Vai al contenuto

Bonus mobili ed elettrodomestici 2026: come funziona la proroga

Chi ha diritto al bonus mobili 2026? Quante volte si può ottenere? Scopri come funziona l’agevolazione statale, chi può richiederla e in che modo.

bonus mobili ed elettrodomestici 2026
  • Anche per il 2026, il Governo ha prorogato una serie di agevolazioni già in vigore nei precedenti anni. 
  • Tra questi rientra anche il cosiddetto bonus mobili ed elettrodomestici
  • L’agevolazione fiscale prevista sarà differente a seconda del tipo di immobile.

Posso rinnovare o comprare ex novo la cucina usufruendo del bonus mobili 2026? È una delle domande più frequenti sul bonus mobili ed elettrodomestici, rinnovato dal Governo anche per il 2026. 

Si tratta di un’agevolazione che permette di avere accesso a una detrazione fiscale del 50% o al 36% per l’acquisto agevolato di arredi ed elettrodomestici. Il tetto massimo di spesa detraibile per il 2026 è di 5.000 euro. Sarà possibile iniziare a detrarre le prime rate a partire dal 2027, per gli acquisti effettuati nel 2026.

Nelle prossime righe analizzeremo questa detrazione fiscale, cercando di rispondere ai dubbi più frequenti posti dai contribuenti, come per esempio quelli su:

  • come funziona;
  • chi può farne richiesta senza ristrutturazione, oppure con il bonus ristrutturazione.;
  • quali elettrodomestici rientrano nel contributo statale;
  • quali documenti si dovranno presentare. 

Come funziona il bonus sugli elettrodomestici?

Il bonus mobili ed elettrodomestici 2026 è una detrazione IRPEF che può essere utilizzata per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, a condizione che si abbia un immobile oggetto di ristrutturazione – come vedremo, in realtà, vi si può accedere anche senza un intervento di ristrutturazione.

La spesa massima detraibile per il 2026 è di 5.000 euro, mentre nel 2023 l’importo massimo corrispondeva a 8.000 euro. Oltre all’acquisto del mobile o dell’elettrodomestico, questa cifra può includere anche eventuali spese di trasporto e montaggio

La regola prevede che:

  • l’agevolazione venga detratta in 10 quote annuali di pari importo, quindi in 10 rate da 500 euro;
  • il pagamento sia effettuato esclusivamente con bonifico, carta di credito o carta di debito, ovvero con un mezzo di pagamento tracciabile.

Non permettono di accedere al beneficio i pagamenti in contanti o eseguiti tramite assegno bancario. 

Ti può interessare pure Bonus affitto INPS per giovani: requisiti e come richiederlo

bonus elettrodomestici come funziona
Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Chi ha diritto al bonus elettrodomestici?

Il bonus mobili può essere richiesto non solo dai proprietari di un immobile oggetto di ristrutturazione, ma anche dai titolari di diritti reali o personali di godimento su un dato immobile, come per esempio l’usufrutto o il diritto di superficie.

Le detrazioni possono spettare anche a:

  • locatari;
  • comodatari;
  • soci di cooperative divise e indivise;
  • imprenditori individuali;
  • chi ha redditi in forma associata, come per esempio i soci di una Sas;
  • chiunque sostenga le spese in modo diretto, come un coniuge separato, un familiare convivente, un convivente more uxorio o un partner dell’unione civile.

La detrazione fiscale del bonus mobili ed elettrodomestici è pari al 50% per la prima casa e al 36% per il resto degli immobili residenziali: ne potranno usufruire i contribuenti che hanno effettuato acquisti di mobili ed elettrodomestici entro il 31 dicembre 2026

LEGGI ANCHE Detrazioni IRPEF per affitto nel modello 730: quali sono

Bonus mobili con ristrutturazione

In aggiunta, si può usufruire di questa detrazione fiscale solo nel caso in cui l’acquisto di tali mobili ed elettrodomestici sia avvenuto in seguito a un intervento di ristrutturazione edilizia, avvenuto nel periodo che va dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello in cui i beni oggetto del contributo sono stati comprati. 

La data di inizio dei lavori di ristrutturazione deve essere antecedente a quella in cui si effettua l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Le spese effettive per la ristrutturazione, invece, possono essere effettuate anche in un momento successivo. 

Il limite massimo di spesa di 5.000 euro è valido:

  • per la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze;
  • per la parte comune dell’edificio di tipo residenziale in cui è avvenuta la ristrutturazione.

La detrazione può essere utilizzata anche per arredare un ambiente che non sia quello dell’immobile per il quale è in corso la ristrutturazione, oppure per una pertinenza dell’immobile. Al contrario, per i lavori sulle parti condominiali, la detrazione spetta solo nel caso in cui i beni siano acquistati per arredare le parti condominiali e non possono essere applicate all’arredo della propria abitazione. 

richiesta bonus elettrodomestici mobili

Bonus mobili senza ristrutturazione

Nella pratica, non esiste un vero e proprio bonus mobili senza ristrutturazione. I lavori che permettono di poter utilizzare il bonus mobili ed elettrodomestici sono:

  • la manutenzione straordinaria, come per esempio l’installazione di un ascensore o la costruzione di una scala interna;
  • la ristrutturazione edilizia, come per esempio l’installazione di una nuova finestra;
  • il restauro e il risanamento conservativo

Questi interventi sono validi sia su singoli appartamenti, sia su parti comuni di edifici. Si possono inoltre portare in detrazione le spese di montaggio e di trasporto dei beni acquistati.

LEGGI ANCHE Nuovo bonus mamma 2025: la scadenza per richiederlo è il 9 dicembre

Quante volte posso richiedere il bonus mobili?

Il bonus mobili ed elettrodomestici può essere eventualmente richiesto per più unità immobiliari. Questo significa che lo stesso contribuente, nell’ipotesi in cui eseguisse lavori di ristrutturazione su più di un immobile, può richiedere il beneficio più volte, ovvero una per ogni immobile.

Nel caso, quindi, in cui si avessero due case oggetto di ristrutturazione, si possono portare in detrazione 5.000 euro per la prima, e altri 5.000 euro al massimo per la seconda. L’importante è che i lavori di ristrutturazione siano iniziati in un periodo antecedente rispetto al momento in cui sono stati acquistati i mobili.

Si può provare la data di inizio effettiva dei lavori con le comunicazioni obbligatorie previste dalle norme edilizie in vigore, quali eventuali abilitazioni amministrative, o, per quei lavori per i quali non siano obbligatori determinati titoli abilitativi o comunicazioni, da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

bonus elettrodomestici mobili a chi spetta per cosa

Quando scade il bonus elettrodomestici?

In merito alla scadenza, il contributo è stato prorogato fino al 31 dicembre 2026. Questa rappresenta la data ultima nella quale potranno essere acquistati eventuali mobili ed elettrodomestici, fermo restando che, chi effettua l’acquisto, deve essere in possesso di un immobile che sia stato, nel periodo antecedente allo stesso, oggetto di lavori di ristrutturazione

Quali mobili ed elettrodomestici si possono comprare

Il bonus mobili ed elettrodomestici si applica sull’acquisto di mobili nuovi. Per esempio, si potranno comprare letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, i materassi e gli apparecchi di illuminazione.

Non rientrano invece in questa detrazione fiscale:

  • porte;
  • pavimentazione;
  • tende e tendaggi;
  • altri complementi di arredo.

Per quanto riguarda gli elettrodomestici, invece:

  • i forni devono essere di classe non inferiore alla A;
  • le lavatrici, le lavasciuga e le lavastoviglie di classe non inferiore alla E;
  • i frigoriferi e i congelatori alla classe F;
  • in generale, si possono comprare soltanto quelli dotati di etichetta energetica di classe. I grandi elettrodomestici senza etichetta energetica sono agevolabili soltanto se, per quella tipologia, non sia ancora stato previsto l’obbligo di etichetta energetica. 

Si possono portare in detrazione elettrodomestici quali frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Come si legge sul sito del Ministero, l’acquisto di mobili o di grandi elettrodomestici è agevolabile anche se i beni sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio.

bonus elettrodomestici mobili come richiederlo documenti

Bonus mobili Agenzia delle Entrate: come funziona

Per poter godere della detrazione fiscale, è necessario inviare la comunicazione degli elettrodomestici che sono stati acquistati a Enea. Quali documenti servono per il bonus mobili elettrodomestici?

I documenti da presentare per poter richiedere l’incentivo sono:

  • l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente);
  • le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Eventualmente, anche lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, l’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla fattura.

Si ricorda, poi, che rispettando tutte le regole elencate fin qui, si può fruire della detrazione pure sui mobili e i grandi elettrodomestici acquistati all’estero.

La domanda per accedere al bonus è valida anche nell’ipotesi in cui i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, a patto che la società che eroga il prestito paghi il corrispettivo con le modalità previste per poter accedere a questa agevolazione fiscale e che il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.

Cosa scrivere nella causale di un bonifico per acquisto mobili?

Si consiglia di scrivere nella causale del bonifico la dicitura Acquisto mobili ed elettrodomestici, oltre che l’eventuale numero della fattura oggetto del pagamento.

Come è cambiato il bonus mobili ed elettrodomestici negli anni

Annoimporto massimo detrazione fiscale
202116.000 euro
202210.000 euro
20238.000 euro
20245.000 euro
2025-20265.000 euro

Bonus mobili ed elettrodomestici – Domande frequenti

Quali bonus casa si possono sommare?

Ci sono alcune agevolazioni che non escludono la possibilità di poterne richiedere altre in contemporanea. Per non sbagliare, si consiglia sempre di consultare fonti governativi o di chiedere il supporto di un CAF o patronato specializzato

Come ottenere il bonus mobili ed elettrodomestici 2026?

Per conoscere le modalità che ti permettono di portare in detrazione gli elettrodomestici e i mobili, leggi la nostra guida completa sul bonus mobili ed elettrodomestici.

Il bonus mobili ci sarà ancora nel 2026

Sì, il bonus mobili ed elettrodomestici è stato prorogato anche per il 2026.

Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Argomenti
Immagine profilo autore
Maria Saia
Esperta di diritti delle donne
Ha respirato per più di 20 anni la stessa aria di Falcone e Borsellino e ne condivide, ancora oggi, il sogno utopico di un mondo senza mafie e ingiustizie. Non a caso, “È la giustizia, non la carità, che manca nel mondo” è una delle sue citazioni preferite. Su deQuo, scrive di bonus e agevolazioni statali e di diritti della persona - in particolare, di diritti delle donne.
Cerca
Effettua una ricerca all'interno del nostro blog, tra centinaia di articoli, guide e notizie
Ti serve il parere di un Avvocato sull'argomento?
Prova subito il nostro servizio di consulenza online. Più di 3000 avvocati pronti a rispondere alle tue richieste. Invia la tua richiesta.
Richiedi Consulenza

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale per ricevere informazioni e notizie dal mondo legal.

Decorazione
Hai altre domande sull'argomento?
Se hai qualche dubbio da risolvere, chiedi una consulenza online a uno dei nostri Avvocati
Richiedi Consulenza

Altro su Diritto Tributario

Approfondimenti, novità e guide su Diritto Tributario

Leggi tutti
emissione scontrino fiscale cosa comporta
04 Dicembre 2025
L'obbligo di emissione dello scontrino elettronico (o fattura) sorge non appena l'operazione è conclusa. Il momento non è discrezionale, ma coincide con il pagamento del corrispettivo o, al più tardi, con l'inizio del trasporto/spedizione del bene. La mancata o non tempestiva emissione dello scontrino comporta una sanzione amministrativa pari al…
sostituto di imposta chi è cosa fa
28 Novembre 2025
Il sostituto di imposta è il soggetto tenuto al posto di altri a trattenere e versare al Fisco il tributo dovuto dal contribuente. La sostituzione può essere a titolo di imposta, se il sostituto versa l’intera imposta dovuta, o a titolo di acconto, se versa solo parzialmente il tributo dovuto…
tassazione vincite da gioco novità
19 Novembre 2025
Le vincite da gioco sono tassate come qualsiasi altra tipologia di reddito che concorre a formare il patrimonio del contribuente. La disciplina della tassazione da gioco è stata modificata negli ultimi anni. Infatti, a partire dal 2019/2020, sono state introdotte forme di tassazione per scaglioni, in sostituzione della precedente flat…
sinner tasse e residenza fiscale
19 Novembre 2025
La residenza fiscale individua il criterio di collegamento del soggetto (persona fisica o persona giuridica) con il territorio ove uno Stato esercita la propria potestà impositiva. È fiscalmente residente la persona che, per la maggior parte del periodo di imposta, mantiene la residenza, il domicilio e che sia presente e…
04 Novembre 2025
I soggetti shumacker sono contribuenti non residenti in Italia, ma che producono nel nostro Paese il 75% del reddito complessivo. I contribuenti shumacker fruiscono di tutte le detrazioni fiscali previste a favore dei soggetti residenti in Italia. Per considerare un contribuente non residente come un soggetto shumacker è necessario che…
carta valore neodiplomati
03 Novembre 2025
La bozza della nuova legge di bilancio introduce una novità per i neodiplomati. Si tratta della cosiddetta carta Valore. La misura rimpiazzerà la carta della cultura giovani e la carta del merito. La carta della cultura giovani (ex bonus cultura) e la carta del merito hanno l'obiettivo di favorire lo…