Bonus zanzariere 2022: requisiti e come si richiede

Il sismabonus è una delle agevolazioni fiscali che sono state rinnovate anche per il 2022: è prevista per i lavori di adeguamento antisismico, che prevedono il miglioramento della struttura di un edificio rispetto al rischio sismico.
Tale rischio viene classificato in Italia in base alla zone di intensità sismica: ogni immobile può essere protetto dalle conseguenze derivanti da un terremoto attraverso una serie di interventi di ristrutturazione.
Vediamo allora come funziona il sismabonus 2022, quali sono i lavori e i costi che vi rientrano e qual è la percentuale di detrazione fiscale che viene applicata a seconda dei casi.
Il sismabonus prevede delle detrazioni fiscali per gli interventi che mirano a mettere in sicurezza le abitazioni al fine di ridurne il rischio sismico. La legge di Bilancio 2022 ne ha previsto la proroga fino al 2024.
A seconda della tipologia di lavori che vengono effettuati, sarà possibile accedere a detrazioni che partono dal 50%, ma possono essere anche pari al:
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Il risparmio sulla spesa per gli interventi miranti a ridurre il rischio sismico di un edificio prevede un tetto massimo di 96.000 euro per ogni unità immobiliare.
Si potrà avere accesso al bonus:
L’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 105 dell’8 maggio 2003, ha dettato i principi generali sulla base dei quali le Regioni hanno compilato l’elenco dei comuni con la relativa attribuzione ad una delle 4 zone di classificazione del territorio nazionale.
Si tratta nello specifico di:
Quali costi rientrano nel Sismabonus? Nella pratica sarà possibile svolgere diverse tipologie di interventi, quali:
Potrebbe trattarsi anche di lavori di ristrutturazione che prevedono l’utilizzo di calcestruzzo armato e acciaio, o di riparazione di aree dell’edificio rovinate da agenti esterni.
A seconda della tipologia di lavoro realizzato, si avrà diritto a una delle detrazioni fiscali indicate nella tabella che segue.
Detrazione fiscale | Tipologia di intervento antisismico |
Agevolazione al 50% | Non è previsto il miglioramento della classe sismica |
Agevolazione al 70% | È previsto il miglioramento della classe sismica |
Agevolazioni all’80% | È previsto il miglioramento di due classi sismiche dell’edificio (nel caso dei condomini, l’agevolazione sale all’85%) |
In aggiunta, sarà anche possibile accedere alle agevolazioni sul superbonus 110% nel caso in cui gli interventi vengano applicati in concomitanza a lavori trainanti del Superbonus 110%.
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Per rispondere a questa domanda si dovrà fare riferimento alla risposta n. 1 di ottobre 2020 della Commissione consultiva per il monitoraggio dell’applicazione del Sismabonus, la quale ha specificato alcune nozioni relative a un intervento di demolizione e ricostruzione con aumento volumetrico.
Nello specifico, è stato stabilito che “le spese relative all’incremento di volume, a seguito di interventi di demolizione e ricostruzione ed ai fini del solo Super sismabonus, sono ammesse alla detrazione fiscale ai sensi dell’art. 119 del D.L. 34/2020 solo a partire dal 17.07.2020, data in cui il D.L. 76/2020 ha inserito l’aumento volumetrico, connesso agli interventi di cui sopra, non legato a innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica all’interno della definizione della ristrutturazione edilizia di cui all’art. 3 comma 1 lettera d) del D.P.R. 380/2001, richiedendo, se necessario e possibile, all’ente territoriale competente la modifica del titolo abilitativo già rilasciato allineando l’intervento alla ristrutturazione edilizia, visto che il provvedimento normativo emanato non prevede nessuna specifica retroattività”.
Anche in relazione alle modifiche introdotte dal Decreto Antifrode, il Visto di Conformità è diventato obbligatorio per l’accesso a tutti i bonus edilizi, tra i quali rientra anche il Sismabonus 2022.
Sono invece esclusi dall’obbligo di Visto di Conformità:
Un’altra agevolazione statale a proposito di terremoti è quella che si riceve nel caso di acquisto di immobili che siano già antisismici: le detrazioni previste vanno dal 75% all’85% del prezzo di vendita.
Nell’ipotesi in cui le abitazioni vengano demolite e ricostruite con criteri antisismici, sarà anche possibile accedere al Super Sismabonus 110%. Le abitazioni dovranno trovarsi nelle zone sismiche 1, 2 e 3.
Il sismabonus 110% è stato prorogato fino alla fine del 2024, come anche gli altri bonus edilizi confermati dalla legge di Bilancio 2022.
Nel caso di interventi antisismici che rientrano all’interno dei lavori trainanti del Superbonus 110% sarà possibile usufruire della detrazione fiscale al 110% anche per il sismabonus.