Pensione ingegneri e architetti: quali sono i trattamenti pensionistici in ...

La quattordicesima è una mensilità aggiuntiva che alcuni soggetti, quali i lavoratori dipendenti, ricevono in busta paga.
Si tratta di un importo non sempre obbligatorio: viene infatti percepita in relazione a quanto previsto dal proprio contratto collettivo nazionale, che potrebbe prevedere la suddivisione della RAL in 12, 13 o 14 parti.
Nelle prossime righe analizzeremo quali sono i casi in cui spetta la quattordicesima (e perché viene chiamata in questo modo), quando viene pagata e come si percepisce, oltre che come funziona il calcolo.
La quattordicesima è una mensilità differita, ovvero una cifra che matura nel tempo, in base alla prestazione del lavoratore, ma viene ricevuta in un momento successivo, in un’unica soluzione. Si chiama così perché corrisponde al quattordicesimo importo che si riceve in un anno di lavoro.
La quattordicesima spetta ai lavoratori dipendenti che hanno uno dei seguenti contratti:
Spetta anche ai dipendenti di Poste italiane, agli addetti alla vigilanza privata e ai servizi fiduciari, ai chi lavora nelle farmacie private, e anche in caso di contratto part-time.
La quattordicesima non spetta invece:
La quattordicesima viene ricevuta direttamente in busta paga nel mese di giugno o di luglio. Per questo motivo viene chiamata anche gratifica feriale, mentre la tredicesima è nota come gratifica natalizia, perché si riceve a dicembre.
La data del pagamento dipende dal proprio contratto collettivo, ovvero:
L’importo della quattordicesima corrisponde a 1/12 della retribuzione lorda annuale, per chi ha lavorato per un periodo di 12 mesi e per un numero di giorni pari o superiore a 15. Altrimenti, per il calcolo si prende in considerazione il totale dei mesi lavorati.
In particolare, si considera il periodo compreso tra il 1° luglio dell’anno precedente e il 30 giugno dell’anno in corso. La formula utilizzata per il calcolo è la seguente: retribuzione lorda mensile * n. mesi lavorati/12.
Supponiamo che un lavoratore abbia uno stipendio di 1.500 euro e che abbia lavorato per un totale di 7 mesi in un anno. La sua quattordicesima sarà pari a 1.500*7/12= 875 euro. Se invece avesse lavorato per un intero anno avrebbe percepito una quattordicesima pari a 1.500 euro.
Leggi anche: Calcolo tredicesima: come funziona
Concorrono al calcolo della quattordicesima | Non concorrono al calcolo della quattordicesima |
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La quattordicesima contribuisce alla formazione del reddito (quindi ha un’incidenza anche ai fini ISEE): è soggetta alla tassazione IRPEF, ma non alle detrazioni previste per reddito da lavoro dipendenti e familiari a carico.
La quattordicesima ricevuta dai pensionati non deve essere confusa con quella dei lavoratori dipendenti: si tratta di un importo aggiuntivo rispetto a quello della trattamento pensionistico, introdotto dall’articolo 5 del decreto n. 81 del 2 luglio 2007, che arriva a luglio.
Viene ricevuta dai pensionati che:
Leggi anche Quattordicesima e pensione di reversibilità
La quattordicesima viene ricevuta da alcuni lavoratori dipendenti tra il mese di giugno e luglio: scopri cosa cambia a seconda del contratto di lavoro.
La formula per il calcolo della quattordicesima è retribuzione lorda mensile * n. mesi lavorati/12.
No, la quattordicesima si riceve solo se è prevista nel proprio contratto collettivo nazionale: scopri quali sono i contratti che la inseriscono tra i pagamenti extra in busta paga.