Testo Unico della Previdenza Forense: le novità 2021
Cos'è il Testo Unico della Previdenza Forense e cosa cambia rispetto al 2020: le norme abrogate e le novità del nuovo Regolamento.
- Dal 1° gennaio 2021 è in vigore il Testo Unico della Previdenza Forense.
- Il nuovo regolamento spazza via i testi precedentemente in vigore, creando un unico corpo normativo che regola la previdenza degli avvocati.
- Nelle prossime righe vedremo insieme perché è così importante e quali sono i cambiamenti che ne derivano.
L’importanza di un testo unico
Fino alla scorso anno, per avere informazioni sulla pensione di un avvocato, come quelle sul contributo soggettivo minimo o sul contributo integrativo, era necessario esaminare i vari regolamenti relativi alla previdenza forense.
Ciò comportava una certa difficoltà nel riuscire a individuare la norma da applicare al proprio caso specifico: lo scenario appena descritto ha portato la Cassa Forense a introdurre un testo unico al fine di mettere a disposizione dei propri iscritti, all’interno di un solo regolamento, tutti i diritti e i doveri previdenziali.
Il Testo Unico della Previdenza Forense ha, in pratica, accorpato i 10 regolamenti che erano in vigore fino a quel momento in materia di previdenza e ha inserito alcune novità.
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Com’è nato il Testo Unico della Previdenza Forense
Il nuovo regolamento della previdenza forense è stato deliberato dal Comitato dei Delegati della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense il 21 febbraio 2020 ed è entrato ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2021, in seguito alla sua approvazione con nota da parte del Ministero del Lavoro del 21 luglio 2020 (G.U. 11/8/2020).
Come affermato dal Presidente dell’editoriale della Previdenza Forense, Nunzio Luciano, il Regolamento Unico nasce dalla necessità di raccogliere tutte le norme sulla Previdenza Forense “nella finalità di semplificare la conoscenza e l’applicazione della disciplina previdenziale”.
Il testo è stato elaborato da una Commissione di studio, che ha lavorato alla stesura assieme al Consiglio di Amministrazione e al Comitato dei Delegati. L’approvazione da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (n. 36/0008780/AVV-L-162) è avvenuta di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con il Ministero della Giustizia, ai sensi dell’art. 3, comma 2, del d.lgs. n. 509/1994.
Come si articola il Regolamento Unico
Il Testo Unico è diviso in 8 titoli, per un totale di 88 articoli, ognuno dei quali tratta una determinata materia.
Si tratta, nello specifico, dei seguenti temi:
- Iscrizione, retrodatazione, cancellazione e sospensione alla Cassa Forense:
- Modello 5, con specifiche relative all’obbligo di comunicazione, al contenuto, compilazione e relativo invio, alle sanzioni, alla compilazione incompleta, errata o non conforme al vero, alle disposizioni per le associazioni professionali, alla comunicazione del reddito e del volume di affari e alla rettifica delle comunicazioni;
- Contributi, quali il soggettivo di base integrativo, quello di maternità modulare volontario, le agevolazioni per i primi anni di iscrizione e in base al reddito, gli esoneri temporanei dal versamento dei contributi, le modalità del pagamento in autoliquidazione e la prescrizione;
- Istituti particolari, dei quali fanno parte il riscatto, la ricongiunzione e la totalizzazione;
- Prestazioni previdenziali, come per esempio la pensione di vecchiaia, la pensione di vecchiaia anticipata, la pensione di anzianità, la pensione di vecchiaia contributiva, la pensione di invalidità e inabilità, la pensione di reversibilità, la pensione indiretta;
- Sanzioni;
- Disciplina speciale degli iscritti che assumono cariche pubbliche;
- Norme finali e l’entrata in vigore del testo.
Il prossimo obiettivo della Cassa forense sarà quello di revisionare il sistema previdenziale forense.
Le novità del Testo Unico
Il Testo Unico della Previdenza Forense contiene anche alcune importanti novità: la prima è l’aumento dell’aliquota del contributo soggettivo, che è proporzionale al reddito del professionista e passa dal 14,5% al 15%.
Sono stati modificati anche i requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia: dal 2021 si dovranno avere 70 anni di età (prima erano 69) e 35 anni di contributi (prima erano 34). I requisiti per la pensione di anzianità restano, invece, gli stessi, ovvero 62 anni di età e 40 di contributi.
Per quanto riguarda i supplementi:
- sono stati eliminati dalle pensioni che hanno una decorrenza successiva al 1° gennaio 2021;
- per le pensioni che decorrono nel periodo compreso tra il 1° febbraio 2019 e il 1° gennaio 2021, è previsto un supplemento unico dopo il 1° anno di pensionamento.
Cosa è stato abrogato
Il Regolamento Unico della Previdenza Forense non ha soltanto inserito alcuni cambiamenti rispetto ai 10 regolamenti preesistenti, ma anche anche abrogato alcune norme.
In particolare, sono stati eliminati i regolamenti:
- per le prestazioni previdenziali;
- dei contributi;
- di attuazione dell’articolo 21 commi 8 e 9 della legge n. 247 del 2012;
- per l’accertamento dell’inabilità e dell’invalidità;
- di esecuzione dell’art. 22 della Legge 20 settembre 1980 n. 576;
- per il riscatto;
- per la disciplina delle sanzioni;
- per il recupero di anni inefficaci per la contribuzione prescritta;
- per la determinazione del periodo di riferimento per il calcolo delle pensioni.
Sono stati abrogati anche gli articoli 1, 2 e 3, e l’articolo 40 del regolamento generale, il quale regolava l’iscrizione, la cancellazione e la restituzione dei contributi, e l’articolo 40 sulla liquidazione dei supplementi di pensione.
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