Rinnovo carta d’identità: si può fare ovunque?
Una persona ha la residenza in una data Regione, ma nel momento in cui gli scade la carta d’identità si trova in un altro Comune: potrà rinnovare tranquillamente la carta d’identità in quel posto o ci saranno delle limitazioni?
Vediamo quali sono le regole in vigore in Italia a proposito del rinnovo della carta d’identità scaduta o deteriorata e cosa serve per fare la carta d’identità in un Comune diverso da quello di residenza.
La carta d’identità elettronica
Dal 1° gennaio 2019 nel caso d carta d’identità scaduta, viene rilasciata la carta d’identità elettronica (CIE), un documento di riconoscimento attraverso il quale è possibile accedere anche a diversi servizi telematici della Pubblica Amministrazione.
In particolare, la carta d’identità elettronica contiene dati quali nome, cognome, data e luogo di nascita, sesso e statura, codice fiscale, residenza e cittadinanza, codice del Comune di rilascio, firma, impronte digitali e fotografia del titolare, l’eventuale validità per l’espatrio. Nel caso di cittadino italiano residente all’estero, viene indicato anche il comune di iscrizione all’Aire.
Oltre a questi elementi, il documento funziona anche come patente di guida, tessera sanitaria, badge per i dipendenti della pubblica amministrazione, abbonamento ai mezzi pubblici.
Grazie al microchip contactless del quale è dotata, la si potrà utilizzare anche per pagare online multe, bollette, bolli e ticket sanitari.

Rinnovo carta d’identità: come funziona
La carta d’identità elettronica potrà essere richiesta sia dai cittadini residenti in Italia sia dai cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno, rivolgendosi al proprio Comune di residenza o di dimora. Per gli italiani che risiedono all’estero, invece, sarà necessario recarsi presso il Consolato.
Il rinnovo sarà possibile non solo in caso di scadenza del documento, ma anche 180 giorni prima del termine, nell’ipotesi in cui il vecchio documento sia completamente deteriorato o illeggibile.
Sarà necessario pagare:
- 16,79 euro per le spese di emissione;
- 5,42 euro per i diritti di segreteria. Nel caso di smarrimento, saranno previsti ulteriori 5,16 euro di diritti.
Il rinnovo prevede che si debba consegnare il vecchio documento, il proprio codice fiscale e la ricevuta di pagamento di quanto richiesto: sarà compito dell’operatore comunale quello di verificare i dati anagrafici del richiedente.
Si dovrà quindi scegliere se ricevere la carta d’identità presso un indirizzo specifico, oppure se ritirarla in Comune. Per procedere con l’elaborazione della nuova carta, sarà acquisita la propria foto e rilevate le impronte digitali.
Si dovrà firmare un modulo di riepilogo e si avrà anche la possibilità di fornire il proprio consenso o diniego alla donazione degli organi.
Tempi del rilascio e durata
La CIE sarà rilasciata entro 6 giorni lavorativi dalla richiesta e avrà una durata:
- pari a 3 anni, per i bambini che hanno meno di 3 anni;
- pari a 5 anni, per i soggetti minorenni di età compresa tra i 3 e i 18 anni;
- pari a 10 anni in tutti gli altri casi.
La carta d’identità elettronica potrà essere richiesta anche presso gli sportelli di Poste Italiane.
Leggi anche: “Come richiedere il duplicato della tessera sanitaria“.
Quando viene rilasciata la carta d’identità cartacea
Nonostante l’emissione della carta d’identità elettronica sia ormai obbligatoria, ci sono alcuni casi nei quali è possibile rinnovare la vecchia carta d’identità cartacea, ovvero quando siano presenti situazioni di necessità e urgenza.
Si annoverano, per esempio:
- la necessità di partire con un viaggio all’estero: in questo caso si dovrà mostrare il biglietto già comprato;
- motivi di salute che non permettono di recarsi in Comune;
- una visita medica ravvicinata per accertare una condizione di invalidità;
- una consultazione elettorale o la partecipazione immediata a concorsi pubblici.
Chi è ancora in possesso della carta d’identità cartacea, invece, potrà richiederne una elettronica in Comune qualora:
- sia scaduta o manchino 6 mesi alla scadenza;
- sia stata rubata o smarrita, ma in questi casi si dovrà prima presentare la denuncia alla Polizia o ai Carabinieri;
- si sia deteriorata e risulti, pertanto, illeggibile.

La carta d’identità può essere rinnovata in qualsiasi Comune?
Cosa succede nel caso in cui ci si dovesse ritrovare con la carta d’identità scaduta, ma in quel momento non si fosse nel proprio Comune di residenza?
Nella pratica, non è possibile rinnovare la carta di identità in qualsiasi Comune: in alternativa a quello di residenza, però, sarà possibile richiedere il rinnovo nel Comune dove si ha la dimora o il domicilio.
Quindi, non sarà possibile rinnovare la carta d’identità nel luogo in cui ci si trova durante una vacanza, ma la si potrà ottenere nella città in cui si è domiciliati, per esempio, per motivi di studio e di lavoro.
Il rinnovo potrà essere richiesto:
- a partire dal 180° giorno prima della scadenza;
- entro 60 giorni dalla scadenza effettiva.
Trascorso questo lasso di tempo, invece, si dovrà richiedere il rilascio ex novo del documento.
Rilascio della carta d’identità per i minorenni
Per quanto riguarda il rilascio della carta d’identità elettronica per i minorenni, bisognerà presentarsi in Comune:
- con un genitore munito di documento di riconoscimento in corso di validità e del modulo di assenso;
- con il consenso di tutti e due i genitori nel caso di rilascio di un documento che sia valido anche per l’espatrio. In questo caso, si dovrà presentare anche il modulo di autocertificazione necessario ad attestare l’identità del richiedente.
Nel caso di rinnovo per scadenza o deterioramento, si dovrà consegnare il vecchio documento.
Nel caso di minori extra-Ue si dovrà avere con sé il permesso di soggiorno valido, oppure il permesso di soggiorno scaduto con la richiesta di rinnovo inviata almeno 60 giorni prima della scadenza, o il contratto di soggiorno, il nulla osta al lavoro subordinato e la richiesta del primo permesso di soggiorno.
Per chi svolge mansioni di badante o colf, si potrà presentare:
- il contratto di soggiorno;
- la richiesta di rilascio del primo permesso di soggiorno;
- il nulla osta per il ricongiungimento familiare;
- il passaporto con visto d’ingresso.