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Nuove regole sulla durata del green pass: cosa potrebbe cambiare per chi ha la terza dose

Il green passa ha una durata ben precisa, che in questo momento è pari a 6 mesi: ecco quali potrebbero essere i vantaggi della sua validità per chi ha fatto la terza dose di vaccino.

durata green pass

Nonostante i rallentamenti generati dall’elezione del Presidente della Repubblica, conclusasi con il secondo mandato di Sergio Mattarella, l’emergenza sanitaria continua, così come gli sforzi del Governo per contrastarla. 

Nei prossimi giorni dovrebbe essere emanato un nuovo Decreto con il quale saranno introdotte nuove regole, in particolare sulla durata del green pass e sul sistema dei colori delle Regioni

Il probabile allentamento della stretta è perfettamente in linea con quello che sta accadendo anche negli altri Paesi europei. 

Stando ai dati relativi al 27 gennaio 2022, attualmente in Italia:

  • l’80% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale primario;
  • il 53% ha fatto anche la terza dose

Durata del green pass: per chi cambia

Il Super Green Pass, ovvero quello che si ottiene con la vaccinazione anti-covid, ha al momento una durata pari a 6 mesi. Una delle ipotetiche novità in attivo dovrebbe essere la proroga della sua validità.

Nello specifico, la durata del green pass per chi è vaccinato o guarito dal coronavirus, e ha ricevuto tre dosi di vaccino, dovrebbe essere indefinita, quindi non avere una scadenza. Non sono state ancora prese decisioni in merito a una quarta dose, quindi il Governo farà in modo di garantire una copertura ai vaccinati e che il green pass non scada. 

Considerato che la terza dose è stata autorizzata il 15 settembre 2021, chi l’ha fatta subito rischia di non avere più un green pass valido dal 15 marzo 2022 e, dunque, di non poter svolgere le attività per le quali è obbligatorio, tra le quali rientra anche un semplice caffè al bar. 

Leggi anche: “Cosa si può fare senza green pass“.

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Deroghe

Le regole sulla durata del green pass non sono le stesse in tutti i Paesi, quindi si troverà una soluzione per evitare colli di bottiglia per gli arrivi dall’estero. 

Si sta pensando, in particolare, ai grandi eventi, come per esempio la settimana della moda, che ogni anno porta in Italia migliaia di persone da tutto il mondo: l’ipotesi più plausibile è quella di introdurre l’obbligo di tampone per entrare nel nostro Paese

Ulteriori proroghe

Un’altra importante novità, che è stata già diffusa da una nuova circolare del ministero della Salute firmata dal direttore del dipartimento Prevenzione Gianni Rezza, prevede la proroga della validità delle certificazioni di esenzione alla vaccinazione anti-SarCoV2

Tale estensione sarà valida fino al 28 febbraio 2022, fatta salva l’eventuale cessazione anticipata della stessa conseguente alle disposizioni del DPCM in corso di adozione:

  • sia per le esenzioni già emesse;
  • sia per quelle di nuova emissione. 
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Abolizione dei colori delle Regioni

Infine, sulla base delle notizie trapelate fino a oggi, potrebbe essere abolito il sistema dei colori delle Regioni, che esiste dal mese di novembre 2020, con tutte le regole che lo caratterizzano (e che hanno subito diverse modifiche nel tempo). 

I cambiamenti introdotti nei mesi hanno portato ad annullare quasi del tutto le differenze esistenti tra zona bianca, gialla e arancione, che in un primo momento erano molto forti. È probabile che resterà soltanto in vigore la zona rossa

Alla data attuale, in Italia ci sono:

  • 13 Regioni in zona gialla, ovvero Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, le province autonome di Bolzano e di Trento, Puglia, Sardegna, Toscana e Veneto;
  • 5 in zona arancione: Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Sicilia e Valle d’Aosta;
  • 3 in zona bianca, Basilicata, Molise e Umbria.

Se ti interessa sapere quali siano i criteri in base ai quali si cambia colore nelle varie Regioni, leggi il nostro approfondimento sui colori delle Regioni

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Gregorio Gentile
Consulente del lavoro
Appassionato di scrittura per il web e di diritti dei lavoratori, collabora con la redazione di deQuo per alimentare il suo desiderio di giustizia nel mondo.
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