Quali sono le aliquote IRPEF per il 2025?
Come funzionano gli scaglioni IRPEF nel 2025, quanto si paga a seconda del proprio reddito complessivo, in che modo ed entro quali date.
- L’aliquota IRPEF, imposta sui redditi delle persone fisiche, viene applicata sul reddito complessivo del contribuente tenuto a pagarla.
- Le aliquote in vigore per il 2025 sono 3, come nel 2024.
- Sono previste per scaglioni, in relazione al proprio reddito.
La legge di Bilancio 2024 aveva introdotto importanti novità a proposito di IRPEF: le stesse sono state rese strutturali dalla Legge di Bilancio 2025, che è in vigore dal 1° gennaio 2025 ed è intervenuta sugli articoli del TIUR riguardanti l’imposta sui redditi delle persone fisiche.
Le nuove aliquote IRPEF 2025 fanno riferimento al decreto legislativo n. 216/2023, ovvero alla riforma fiscale del 2023, la quale ha modificato gli scaglioni e le aliquote IRPEF nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024, portandoli a 3.
Vediamo di fare il punto a proposito di IRPEF per il 2025, specificando:
- come si calcola;
- cosa cambia tra soggetti residenti e non residenti;
- come si paga.
IRPEF 2025: come cambia
La legge di Bilancio 2024 ha confermato la modifica delle aliquote IRPEF, le quali, dal 1° gennaio 2024, sono passate da 4 a 3. I primi due scaglioni, in pratica, sono stati accorpati tra loro in una sola aliquota. È stata quindi eliminata l’aliquota al 23% per i redditi fino a 15.000 euro, e quella del 28% per i redditi compresi tra 15.001 e 28.000 euro.
Alla luce di quanto detto fin qui, le tre aliquote IRPEF 2025 sono dunque:
- 23% per i redditi fino a 28.000 euro;
- 35% per i redditi tra 28.001 e 50.000 euro;
- 43% per i redditi che superano i 50.000 euro.
In aggiunta, è stata innalzata a 8.500 euro la no tax area per i redditi da lavoro dipendente.
Ricordiamo che l’IRPEF è l’imposta sul reddito delle persone fisiche che deve essere pagata per il possesso di redditi fondiari, di capitale, di lavoro dipendente, di lavoro autonomo, di impresa, e altri redditi, elencati all’art. 67 del Testo unico delle imposte sui redditi.
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Nuove aliquote IRPEF 2025 vs 2024
Sostanzialmente, dunque, non ci sono differenze in merito all’IRPEF tra il 2024 e il 2025. Le tre aliquote in vigore si applicano in relazione al reddito imponibile. È molto importante, però, capire come funziona il calcolo dell’imposta sui redditi delle persone fisiche, specialmente sui redditi intermedi compresi negli scaglioni.
Riportiamo come calcolare l’IRPEF in base a reddito imponibile e aliquota:
- reddito fino a 28.000 euro e aliquota al 23%: si applica il 23% sull’intero importo;
- reddito compreso tra 28.001 e 50.000: 28.000 * 23% + 35% * reddito compreso tra 28.001 e 50.000 euro;
- reddito superiore a 50.000 euro: 28.000 * 23% + 35% * reddito compreso tra 28.001 e 50.000 euro + 43% * reddito che supera i 50.001 euro.
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IRPEF 2025: differenza tra soggetti residenti e non residenti
Nell’individuazione del reddito complessivo, bisogna distinguere tra:60’9
- soggetti residenti;
- soggetti non residenti.
Il reddito dei soggetti residenti è costituito da tutti i redditi ovunque prodotti, al netto di alcune spese che lo possono ridurre, che prendono il nome di oneri deducibili. Si tratta per esempio dei contributi previdenziali e assistenziali. L’IRPEF si calcola sottraendo all’imposta lorda le detrazioni dovute per legge (es. quelle per familiari a carico) e applicando l’aliquota prevista per scaglione.
Nel caso dei soggetti non residenti, invece, si devono prendere in considerazione soltanto quei redditi che sono stati prodotti in Italia, sui quali si possono applicare soltanto alcuni oneri deducibili (come le donazioni).
Esiste, poi, un’altra categoria di contribuenti, i cosiddetti soggetti “Schumacker”, che sono non residenti in Italia, ma il cui reddito è prodotto almeno al 75% in Italia e che non ricevono agevolazioni fiscali nello Stato in cui hanno la residenza.
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Come si paga l’IRPEF 2025
L’IRPEF 2025 deve essere versata:
- con un acconto, in una o due rate, relativo all’anno precedente;
- con un saldo, che si riferisce all’anno in corso.
L’acconto si paga se l’IRPEF supera i 51,65 euro, e corrisponde al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno o dell’imposta inferiore che il contribuente intende pagare l’anno successivo.
Le scadenza da rispettare sono le seguenti:
- entro il 30 novembre dell’anno di imposta se l’acconto è inferiore a 257,52 euro, nell’ipotesi di un solo versamento;
- se l’acconto è pari o maggiore di 257,52 euro e si paga in due rate, la prima è del 40% e si paga entro il 30 giugno dell’anno di imposta (con il saldo dell’anno precedente), la seconda corrisponde al restante 60% e si versa entro il 30 novembre dello stesso anno.
Il pagamento deve avvenire tramite modello F24.
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