Si può vendere casa se la badante vi ha la residenza?
Supponiamo che la badante abbia la residenza presso un immobile e il suo datore di lavore, nonché assistito, muoia. Si potrà vendere la casa in cui la donna vive? Vediamo cosa dice la legge.
In Italia ci sono delle norme ben precise che riguardano la residenza e il domicilio della badante assunta, che conviva nella stessa abitazione nella quale lavora.
Sono in molti a credere che il datore di lavoro abbia l’obbligo di concederle la residenza nei casi in cui quest’ultima sia una sua convivente. È esattamente così?
In questa guida analizzeremo la questione, cercando di rispondere anche a un’altra domanda, ovvero: cosa succede se il proprietario dell’immobile, ovvero la persona che ha assunto la badante, dovesse morire? Si può vendere la sua proprietà immobiliare se la badante vi è ancora residente?
Dare la residenza alla badante: quando non è obbligatorio
Quello dell’obbligo di residenza delle badanti conviventi, ovvero che vivano nello stesso alloggio della famiglia della persona che assistono, è un falso mito: la legge, infatti, non prevede nessuna disposizione di questo tipo da rispettare.
Nonostante sia comunque consuetudine dare alla badante la residenza o il domicilio presso la propria abitazione, se la stessa ha la residenza da qualche altra parte, non esiste alcun obbligo di procedere con il trasferimento della sua residenza nella casa presso la quale lavora.
Potrebbe interessarti anche Residenza e domicilio: differenze anagrafiche e fiscali
Le ipotesi in cui la residenza deve essere concessa sono invece:
- quella in cui la badante la richieda e la casa nella quale lavora sia la sua dimora abituale effettiva;
- quello in cui la badante non ha un’altra residenza in Italia.
Chi assume una badante estera può, in pratica, stipularvi un contratto di lavoro senza la necessità che vi sia anche un cambio di residenza. Qualora avesse la residenza da un’altra parte, la badante potrà comunque fissare il domicilio nel luogo in cui lavora e ricevere così comunicazioni di carattere personale anche in questa casa.
La badante alla quale viene data la residenza non luogo in cui lavora non entra comunque a far parte dello stato di famiglia.
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere
Cosa cambia per le badanti con residenza estera
Qualora la badante dovesse avere la residenza all’estero, bisogna considerare lo Stato di provenienza. Si può verificare una delle ipotesi indicate nella tabella di seguito.
Stato di provenienza badante | Residenza casa in cui lavora |
Residenza in un altro Stato dell’Unione europea | Si potrà richiedere il domicilio soltanto per i primi 3 mesi di lavoro, dopodiché ci dovrà essere il trasferimento della residenza |
Residenza in un Paese extracomunitario | Si potrà richiedere il domicilio in un qualsiasi Comune italiano, ma si dovrà prima presentare la richiesta di nulla osta allo sportello unico per l’immigrazione Dopo 3 mesi, si dovrà fare richiesta per avere la residenza in Italia |
LEGGI ANCHE Assumere una badante senza permesso di soggiorno: cosa si rischia
Vendita casa con residenza badante: il caso
Nel corso degli anni si sono verificate diverse ipotesi in cui il proprietario dell’immobile presso il quale alla badante era stata data la residenza morisse, creando dubbi e perplessità sulla possibilità di poter vendere subito la casa.
Cosa succede qualora la badante non volesse lasciare l’abitazione dell’assistito? Se la sua dovesse diventare una vera e propria occupazione dell’immobile, allora potrebbe essere accusata per il reato di Invasione di edificio. A stabilirlo è stata la sentenza n. 36546/2015 della Corte di Cassazione.
L’art. 633 cp, titolato, Invasione di terreni o edifici, prevede che:
Chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati , al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 103 euro a 1.032 euro.
Si applica la pena della reclusione da due a quattro anni e della multa da euro 206 a euro 2.064 e si procede d’ufficio se il fatto è commesso da più di cinque persone o se il fatto è commesso da persona palesemente armata.
Se il fatto è commesso da due o più persone, la pena per i promotori o gli organizzatori è aumentata.
In questo caso, l’occupazione risulta sine titulo in quanto, dopo la morte del suo datore di lavoro, la badante ha preso possesso di un bene del quale, effettivamente, non era titolare.
In un contesto diverso, ovvero quello in cui la badante trovi un altro lavoro o non abbia occupato l’immobile, allora la questione si risolverà molto più semplicemente con il cambio di residenza di quest’ultima.
Potrebbe interessarti anche Residenza come ospite: come funziona e quanto dura
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere