Adozione e rapporti con la famiglia di origine

Come funziona il mantenimento nel caso di figlio non riconosciuto? Si tratta di una somma che deve essere corrisposta in modo obbligatorio? Quali sono i diritti del padre che non riconosce il figlio?
Le riforme recenti in materia hanno permesso di equiparare i figli naturali ai figli legittimi: questo significa che le regole relative a mantenimento, affidamento, visite e rapporti con le famiglie dei genitori siano le stesse per entrambi.
Considerato che tra gli obblighi del padre rientra quello di riconoscere il bambino nato fuori dal matrimonio e di mantenerlo, cosa succede nel caso in cui quest’ultimo non dovesse riconoscere il figlio? A chi spetterebbe il mantenimento? Cerchiamo di chiarire la questione.
La regola generale prevede che anche in caso di coppia non sposata, se i coniugi vivono sotto lo stesso tetto, allora il mantenimento spetta a entrambi i genitori, sulla base delle loro possibilità economiche.
Cosa succede nel caso in cui la coppia dovesse separarsi? In questa evenienza, si dovrà stipulare un accordo per stabilire l’ammontare dell’assegno di mantenimento che il genitore non convivente dovrà versare per il figlio.
Si dovrà tenere in considerazione non solo l’importo che permetterà di coprire le spese ordinarie, ma fare anche una stima delle ipotetiche spese straordinarie. Solitamente, la divisione è al 50%. Nel caso in cui non si dovesse riuscire a raggiungere un accordo, sarà il giudice stabilire quale sarà la quota spettante a ciascuno.
Qualora il padre non dovesse riconoscere un figlio, l’altro genitore dovrà anticipare tutte le spese relative al suo mantenimento.
A sua volta, avrà la possibilità di avviare un’azione:
Quando il figlio diventerà maggiorenne avrà, a sua volta, il diritto di agire contro il padre naturale per avergli procurato il danno di non aver avuto una figura paterna, il quale viene riconosciuto dalla legge come danno non patrimoniale.
Nel momento in cui un figlio nasce al di fuori del matrimonio, sarà necessario procedere con un atto di riconoscimento da parte dei genitori nei suoi confronti.
Tale riconoscimento potrà avvenire:
In assenza di tali forme di riconoscimento spontaneo, la maternità e la paternità saranno accertate in modo giudiziale, ovvero chiedendo al Tribunale di dichiarare il rapporto di filiazione.
La dichiarazione giudiziale di maternità o paternità potrà essere richiesta da:
Questo procedimento, nel quale la prova è rappresentata dall’esame del DNA, si conclude con una sentenza che dichiara il rapporto di filiazione e produce gli effetti del riconoscimento.
In seguito alla sentenza attestante la filiazione, il giudice può emanare i provvedimenti che riterrà più utili non solo per quel che riguarda il mantenimento del figlio, ma anche in merito a:
Chi ha sostenuto le spese per il mantenimento del figlio fin dalla sua nascita, avrà il diritto di richiedere il rimborso rivolgendosi al Tribunale competente. La domanda dovrà essere accompagnata dalle prove delle spese effettuate.
Il genitore che non rispetta l’obbligo di mantenimento del figlio commette un reato in quanto viola gli obblighi di assistenza familiare imposti dalla legge. Il Codice penale prevede, in tale ipotesi, la reclusione fino a un anno o una multa che va da un minimo di 103 a un massimo di 1.032 euro.
La madre ha il diritto di intraprendere una causa di accertamento della paternità naturale, per mezzo della dichiarazione giudiziale di paternità.
La differenza tra figli legittimi e illegittimi (ovvero nati fuori dal matrimonio) non esiste più in quanto i figli sono stati equiparati dal punto di vista giuridico.