Quanto deve essere il ritardo del treno per avere il rimborso?
Quante volte vi è capitato di dover prendere un treno e non ricevere il rimborso perché il ritardo era inferiore a 60 minuti? Ecco quali sono i casi in cui è, invece, previsto un indennizzo per ritardo treno e a quanto ammonta.
- Se il treno è in ritardo, il passeggero non ha sempre diritto al rimborso.
- Questo spetta, infatti, solo nel caso in cui il ritardo superi una determinata soglia.
- L’indennizzo varia in relazione alla tipologia di treno e di viaggiatore (es. se ha un abbonamento) e all’entità del ritardo.
In Italia, si sa, i trasporti ferroviari non danno di certo il buon esempio. Tra sistema scadente, che viaggia a velocità totalmente diverse tra Nord e Sud, e scarsi investimenti, gli spostamenti su rotaia profumano di decadenza e immobilismo.
Uno dei problemi principali di chi è abituato a muoversi in treno è la mancanza di puntualità: ogni giorno migliaia di passeggeri subiscono ritardi di non poco conto, con il rischio di subire anche ripercussioni sul lavoro.
Cosa si può fare qualora il ritardo del treno fosse considerevole o il mezzo venisse cancellato? Quali sono le tutele a sostegno dei passeggeri? Vediamo cosa è possibile fare, partendo dalle informazioni presenti sul sito di Trenitalia.
Treno in ritardo o cancellato: quali sono i diritti del passeggero?
Il primo diritto che dovrebbe essere garantito ai passeggeri che si spostano in treno è quello all’informazione. Nel momento in cui si è al corrente di una variazione relativa al servizio di trasporto – che sia una cancellazione o un ritardo – il passeggero deve saperlo.
Se il ritardo fosse particolarmente eccessivo, allora gli spetterebbero anche altri servizi, quali:
- quello a ricevere dei viveri, quindi cibo e bevande, che non dovrebbero essere pagati di tasca propria;
- la sistemazione in una camera d’hotel o una struttura equivalente;
- il servizio di trasferimento presso tale struttura.

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere
Quando si può chiedere il rimborso del biglietto?
Qualora il treno dovesse subire un ritardo (situazione molto probabile di questi tempi, purtroppo), le regole variano a seconda dell’entità, ovvero dell’estensione del ritardo. Quanto ritardo deve fare un treno per avere il rimborso?
Nel caso in cui fosse pari o superiore a 60 minuti, i passeggeri potrebbero scegliere tra le seguenti alternative:
- raggiungere la destinazione finale con un percorso alternativo che preveda condizioni di trasporto simili;
- posticipare lo spostamento, scegliendo una data differente;
- rinunciare al viaggio, al fine di ottenere il rimborso totale del biglietto.
Qualora il ritardo e, dunque, le possibilità di partire con un itinerario alternativo non fossero comunicate entro 100 minuti dall’ora di partenza, il passeggero avrebbe il diritto di organizzarsi in autonomia, anche con un mezzo differente, ed essere rimborsato dall’impresa ferroviaria per i costi che dovrebbe sostenere (che, ovviamente, non aveva preventivato).
LEGGI ANCHE Rimborso spese INAIL farmaci e viaggi per cure
Quando si ha diritto all’indennizzo?
L’indennizzo in caso di ritardo pari o superiore a 60 minuti rispetto all’ora di arrivo, varia dal 25% al 50% del prezzo del biglietto. Come richiedere indennità per ritardo superiore ai 59 minuti per i treni Freccia Intercity e Intercity Notte, per esempio? Per i titolari di abbonamento, l’indennizzo per ritardo o cancellazione dei treni segue le regole indicate nella tabella di seguito.
| Tipologia di treno | Ritardo | Indennizzo riconosciuto |
| Frecce | compreso tra i 30 e i 59 minuti | bonus pari al 25% del biglietto, da utilizzare entro 12 mesi sull’acquisto di un nuovo biglietto |
| Frecce, Intercity, Intercity Notte e Internazionali | superiore a 59 minuti | 25% del prezzo del biglietto se il ritardo è compreso tra 60 e 119 minuti 50% del prezzo del biglietto, se il ritardo supera i 120 minuti L’indennizzo può consistere in un bonus per comprare un nuovo biglietto entro 12 mesi, ma si può ricevere anche in contanti o tramite riaccredito su carta di credito |
| Regionale (previsto per biglietto singolo, a tariffa 39, 39/AS e “biglietti globali misti”) | superiore a 59 minuti | 25% del prezzo del biglietto se il ritardo è compreso tra 60 e 119 minuti, per i biglietti che hanno un costo pari ad almeno 16 euro 50% del prezzo del biglietto, se il ritardo supera i 120 minuti, per i biglietti che hanno un costo pari ad almeno 8 euro nel caso in cui fosse stato acquistato un Biglietto Digitale Regionale, si riceverebbe in automatico l’indennizzo sulla carta utilizzata per l’acquisto |
Quando l’indennità non spetta
I casi nei quali non si riceverà l’indennizzo sono i seguenti:
- l’informazione sul ritardo è stata data prima che il biglietto venisse acquistato;
- il ritardo non supera i 60 minuti;
- il ritardo non è imputabile alla società ferroviaria.
Ti potrebbe interessare Cos’è e come ottenere l’ETA per andare in UK

Come si richiede l’indennizzo per ritardo treno
Quando si può chiedere il rimborso del biglietto? Nel caso di treno Freccia, Intercity e Intercity notte, l’indennizzo si può richiedere entro 1 anno dal viaggio o dalla scadenza dell’abbonamento.
I canali dei quali servirsi sono i seguenti:
- il servizio presente sul sito di Trenitalia Cerca e modifica biglietto, dal quale richiedere l’indennizzo per ritardo dopo il viaggio, inserendo l’email di prenotazione e il PNR/codice biglietto;
- compilando il relativo form per la richiesta di rimborso/indennizzo;
- tramite il servizio Smart Refund, riservato a chi ha un biglietto Intercity o AV;
- in biglietteria o presso la società che ha emesso il biglietto;
- al telefono, ma solo per i biglietti comprati tramite Call Center, oppure dal sito/app di Trenitalia.
Come già anticipato, per i biglietti digitali regionali, l’indennizzo è automatico. Questa regola non si applica a:
- i carnet;
- i viaggi nell’ambito del Servizio Ferroviario Metropolitano di Torino;
- i casi in cui, nella soluzione acquistata, una parte del viaggio è con treni di lunga percorrenza;
- le tratte che prevedono nella soluzione acquistata una parte del viaggio con altri vettori (es. Trenord, Trenitalia Tper, viaggi intermodali);
- i biglietti a tariffa regionale Lombardia ed Emilia-Romagna;
- i titoli di viaggio comprati in contanti.
Come chiedere il rimborso per un treno internazionale
Per i treni internazionali, invece, oltre alle modalità sopra indicate – web form, richiesta di rimborso direttamente in biglietteria – si consiglia anche di spedire il biglietto cartaceo all’indirizzo:
Direzione Business AV – Customer Service e Vendita Diretta AV – Post Vendita Toscana, Viale Spartaco Lavagnini, 58 – 50129 Firenze.
LEGGI pure Lo skiplagging è legale?
Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato
- +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
- Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
- Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere
Altro su Diritto dei consumatori
Approfondimenti, novità e guide su Diritto dei consumatori