Vai al contenuto

Che succede se il testimone citato non compare all’udienza?

Quando il testimone non si presenta in udienza, cosa rischia? Sono previste delle sanzioni? Quando il giudice decide di applicarle? Scopri quello che c'è da sapere nella guida di deQuo.

testimone
  • Il testimone è colui che è chiamato in udienza a rendere informazioni di cui è entrato direttamente o anche indirettamente a conoscenza.
  • Il testimone diventa tale nel momento in cui è chiamato in giudizio. Ha l’obbligo di dichiarare il vero e può astenersi solo in casi determinati.
  • Il testimone che non si presenta in giudizio può incorrere in sanzioni di varia natura o essere costretto a presenziare.

Partendo da una domanda di un lettore, esaminiamo cosa succede quando un testimone non si presenta in udienza. A tal proposito, ricordiamo che è un dovere per il soggetto citato in giudizio di comparire e rendere testimonianza.

Invero, il soggetto che non si presenta potrebbe anche incorrere in sanzioni o comunque essere coartato nella sua volontà.

La testimonianza, specie in sede penale, è un momento fondamentale del giudizio. Essa costituisce la c.d. prova regina, a differenza di quanto si pensi. Infatti, le molte serie televisive a volte travisano le effettive regole in tema di processo penale, inducendo a credere cose che in realtà non sono. Se si parla di prova regina, spesso, si pensa alla prova mediante DNA. In Italia, in realtà si accoglie ancora un concetto un po’ tradizionale di processo, improntato soprattutto al principio dell’oralità.

Quindi, ad oggi, ancora è possibile considerare la prova per testimoni il principale strumento per accertare la verità. Infatti, esistono strumenti anche per indurre il soggetto a dichiarare il vero, primo tra tutti la sanzione penale.

Nel seguente articolo, ti spiegheremo cosa succede e in quali sanzioni si incorre ove non si ottemperi all’ordine del giudice o all’invito di parte a presentarsi in udienza per rendere testimonianza. Specificheremo, inoltre, quando invece il soggetto del teste è giustificato e ha diritto a non presentarsi.

Domanda

Buondi. Risiedo all’estero e mi hanno citato quale testimone in un processo in Italia per un tizio che ha fatto violazione Art. 4 e art. 10 D.L. n.° 74/2000. Non posso presentarmi. Quali conseguenze per me? Grazie

Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Risposta

Se il testimone è stata regolarmente citato a comparire ad un’udienza ma non si presenta, il giudice ha due alternative: rinviare la causa ad un’altra udienza e, quindi, ordinare una nuova citazione del teste, oppure può disporre l’accompagnamento coattivo a mezzo delle forze dell’ordine. In tali casi il giudice può anche disporre l’applicazione di una sanzione pecuniaria da 100 a 1000 euro.
Cordiali Saluti

testimonianza

Chi è il testimone?

Il testimone è un soggetto che deve presentarsi in udienza al fine di rendere informazioni su vicende di cui ha notizia. In genere, si ritiene che la qualità di testimone viene assunta nel momento in cui si viene chiamati in giudizio. Fino a quel momento, invece, il soggetto in questione è una persona informata sui fatti.

Il testimone è, di norma, colui che ha assistito direttamente ai fatti. La testimonianza è, quindi, la prova principale soprattutto in un processo penale. Tuttavia, non di rado, è possibile chiamare a testimoniare anche un teste indiretto, cioè colui che ha ricevuto da altri informazioni. Tuttavia, in questo caso il codice penale, in particolare, prevede diverse regole rispetto a quelle espressamente previste per il testimone diretto.

In primo luogo, la sua testimonianza può essere utilizzata nel processo penale solo ove il testimone diretto indichi la fonte principale delle informazioni. In questo caso, poi, il giudice procede ad una doppia valutazione di attendibilità, sia rispetto al testimone indiretto che alla fonte principale.

Forse ti interessa anche Il latino degli avvocati: a cosa servono i brocardi?

Obblighi e diritti del testimone

Il testimone è obbligato, innanzitutto, a dichiarare il vero, cioè il soggetto è tenuto a rendere dichiarazioni veritiere. Laddove il teste, invece, non ottemperi a questo dovere, può incorrere in responsabilità penale. Infatti, l’art. 372 c.p. prevede il delitto di falsa testimonianza in capo a chi viola l’obbligo di dire la verità e, in tal modo, ostacola il corso della giustizia.

Tuttavia, in alcuni casi, il legislatore prevede un’attenuazione di tale obbligo di dire la verità, in specie in capo ai prossimi congiunti, si prevede il diritto di non rispondere. Il teste deve essere preliminarmente informato di tale diritto. Inoltre, se lo stesso soggetto rende dichiarazioni false per evitare un nocumento grave a sé o un prossimo congiunto, può avvalersi di una causa di esclusione della punibilità, prevista dall’art. 384 c.p., specificamente per coloro che hanno reso falsa testimonianza per evitare un pregiudizio grave.

Anche rendere la testimonianza è obbligatorio. Colui che è stato citato come testimone è costretto a recarsi in tribunale e ad adempiere a predetto onere al fine di prevenire eventuali conseguenze pregiudizievoli. In specie, se il soggetto non si presenta, può essere tenuto:

  • pagare un’ammenda che può raggiungere anche i mille euro;
  • a subire l’accompagnamento coattivo. Dunque, in tal caso, il giudice dispone che il teste sia prelevato direttamente dalle forze dell’ordine e condotto, volente o nolente, in tribunale.

Puoi approfondire l’argomento leggendo anche: Esame orale avvocato 2023-2024: stop all’orale rafforzato?

udienza

Cosa succede se il teste non si presenta in tribunale?

Non presentarsi in udienza, dunque, può essere molto problematico. Tuttavia, la legge prevede comunque la possibilità di non presentarsi quando vi sono delle cause di giustificazioni per la sua assenza. Bisogna però sottolineare che se il soggetto non si presenta indicando una motivazione, alla successiva udienza sarà obbligato a presentarsi.

Quindi, il teste è in grado di non presentarsi quando hanno un legittimo impedimento, in questo modo non è tenuto a pagare l’ammenda e non è soggetto all’accompagnamento coattivo.

Il principale motivo per cui il teste può decidere di non presenziare è legato alla salute. Quindi, il teste può non comparire in udienza se comunica alla cancelleria del tribunale un certificato medico che attesti l’assoluta impossibilità a poter raggiungere, in data specifica, la sede del tribunale.

Ad esempio, costituisce impedimento l’ipotesi in cui il soggetto sia in dialisi e debba necessariamente recarsi in ospedale per il trattamento proprio il giorno dell’udienza. Altrettanto vale per chi deve sottoporsi alla chemioterapia, o al quale non è consentito uscire di casa, oppure è ricoverato in ospedale e non può lasciare l’istituto di cura.

Non costituiscono una valida ipotesi di impedimento, invece, i motivi lavorativi. In tal caso, infatti, il datore di lavoro è tenuto a giustificare l’assenza del dipendente citato a comparire in udienza. Tale regola comune subisce eccezioni se il teste è tenuto ad una trasferta lavorativa, che può precludere la sua presenza in udienza. Dunque, il testimone citato per una data udienza, se si trova all’estero o fuori sede, può eventualmente mandare una giustificazione circa l’impossibilità a presenziare.

Quando la malattia non giustifica?

Non sempre la malattia giustifica la mancata comparizione del testimone. Sul punto, invero, vi sono diversi orientamenti giurisprudenziali. Tuttavia, la giurisprudenza prevalente prevede che la malattia giustifichi la mancata comparizione solo quando il teste sia impossibilità a deambulare autonomamente, quindi, ha bisogno di un supporto. Inoltre, è necessario che la malattia sia certificata. Dunque, il semplice stato influenzale non è sufficiente ad escludere la comparizione in giudizio.

Tuttavia, anche se l’orientamento è rigoroso, nella maggior parte dei casi, i giudici sono abbastanza clementi. Infatti, spesso, tendono a giustificare anche a fronte di malattie non invalidanti.

LEGGI ANCHE In Italia ci sono troppi avvocati? Diminuisce il numero degli iscritti a Giurisprudenza

tribunale

Cosa succede se il testimone non si presenta in udienza?

Se il testimone non si presenta in udienza, senza una giustificazione, si aprono più scenari. In primo luogo, il giudice deve verificare se è stato correttamente citato, presso l’ultimo indirizzo di residenza noto. Laddove non sia andata a buon fine la notificazione, il giudice dispone la nuova notifica, o all’avvocato o eventualmente anche al pubblico ministero, se si tratta di un teste presentato dalla Procura.

Se non si procede a tale adempimento, il teste non può essere considerato assente.

Se invece il teste risulta regolarmente citato e, tuttavia, non è ugualmente comparso senza giustificato motivo il giudice può:

  • ordinare una nuova intimazione, in questo caso il giudice rinvia l’udienza e fissa una nuova data, procedendo ad un nuova notifica al teste;
  • dispone l’accompagnamento coattivo, mediante presa in carico da parte dei Carabinieri, all’udienza stessa o ad altra successiva.

In ogni caso, il giudice può comunque disporre il pagamento di un’ammenda da 100 a 1.000 euro.

La legge impone che i provvedimenti in questione siano disposti dopo che sia trascorsa un’ora dall’orario fissato per l’udienza e il teste non si sia presentato.

Il giudice, comunque, non è obbligato ad adottare provvedimenti sanzionatori. Infatti, spesso accade che siano rinviate le udienze, con intimazione, ma senza che sia disposto l’accompagnamento coattivo o l’ammenda.

Testimone – Domande frequenti

Chi è il testimone?

Il testimone è colui che è chiamato a rendere una testimonianza in udienza, cioè a rendere dichiarazioni su fatti di cui è entrato direttamente a conoscenza, perché ha assistito ad un evento, o ha conosciuto in via indiretta.

Cosa succede se il testimone non si presenta in udienza?

Se il testimone non si presenta in udienza, il giudice può procedere all’intimazione o all’accompagnamento coattivo e disporre il pagamento di un’ammenda, compresa tra i 100 e i 1000 euro.

Quando il teste può non presentarsi?

Il testimone può non presentarsi quando ha una giusta causa che legittima la sua mancata presenza, in genere, per motivi di salute. Deve, tuttavia, comunicare la causa di giustificazione alla cancelleria del Tribunale.

Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Immagine profilo autore
Avv. Clelia Tesone
Avvocato civilista
Laureatasi in Giurisprudenza con la votazione di 110 e Lode presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e con approfondita conoscenza delle materie del Diritto Civile e del Diritto Amministrativo. Ha brillantemente conseguito l’abilitazione alla professione di avvocato, a seguito dell’espletamento della pratica forense in diritto civile e il tirocinio ex art. 73 d.l. 69/2013 presso la Procura della Repubblica di Napoli Nord.
Cerca
Effettua una ricerca all'interno del nostro blog, tra centinaia di articoli, guide e notizie
Ti serve il parere di un Avvocato sull'argomento?
Prova subito il nostro servizio di consulenza online. Più di 3000 avvocati pronti a rispondere alle tue richieste. Invia la tua richiesta.
Richiedi Consulenza

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale per ricevere informazioni e notizie dal mondo legal.

Decorazione
Hai altre domande sull'argomento?
Se hai qualche dubbio da risolvere, chiedi una consulenza online a uno dei nostri Avvocati
Richiedi Consulenza

Altro su Guide

Approfondimenti, novità e guide su Guide

Leggi tutti
sterilizzazione forzata persone disabili
16 Settembre 2025
La sterilizzazione forzata è un trattamento medico-chirurgico che comporta l’incapacità di procreare in modo permanente. Le persone con disabilità sono sottoposte a sterilizzazione per una presunta incapacità nell’assunzione di obblighi inerenti alla genitorialità. La sterilizzazione forzata delle persone con disabilità è vietata dal diritto internazionale, ma, in ogni caso, ancora…
A cosa serve attivare la Carta Nazionale dei Servizi?
16 Settembre 2025
La CNS (Carta Nazionale dei Servizi) consente l’accesso ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione. Si tratta di una smart card e per poterla utilizzare è necessario chiedere agli Enti preposti l’apposito PIN di sicurezza. Vale anche come firma digitale e tessera sanitaria. La Carta Nazionale dei Servizi (CNS) è uno…
corte d'assise
15 Settembre 2025
La Corte d’Assise è un giudice di primo grado riservato solo alla giustizia di natura penale. È l’unico organo giurisdizionale a partecipazione popolare ed è composto da 8 giudici, di cui solo 2 sono togati, gli altri 6 sono giudici popolari. È competente solo per i delitti per i quali…
pellet contributi statali
11 Settembre 2025
Il Governo non ha mai emanato un contributo che prende il nome di bonus pellet. Tuttavia, ci sono alcuni benefici attraverso i quali è possibile portare in detrazione le spese sostenute per la stufa a pellet. Si tratta, per esempio, del bonus mobili, dell'ecobonus e del bonus ristrutturazioni. Tra le…
assegno di mantenimento moglie obbligo
10 Settembre 2025
Il Legislatore non impone alcun obbligo di mantenimento della moglie, a seguito di separazione. L’assegno di mantenimento spetta ad uno dei due ex coniugi se non ha redditi propri sufficienti per conservare un tenore di vita analogo a quello goduto in costanza di matrimonio e non gli è stata addebitata…
decreto piantedosi
09 Settembre 2025
Il Decreto Piantedosi introduce norme più restrittive nei confronti delle ONG che effettuano operazioni di soccorso di migranti. Il porto dello sbarco è stabilito con provvedimento, dal Ministero dell’Interno. Le sanzioni amministrative previste in caso di violazioni degli obblighi e delle disposizioni impartite dal Governo, possono oscillare da un minimo…