Vai al contenuto

Praticante avvocato: chi è, cosa può fare, stipendio

Il praticante avvocato può firmare lettere? Può fare delle consulenze? Ecco cosa sapere su udienze, abilitazione, tirocinio, rimborso spese e apertura partita IVA.

praticante avvocato

Diventare avvocato è un percorso lungo, che necessita di impegno e costanza, soprattutto per il fatto che non basta ottenere la laurea in Giurisprudenza – della durata di 5 anni – per essere professionisti della legge.  

C’è chi si laurea fuoricorso e chi, invece, riesce a superare il primo ostacolo, consapevole che si tratta, per l’appunto, del primo step. 

Il passo successivo è rappresentato dal praticantato, ovvero da un periodo di tirocinio durante il quale si delinea la figura del praticante avvocato. 

Scopriamo chi è, quanto può guadagnare e qual è il suo inquadramento a livello previdenziale e contributivo. 

Chi è l’avvocato praticante?

Il praticante avvocato è uno studente laureato in giurisprudenza che decide di intraprendere la professione di avvocato e di svolgere il periodo di praticantato che gli permetterà, una volta superato, di poter partecipare all’esame di Stato

Il tirocinio professionale per intraprendere la carriera forense ha una durata pari a 18 mesi, nel corso dei quali l’aspirante avvocato apprenderà le competenze professionali e i principi etici necessari per poter svolgere questo mestiere. 

Il praticante avvocato:

  • dovrà iscriversi al Consiglio dell’Ordine degli avvocati, presentando una domanda con marca da bollo e fotocopia della carta d’identità ed eventuali altri documenti, se richiesti, come per esempio il certificato dei carichi pendenti. Dovrà anche pagare la tassa di iscrizione e il contributo annuale previsti;
  • riceverà dunque un libretto sul quale scrivere le udienze alle quali prenderà parte: dovrà partecipare ad almeno 20 udienze a semestre;
  • dovrà presentarsi nello studio legale presso il quale svolge il tirocinio per alcune ore a settimana;
  • sarà tenuto a seguire alcuni corsi in modo obbligatorio per poter completare il suo percorso. 
praticante avvocato
Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Praticante avvocato abilitato: cosa può fare

Il praticante avvocato dovrà richiedere l’iscrizione al registro dei praticanti al Consiglio dell’Ordine degli avvocati al quale è iscritto il professionista scelto per svolgere il periodo di praticantato.

Dopo 6 mesi dall’iscrizione al registro dei praticanti, il praticante avvocato potrà richiedere al Consiglio dell’Ordine l’abilitazione a poter esercitare l’attività in sostituzione al suo dominus, tramite l’utilizzo dell’apposito modulo, ovvero di essere abilitati al patrocinio sostitutivo

In caso di esito positivo, entro 30 giorni di tempo, il Consiglio procederà con l’iscrizione del richiedente sul registro dei praticanti abilitati: da quel momento avrà inizio l’abilitazione, della durata di 5 anni. 

Il praticante abilitato potrà gestire personalmente alcune delle pratiche dell’avvocato presso il quale sta svolgendo il tirocinio, oltre che l’attività di consulenza e assistenza giudiziale e stragiudiziale in ambito civile e penale in relazione alle questioni di competenza del Giudice di Pace.

Quanto guadagna un praticante avvocato?

Dopo aver visto cosa può fare un praticante avvocato, vediamo a quanto ammonta il suo stipendio mensile

La legge prevede che dovrà sempre ricevere il rimborso delle spese sostenute per conto dello studio per cui lavora. Inoltre, dopo i primi 6 mesi di tirocinio, potrà ricevere un’indennità o un compenso per le mansioni svolte.

Non è facile quantificare il possibile guadagno di un praticante avvocato in quanto è lo studio a stabilirne la retribuzione. In molti casi, anche se si tratta di una pratica illegittima, i praticanti avvocati non ricevono alcuna entrata.

praticante avvocato partita iva

Apertura partita IVA praticante avvocato 

Il praticante avvocato è un collaboratore esterno, quindi non è previsto un rapporto di lavoro subordinato. L’iscrizione all’Albo degli Avvocati e sul registro dei praticanti abilitati al patrocinio è incompatibile con qualsiasi tipologia di lavoro subordinato

Il praticante avvocato che esercita l’attività professionale in modo continuativo e abituale, ricevendo un compenso, dovrebbe dunque aprire la partita IVA. Dato che, molto probabilmente, il suo reddito non supererà i 65.000 euro lordi all’anno, potrà optare per il regime forfettario e i suoi indubbi vantaggi. 

Avrà inoltre la possibilità di scegliere, in questo periodo, tra l’iscrizione alla Cassa Forense o quella alla Gestione separata INPS. Il codice Ateco per il praticante avvocato è il seguente: 74.87.8

Praticante avvocato – Domande frequenti

Come essere praticante avvocato?

Per diventare praticante avvocato, sarà necessario svolgere un tirocinio della durata di 18 mesi presso lo studio di un avvocato iscritto all’Albo da almeno 5 anni e iscriversi nel registro dei praticanti. 

Quante ore lavora un praticante avvocato?

L’orario di lavoro di un praticante avvocato può essere variabile, ma sulla base delle disposizioni in vigore a livello nazionale, non può superare le 40 ore settimanali. 

Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Immagine profilo autore
Maria Vittoria Simoni
Esperta di diritto penale
Neo laureata in legge, sogna di diventare un giorno magistrato. Nel frattempo, scrive per la redazione di deQuo, condividendo le sue conoscenze giuridiche online.
Cerca
Effettua una ricerca all'interno del nostro blog, tra centinaia di articoli, guide e notizie
Ti serve il parere di un Avvocato sull'argomento?
Prova subito il nostro servizio di consulenza online. Più di 3000 avvocati pronti a rispondere alle tue richieste. Invia la tua richiesta.
Richiedi Consulenza

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale per ricevere informazioni e notizie dal mondo legal.

Decorazione
Hai altre domande sull'argomento?
Se hai qualche dubbio da risolvere, chiedi una consulenza online a uno dei nostri Avvocati
Richiedi Consulenza

Altro su Diritto Civile

Approfondimenti, novità e guide su Diritto Civile

Leggi tutti
concordato preventivo biennale
03 Dicembre 2025
Il concordato preventivo biennale (CPB) è un istituto, di recente introduzione, il cui obiettivo è favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi, mediante la formulazione di una proposta da parte dell’Agenzia delle Entrate per la definizione biennale del reddito, derivante dall'esercizio dell'attività d'impresa o dall'esercizio di arti e professioni. Il CPB,…
madre usufruttuaria figlio proprietario
03 Dicembre 2025
I figli possono concedere il diritto di usufrutto alla madre per consentirle di continuare a vivere nell’abitazione senza sostenere spese di carattere straordinario. La madre potrà vendere l’appartamento, ma potrà cedere l’usufrutto o dare in affitto l’immobile. L’usufrutto si estingue alla scadenza, oppure alla morte della madre se costituito vita…
abbandono del tetto coniugale
01 Dicembre 2025
L’abbandono del tetto coniugale produce conseguenze giuridiche quando è volontario, senza giustificati motivi e senza accordo tra i coniugi. È rilevante da un punto di vista civile per la la violazione del dovere di coabitazione. Ha rilievo penale solo quando il comportamento integra un reato come la violazione degli obblighi…
dalla patria potestà alla responsabilità genitoriale cosa è cambiato nel tempo
27 Novembre 2025
L'ordinamento giuridico italiano contempla il concetto di matria potestà, ovvero di patria potestà al femminile? Per rispondere a tale interrogativo, è necessario fare un passo indietro e analizzare com’è cambiata e qual è stata l’evoluzione, negli anni, della patria potestà. Oggi è infatti più corretto parlare di responsabilità genitoriale: scopriamo insieme perché. …
26 Novembre 2025
La morte di un socio in una S.r.l. non paralizza la vita della società, ma richiede una serie di passaggi coordinati al fine di evitare blocchi amministrativi. Le quote entrano nell’eredità e passano agli eredi. Lo statuto può limitare l’ingresso degli eredi, ma non può impedire loro di ricevere il…
cos'è la responsabilità genitoriale
25 Novembre 2025
La responsabilità genitoriale indica l'insieme degli obblighi e dei doveri nascenti dalla qualità di genitore. Nel corso degli anni è molto cambiata: si è infatti passati dalla patria potestà alla responsabilità genitoriale, attraversando la fase intermedia della potestà genitoriale. L'evoluzione del concetto di famiglia ha significativamente inciso sul concetto di…