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Telecamere di videosorveglianza: quando violano la privacy?

Dove sono vietate le telecamere? Dove non possono essere installate? Quando sono abusive? Analizziamo la normativa in vigore in tema di videosorveglianza.

impianto di videosorveglianza
  • La presenza di telecamere di videosorveglianza deve essere indicata dal relativo cartello.
  • Puntare una telecamera su una strada pubblica rappresenta una violazione della privacy.
  • Non è necessario richiedere un’autorizzazione per installare un impianto di videosorveglianza, ma si deve stare molto attenti al suo posizionamento, se non si vuole incorrere in sanzioni o conseguenze penali.

L’installazione di telecamere di videosorveglianza può essere di grande aiuto per difendere la propria abitazione da possibili intrusioni, specialmente se si abita in una casa indipendente isolata. 

Tuttavia, è bene sapere che le telecamere non possono essere installate ovunque a proprio piacimento, ma ci sono delle regole da rispettare, legate in particolare a questioni di privacy che riguardano l’esterno dell’abitazione. 

La normativa sulla videosorveglianza alla quale fare riferimento è variegata. Per esempio, nel caso di installazione di telecamere in azienda, si dovrà considerare la legge 300/1970 (ovvero lo Statuto dei lavoratori), mentre in contesti privati si dovranno rispettare le norme presenti nel GDPR (Regolamento Ue 2016/679), il Codice in materia di protezione dei dati personali (D.lgs. 196/2003) e ulteriori disposizioni in materia di videosorveglianza. 

Il posizionamento di una telecamera deve quindi rispettare le norme sul trattamento dei dati personali, la cui violazione comporterebbe delle sanzioni. 

Quando le telecamere violano la privacy?

Il sistema di videosorveglianza installato nella propria abitazione (o in azienda) deve rispettare le disposizioni del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). La responsabilità è a carico del proprietario dell’immobile in cui è installata la telecamera, che è il titolare del trattamento

Ci sono, quindi, dei requisiti che devono essere rispettati, ovvero:

  • chi utilizza lo spazio in cui è installata la telecamera deve essere informato della sua presenza, con l’utilizzo della relativa segnaletica;
  • le immagine riprese devono essere conservate su supporti di memoria che garantiscano la sicurezza dell’archiviazione e l’accesso soltanto a personale autorizzato (in questo caso, il titolare del trattamento dei dati);
  • le immagini riprese non potranno essere utilizzate per analizzare i comportamenti del pubblico al fine di elaborare delle statistiche commerciali, perché questa sarebbe una violazione della privacy.

Se una telecamera piazzata in un’abitazione privata riprende una zona pubblica senza autorizzazione, si potrebbe ricevere una segnalazione da un qualsiasi cittadino. 

LEGGI ANCHE Risarcimento danni: quando la responsabilità è del condominio

installazione telecamere normativa
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Videosorveglianza casa privata: normativa

Cosa possono riprendere le telecamere private? Il posizionamento di una telecamera all’interno della propria abitazione deve essere valutato con estrema attenzione, perché se non si rispettano le disposizioni del GDPR si possono rischiare delle sanzioni. 

Le telecamere possono essere da interno o da esterno. Nell’ipotesi in cui si abitasse in un condominio, si possono collocare telecamere dentro casa, ma, nel rispetto della privacy, non sarà possibile installare sistemi di videosorveglianza nelle aree condominiali (ascensori, corridoio, scale, cortili, atri, garage). Le telecamere non possono infatti riprendere aree che non siano di esclusiva pertinenza della persona che le installa. 

Se, invece, si vogliono puntare le telecamere sul proprio pianerottolo, non sarà necessario richiedere l’autorizzazione del condominio, ma si dovrà fare in modo che le telecamere non riprendano parti comuni dell’edificio. Se ciò dovesse accadere, si commetterebbe il reato di illecite interferenze nella vita privata, per il quale si potrebbe essere querelati. 

Una cosa legale che invece è possibile fare è installare una microtelecamera al posto del classico spioncino sulla porta di casa, che però non può avere un raggio di ripresa diverso rispetto a quello che il normale spioncino permette di vedere.

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Normativa installazione telecamere esterne

Per quanto riguarda le telecamere da esterno, per esempio quelle installate in una villetta, come devono essere posizionate? Dove posso mettere le telecamere fuori casa, quindi?

Dovranno essere piazzate lungo il perimetro dell’abitazione, che comprende il cancello di ingresso, la facciata, il garage, il giardino, il cortile. La telecamera non potrà essere rivolta verso la strada pubblica. Nel caso di proprietà che preveda degli spazi in condivisione con altri, invece, non si potranno riprendere tali aree. 

Per ricevere informazioni più dettagliate sull’argomento, ti consigliamo di scrivere a un avvocato per una consulenza legale via chat.

telecamere di videosorveglianza privacy

Che permessi servono per mettere una telecamera?

Chi autorizza l’installazione delle telecamere? Come confermato dallo stesso Garante della privacy, non è necessaria l’autorizzazione a installare un impianto di videosorveglianza se lo stesso riprende le aree private, quindi l’ingresso della propria abitazione, i muri perimetrali, le aree private.

Per esempio, anche l’installazione di una telecamera in auto, che riprenda la strada (cosiddette dashcam) non necessita di alcuna autorizzazione, ma le immagini di targhe e persone riprese non possono essere diffuse online (se lo si fa, devono essere oscurate),

Se, invece, si abita in un condominio e si vuole installare una telecamera in balcone che punta sulla propria auto, sarà necessario informare l’assemblea di condominio della presenza della telecamera, che non dovrà riprendere gli spazi comuni condominiali. 

La videosorveglianza privata su strada pubblica è vietata, a meno che non sia giustificata da una situazione di pericolo effettivo, che dovrà essere documentata. Se le telecamere di qualcuno puntano su uno spazio pubblico, quel qualcuno potrà essere segnalato alle Autorità. 

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Obbligo cartello videosorveglianza casa privata

Quando è obbligatorio mettere il cartello “area videosorvegliata”? Il cartello che indica la presenza di telecamere di videosorveglianza deve essere collocato per indicare alle persone che potrebbero essere riprese la presenza delle videocamere. I cartelli non sono tutti uguali, ma ci sono degli elementi che dovrebbero contenere tutti. 

Per esempio, dovrebbero citare l’art. 13 del GDPR, rimandando alla lettura completa con un link o un QR code. Si dovrà inoltre indicare chi è il titolare dei dati personali e qual è l’area sorvegliata dalle telecamere – mentre non è necessario specificare dove sono posizionate le telecamere. 

Per quanto tempo si possono conservare i video registrati? 

Ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del D.L. 23/02/2009 n.11:

La conservazione dei dati, delle informazioni e delle immagini raccolte mediante l’uso di sistemi di videosorveglianza è limitata ai sette giorni successivi alla rilevazione, fatte salve speciali esigenze di ulteriore conservazione.

Si può eventualmente prevedere un tempo di conservazione differente, che potrebbe per esempio essere richiesto dalle autorità nel corso di un’attività investigativa. Il Garante è comunque intervenuto di recente sui tempi di conservazione, prevedendo che le riprese debbano essere cancellate dopo 24 ore, estendibili a un massimo di 48. 

Approfondisci leggendo anche E-mail dei dipendenti: le nuove regole del Garante della privacy

telecamere e violazione privacy cosa sapere

Cosa posso fare per togliere la telecamera al mio vicino di casa?

Come segnalare telecamere abusive? Nell’ipotesi in cui un vicino di casa o un qualsiasi altro soggetto abbia piazzato delle telecamere senza rispettare la normativa sulla privacy, è possibile rivolgersi al Tribunale per richiedere la rimozione di urgenza (con giudizio abbreviato), e chiedere un eventuale risarcimento danni.

In presenza di violazioni della privacy, le sanzioni pecuniarie da pagare variano in relazione a diversi fattori, quali:

  • il numero di telecamere abusive installate;
  • la tempestività con la quale vengono rimosse;
  • eventuali danni morali e materiali provocati dalla registrazione di informazioni personali. 

Normativa videosorveglianza privata 2024

Citiamo, infine, un recente provvedimento del Garante della privacy (Provvedimento n. 477/2023) che ha ammonito un cittadino per aver piazzato una videocamera sul muro esterno della propria abitazione. 

La telecamera in questione riprendeva l’area pubblica, violando la normativa sulla privacy, dato che la legge prevede che le riprese possano essere estese alle aree comuni, ai luoghi aperti al pubblico e di pertinenza di terzi solo per adeguati motivi e in presenza di idonea documentazione. 

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Telecamere di sorveglianza – Domande frequenti

Il mio vicino ha messo le telecamere: è legale?

Se i sistemi di videosorveglianza del vicino rispettano la tua riservatezza, ovvero non riprendano aree pubbliche, allora le telecamere non violano la normativa sulla privacy

Dove posizionare le telecamere esterne in una villetta?

Le telecamere esterne devono essere posizionate all’interno dell’area di pertinenza della villetta, quindi non possono essere indirizzate verso la strada pubblica. 

Come denunciare le telecamere del vicino? 

Le telecamere del vicino che non rispettano la normativa sulla privacy permettono di presentare una querela per il reato di interferenze illecite nella vita privata.

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Andrea Liberti
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