che il genitore collocatario abbia, per motivazioni personali e per portare avanti vecchi screzi, un atteggiamento ostile nei confronti dell’altro. Potrebbe infatti fare ostruzionismo, impedendogli di esercitare il suo diritto di visita. 

Questa ipotesi, che non è così inconsueta, specialmente in quelle situazioni in cui il matrimonio non è finito bene, lede in primo luogo i diritti del minore, perché ostacola la possibilità di avere un rapporto armonico e senza squilibri eccessivi con tutti e due i genitori. 

Per tutelarsi, il genitore non collocatario potrà rivolgersi al Tribunale del luogo di residenza del minore che, a seconda dei casi, potrà adottare provvedimenti differenti, ai sensi di quanto previsto dall’art. 709 del codice di procedura civile. Tra i provvedimenti che possono essere adottati, rientra anche il passaggio all’affidamento esclusivo.

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Maria Vittoria Simoni
Esperta di diritto penale
Neo laureata in legge, sogna di diventare un giorno magistrato. Nel frattempo, scrive per la redazione di deQuo, condividendo le sue conoscenze giuridiche online.
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