Dove si può fumare la sigaretta elettronica?
La sigaretta elettronica ha sempre più sostituito i modi di fumare tradizionali. Dove è vietato l'uso della sigaretta elettronica? Si può fumare la sigaretta elettronica al ristorante, al chiuso, nei locali pubblici? Vediamo quali sono i luoghi dove si può e non si può fumare in Italia.
- La sigaretta elettronica (chiamata anche e-cigaratte o e-cig) è un dispositivo con il quale si inala vapore, solitamente aromatizzato, e che contiene percentuali di nicotina comprese tra 6 e 20 grammi.
- La pratica di aspirare da quella che prende il nome di sigaretta elettronica ha portato alla nascita di un neologismo, il verbo svapare.
- Anche se tale dispositivo non genera combustione, non è vero che non è possibile fumarla ovunque: ci sono infatti delle precise regole da rispettare.
La diffusione della sigaretta elettronica è stata intesa da molti come la possibilità di poter fumare in qualsiasi luogo e poter così abbattere i divieti imposti al fumare con la sigaretta classica.
Nonostante la sigaretta elettronica non generi combustione, quindi sia meno dannosa rispetto alla sigaretta tradizionale, in realtà esistono delle regole da rispettare in merito ai luoghi in cui è possibile utilizzarla, oppure no.
Vediamo allora di seguito dove si può fumare la sigaretta elettronica e dove è invece vietato svapare, verbo che indica l’azione del produrre vapore che si effettua proprio con la sigaretta elettronica.
Come funziona una sigaretta elettronica
Prima di passare alla normativa in vigore sui luoghi in cui è possibile fumare la sigaretta elettronica, può essere utile comprenderne il funzionamento. Tale dispositivo permette di inalare vapore contenente quantità variabili di nicotina. Lo stesso viene immesso nell’apparato respiratorio, senza che avvenga la combustone di tabacco.
Una sigaretta elettronica è formata da:
- una soluzione liquida;
- una cartuccia;
- un atomizzatore: vaporizzatore e cartomizzatore;
- una batteria, in genere ricaricabile.
Esistono due macrotipologie di sigaretta elettronica: quella composta da parti che possono essere sostituite e quella monouso. In merito al suo funzionamento:
- si inala l’aria tramite il filtro;
- viene attivato un sensore presente sulla batteria tramite il flusso d’aria;
- la soluzione liquida contenuta nella cartuccia viene scaldata e si attiva anche un LED che simula il colore della combustione di una sigaretta tradizionale;
- dalla sigaretta elettronica fuoriesce uno sbuffo di gas caldo, che simula il fumo del tabacco. Il vapore emesso si disperde piuttosto in fretta.
Generalmente, le sigarette elettroniche vengono utilizzate dagli utenti che vorrebbero smettere di fumare.
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Sigaretta elettronica: dove si può fumare
Svapare, ovvero fumare una sigaretta elettronica, non è sempre consentito dalla legge. Tuttavia, ci sono delle differenze rispetto al divieto di fumare al chiuso previsto per i prodotti che contengono tabacco da combustione.
Tale divieto non è infatti valido per la sigaretta elettronica. Il gestore di un luogo al chiuso aperto al pubblico, come per esempio un bar, un ristorante, un negozio o un centro commerciale, potrà decidere se dare la possibilità di fumare la sigaretta elettronica, oppure no.
Quali sono invece i divieti imposti dalla legge, quindi quei luoghi in cui è in vigore anche il divieto di fumare la sigaretta elettronica? Vediamoli di seguito e scopriamo anche cosa succede nel caso in cui non dovessero essere rispettati.
Dove non si può fumare la sigaretta elettronica
Per motivi educativi e di salute, le sigarette elettroniche non si possono fumare nei seguenti luoghi al chiuso:
- ospedali;
- strutture istituzionali;
- scuole e spazi ad esse adiacenti, come giardini, cortili e cancelli;
- luoghi pubblici;
- centri l’impiego.
L’ordinanza ministeriale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 ottobre 2014 ha anche previsto il divieto di vendita delle sigarette elettroniche ai minorenni.
A prescindere da quanto previsto dalla legge, si consiglia sempre di utilizzare il buonsenso e di non fumare (anche la sigaretta elettronica) in presenza di donne in gravidanza o bambini.
Sigaretta elettronica e mezzi di trasporto
Per quanto riguarda il fumo di sigaretta elettronica sui mezzi di trasporto, non esiste una norma che lo vieti. Tuttavia, si potrebbero creare vapori così densi da risultare molto fastidiosi in uno spazio ristretto – oltre che essere scambiati per un principio di incendio.
Per questo motivo, è sempre bene chiedere a chi guida il mezzo se sia possibile svapare, e fare lo stesso in altri luoghi al chiuso, come il treno e altri mezzi che prevedono viaggi a lunga percorrenza, il cinema, un ristorante e così via.
Lo stesso dovrebbe valere anche nei luoghi di lavoro: non c’è un divieto nazionale, ma è il singolo datore di lavoro che prende una decisione rendendo esplicito il divieto di utilizzare le sigarette elettroniche sul lavoro, oppure no. In tal senso, potrebbero essere previste delle apposite aree fumatori.
Divieto sigarette elettroniche: sanzioni
Cosa succede nel caso in cui non venissero rispettati eventuali divieti sull’uso di sigarette elettroniche? Queste ultime sono state escluse dalla legge Sirchia (articolo 51 della legge 16 gennaio n.3/2003) con l’emendamento 4.25 del 2013, in quanto non contengono tabacco da combustione.
Ad ogni modo, se si fuma una sigaretta elettronica nei luoghi in cui è vietato, si commette comunque un illecito amministrativo, per il quale potrebbe essere applicata una multa fino a 550 euro.
La sigaretta elettronica fa male?
Unicamente a titolo informatico, riportiamo i risultati del parere finale del Comitato scientifico della Commissione europea, il quale si è occupato di valutare i rischi sanitari emergenti e gli effetti sulla salute in relazione all’utilizzo delle sigarette elettroniche.
Sono stati evidenziati degli elementi di prova moderati di danni irritativi locali alle vie respiratorie, con effetti nocivi sulla salute, in particolare sul sistema cardiovascolare. In aggiunta, sono stati riscontrati:
- rischi di cancerogenicità per le vie respiratorie a causa dell’esposizione cumulativa a lungo termine alle nitrosammine, all’acetaldeide e alla formaldeide;
- forti elementi di prova del rischio di avvelenamento e lesioni a causa di ustioni ed esplosioni.
Sono stati poi evidenziati dei rischi tra il debole e il moderato derivanti dall’esposizione passiva. Quanto detto, in pratica, lascia aperta la possibilità, per il futuro, di inserire misure attualmente non in vigore, per esempio su eventuali obblighi di etichettatura, sull’utilizzo degli aromi e di liquidi esenti da nicotina, e così via.
In generale, dato che le sigarette elettroniche rappresentano per molti degli strumenti di disassuefazione dal fumo, dovrebbero essere regolamentate sulla base della legislazione farmaceutica.
Sigaretta elettronica divieto – Domande frequenti
La sigaretta elettronica in aeroporto è consentita soltanto nelle aree per fumatori o svapatori, mentre non è possibile fumarla in aereo.
La legge 3 del 16 gennaio 2003 sulla Tutela della salute dei non fumatori prevede che il divieto di fumo sia esteso in tutti i locali al chiuso, con l’eccezione dei locali per i fumatori.
La sigaretta elettronica non si può fumare in luoghi al chiuso quali scuole, luoghi pubblici e istituzionali, ospedali, centri per l’impiego.
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