Riforma pensioni Quota 103: cosa significa e come funziona

Fino alla scorso anno, per avere informazioni sulla pensione di un avvocato, come quelle sul contributo soggettivo minimo o sul contributo integrativo, era necessario esaminare i vari regolamenti relativi alla previdenza forense.
Ciò comportava una certa difficoltà nel riuscire a individuare la norma da applicare al proprio caso specifico: lo scenario appena descritto ha portato la Cassa Forense a introdurre un testo unico al fine di mettere a disposizione dei propri iscritti, all’interno di un solo regolamento, tutti i diritti e i doveri previdenziali.
Il Testo Unico della Previdenza Forense ha, in pratica, accorpato i 10 regolamenti che erano in vigore fino a quel momento in materia di previdenza e ha inserito alcune novità.
Il nuovo regolamento della previdenza forense è stato deliberato dal Comitato dei Delegati della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense il 21 febbraio 2020 ed è entrato ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2021, in seguito alla sua approvazione con nota da parte del Ministero del Lavoro del 21 luglio 2020 (G.U. 11/8/2020).
Come affermato dal Presidente dell’editoriale della Previdenza Forense, Nunzio Luciano, il Regolamento Unico nasce dalla necessità di raccogliere tutte le norme sulla Previdenza Forense “nella finalità di semplificare la conoscenza e l’applicazione della disciplina previdenziale”.
Il testo è stato elaborato da una Commissione di studio, che ha lavorato alla stesura assieme al Consiglio di Amministrazione e al Comitato dei Delegati. L’approvazione da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (n. 36/0008780/AVV-L-162) è avvenuta di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con il Ministero della Giustizia, ai sensi dell’art. 3, comma 2, del d.lgs. n. 509/1994.
Il Testo Unico è diviso in 8 titoli, per un totale di 88 articoli, ognuno dei quali tratta una determinata materia.
Si tratta, nello specifico, dei seguenti temi:
Il prossimo obiettivo della Cassa forense sarà quello di revisionare il sistema previdenziale forense.
Il Testo Unico della Previdenza Forense contiene anche alcune importanti novità: la prima è l’aumento dell’aliquota del contributo soggettivo, che è proporzionale al reddito del professionista e passa dal 14,5% al 15%.
Sono stati modificati anche i requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia: dal 2021 si dovranno avere 70 anni di età (prima erano 69) e 35 anni di contributi (prima erano 34). I requisiti per la pensione di anzianità restano, invece, gli stessi, ovvero 62 anni di età e 40 di contributi.
Per quanto riguarda i supplementi:
Il Regolamento Unico della Previdenza Forense non ha soltanto inserito alcuni cambiamenti rispetto ai 10 regolamenti preesistenti, ma anche anche abrogato alcune norme.
In particolare, sono stati eliminati i regolamenti:
Sono stati abrogati anche gli articoli 1, 2 e 3, e l’articolo 40 del regolamento generale, il quale regolava l’iscrizione, la cancellazione e la restituzione dei contributi, e l’articolo 40 sulla liquidazione dei supplementi di pensione.