Vai al contenuto

Mancata registrazione della locazione: quali conseguenze e sanzioni?

Che cosa comporta la mancata registrazione di un contratto di locazione e quali sono le sanzioni previste.

mancata registrazione locazione

La registrazione è un requisito indispensabile per la validità del contratto di locazione di immobili ad uso abitativo. Vediamo quindi quali sono le conseguenze nel caso di mancata registrazione.

Il contratto di locazione: cos’è

Come noto, la locazione è quel contratto con cui una parte concede in godimento un bene ad un altro soggetto dietro il pagamento di un canone mensile. Il bene, quindi, viene utilizzato da un determinato soggetto ma la proprietà dello stesso rimane in capo ad un altro.

Quando la locazione ha ad oggetto un bene immobile destinato ad essere adibito a civile abitazione dell’inquilino e della sua famiglia si applica una speciale disciplina contenuta per lo più nella legge n. 431/1998, oltre ad una serie di norme particolari.

Queste norme prevedono che il contratto debba essere stipulato necessariamente in forma scritta e, successivamente, registrato presso l’Agenzia delle Entrate.

Negli ultimi anni si è ampiamente discusso se la registrazione del contratto fosse necessaria per la validità del contratto e, quindi, se fosse un requisito previsto a pena di nullità.

registrazione contratto locazione
Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Mancata registrazione contratto di locazione

A chiarire questo dubbio è intervenuto l’art. 1, comma 346, della legge n. 311/2004 (legge finanziaria del 2005). La norma eleva la registrazione del contratto di locazione presso l’Agenzia delle Entrate a requisito di validità del contratto di locazione, il che comporta la nullità del contratto non registrato.

La nullità derivante dalla mancata registrazione, tuttavia, viene ritenuta sanabile con la successiva registrazione del contratto da parte del locatore o del conduttore. Ciò significa che la tardiva registrazione del contratto di locazione da parte di uno dei due contraenti ha l’effetto di eliminare il vizio di invalidità di cui il contratto era affetto rendendolo valido.

Potrebbe interessarti Azioni di nullità del contratto: cause, esempi, conseguenze

Registrazione contratto di locazione: iter

La precedente disciplina di favore per il conduttore: art. 3, commi 8 e 9 d. lgs. n. 23/2011. Al fine di incentivare le parti ad effettuare la registrazione ed evitare così l’evasione fiscale derivante dalla mancata registrazione, l’art. 3, commi 8 e 9, del decreto legislativo n. 23/2011, recante “disposizioni in materia di federalismo Fiscale Municipale“, disponeva che in caso di mancata registrazione del contratto di locazione il conduttore avrebbe potuto denunciare la mancata registrazione del contratto ed ottenere una serie di benefici.

In primo luogo, poteva ottenere l’automatica conversione della locazione da contratto di durata di 4 anni più ulteriori 4 anni di rinnovo automatico; in secondo luogo, la riduzione dei canoni di affitto, nella misura pari a tre volte la rendita catastale dell’immobile locato; infine, otteneva l’impossibilità di essere sfrattato dal locatore per il mancato pagamento del maggior canone fissato dal contratto di locazione non registrato.

La cancellazione della norma che attribuiva al conduttore i benefici per la denuncia di mancata registrazione della locazione

Orbene, la norma contenuta nell’art. 3, commi 8 e 9, d. Lgs. n. 23 del 2011, che attribuiva al condutture i menzionati benefici a seguito della denuncia, da lui effettuata, per la mancata registrazione del contratto di locazione da parte del locatore, è stata dichiarata incostituzionale dalla Corte costituzionale con sentenza n. 50 del 2014.

La dichiarazione di incostituzionalità si basa su un rilevato eccesso di delega del legislatore delegato: in sostanza, il decreto legislativo menzionato, nella parte in cui prevedeva le disposizioni sanzionatorie per il locatore e traducentesi nei vantaggi a favore del conduttore di cui sopra, eccedeva i poteri legislativi contenuti nella legge delega e, quindi, la annullava per contrasto con l’art. 76 Cost.

LEGGI ANCHE Recesso anticipato Locazione: modalità, termini e facsimile

Secondo la Corte la legge-delega n. 42 del 2009 non conterrebbe criteri direttivi che possano giustificare l’adozione, in sede di legislazione delegata, delle sanzioni oggetto di censura. Peraltro, sostituendosi il canone pattuito con la irrisoria misura stabilita ex lege, si determinerebbe una riduzione del gettito fiscale IRPEF, in contrasto con gli obiettivi tracciati dalla stessa legge di delegazione.

Si creerebbe, al tempo stesso, un’irragionevole disparità di trattamento tra conduttore e locatore, dal momento che – pur incombendo l’obbligo di registrazione del contratto su entrambi – la sanzione sarebbe inflitta soltanto al locatore, mentre il conduttore beneficerebbe di una riduzione del canone.

Sulla base di queste motivazioni la Corte Costituzionale, con sent. n. 50 del 2014, ha annullato le disposizioni contenute nell’art. 3, commi 8 e 9, d. Lgs. n. 23/2011, con la conseguenza che il conduttore non potrà più denunciare la mancata registrazione della locazione ed effettuare un’autoriduzione dei canoni mensili di locazione. Egli, dunque, anche se in assenza di registrazione, sarà obbligato al pagamento dei canoni così come stabiliti nel contratto di locazione.

La dichiarazione di incostituzionalità, inoltre, ha efficacia retroattiva, cioè si applica alle situazioni di fatto verificatesi in passato, con la conseguenza che se il conduttore, prima della dichiarazione di incostituzionalità avesse operato un’autoriduzione del canone sulla base della disposizione oggi annullata, è considerato inadempiente e può essere sfrattato dal locatore.

mancata registrazione locazione

Conseguenze pratiche della dichiarazione di incostituzionalità

Possono verificarsi, in ogni caso, tre distinte situazioni di fatto:

  1. contratto di locazione scritto ma non registrato, con conduttore che abbia effettuato l’autoriduzione del canone e che ancora occupa l’immobile. In questo caso, il locatore potrà agire in giudizio per ottenere lo sfratto del conduttore moroso, in quanto inadempiente al pagamento dei canoni così come fissati nel contratto di locazione stipulato;
  2. contratto di locazione scritto ma non registrato, con conduttore che abbia effettuato l’autoriduzione del canone mensile e che abbia già liberato l’immobile. In tal caso, il locatore potrà agire in giudizio per ottenere dall’ex inquilino il pagamento delle somme non corrisposte a causa dell’autoriduzione del canone;
  3. contratto di locazione verbale e, quindi, non registrato. In questa situazione, dato che la legge impone la forma scritta ad substantiam (ovvero per la validità) del contratto di locazione, la mancanza di forma scritta impedisce al proprietario di ricorrere alla speciale procedura di sfratto per morosità dell’immobile da parte dell’inquilino moroso. Egli potrà ottenere la liberazione dell’immobile locato con un ordinario procedimento diretto ad accertare la occupazione abusiva dell’immobile (in quanto detenuto dall’inquilino senza un titolo legittimante, ovvero in assenza di contratto scritto di locazione) e ad ottenere la condanna dell’occupante al pagamento di una somma a titolo di indennità di occupazione.

Conclusioni

In conclusione, la cancellazione della norma che attribuiva al conduttore la possibilità di denunciare l’omessa registrazione del contratto di locazione e di effettuare un’autoriduzione del canone locativo ha comportato quale principale conseguenza pratica la possibilità per il locatore di ottenere lo sfratto per morosità dell’inquilino che, in ossequio alla norma oggi eliminata, aveva omesso di pagare i canoni di locazione così come fissati nel contratto di locazione e che erano stati da lui pagati in misura ridotta, ovvero al triplo della rendita catastale dell’immobile.

Mancata registrazione locazione – Domande frequenti

Cosa succede se non si registra contratto locazione?

La mancata registrazione del contratto di locazione comporta una serie di conseguenze: ecco quali sono i casi che possono verificarsi.

Come si fa a sfrattare un inquilino senza contratto?

Nel caso in cui l’inquilino abbia effettuato l’autoriduzione del canone di affitto, il conduttore potrà agire in giudizio per ottenerne lo sfratto.

Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Immagine profilo autore
Gregorio Gentile
Consulente del lavoro
Appassionato di scrittura per il web e di diritti dei lavoratori, collabora con la redazione di deQuo per alimentare il suo desiderio di giustizia nel mondo.
Cerca
Effettua una ricerca all'interno del nostro blog, tra centinaia di articoli, guide e notizie
Ti serve il parere di un Avvocato sull'argomento?
Prova subito il nostro servizio di consulenza online. Più di 3000 avvocati pronti a rispondere alle tue richieste. Invia la tua richiesta.
Richiedi Consulenza

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale per ricevere informazioni e notizie dal mondo legal.

Decorazione
Hai altre domande sull'argomento?
Se hai qualche dubbio da risolvere, chiedi una consulenza online a uno dei nostri Avvocati
Richiedi Consulenza

Altro su Diritti reali e immobiliari

Approfondimenti, novità e guide su Diritti reali e immobiliari

Leggi tutti
vendita casa con diritto di abitazione
08 Agosto 2025
Il diritto di abitazione è il diritto reale di godere dell’immobile secondo i propri bisogni e necessità. Comporta la limitazione delle facoltà che spetterebbero al proprietario. La vendita dell’immobile è comunque consentita al proprietario, ma l’acquirente è tenuto a rispettare il diritto di abitazione che continua a gravare sull’immobile. Vendere…
occupazioni abusive come difendersi
07 Luglio 2025
L'occupazione abusiva degli immobili è un problema che attanaglia tante città italiane, come Roma e Milano, ma non si tratta di un tratto distintivo del nostro Paese. Il recente Decreto Sicurezza ha aggiunto al ben noto reato di occupazione di terreni ed edifici (art. 633 c.p.), anche un altro reato,…
morte del comodante
03 Luglio 2025
Di fronte alla morte del comodante, gli eredi avranno titolo per domandare lo scioglimento del contratto di comodato. Potranno, inoltre, richiedere la restituzione dell’immobile. Qualora il comodatario non dovesse lasciarlo spontaneamente, si potrà richiedere al Giudice un provvedimento di rilascio. Il comodato d’uso gratuito è un contratto molto diffuso, soprattutto…
vizi occulti difetti immobile
08 Maggio 2025
Dopo la stipula del contratto di compravendita, è possibile scoprire vizi e difetti nell’immobile acquistato. Per far valere la garanzia cui il venditore è obbligato, occorre denunciare i vizi entro 8 giorni dalla scoperta. L’azione legale davanti al Giudice deve essere invece esercitata entro 1 anno dalla consegna dell’immobile. Quando…
casa all'asta quando non si può comprare
05 Maggio 2025
Una soluzione che presenta dei vantaggi per chi intende acquistare un immobile è quella di comprarlo tramite asta giudiziaria ad un prezzo inferiore rispetto a quello di mercato. Non tutti possono partecipare all’offerta d’acquisto, però. In taluni casi, infatti, un immobile non può essere acquistato tramite la procedura dell’asta giudiziaria.…
agevolazioni prima casa
07 Marzo 2025
Le agevolazioni per l'acquisto della prima casa riservate agli under 36 sono state in vigore fino al 31 dicembre 2024. Oggi è invece possibile accedere a un bonus con il quale accendere un mutuo per la prima casa a condizioni vantaggiose. L'agevolazione è in vigore grazie al Fondo prima casa…