Cartello: analisi del reato finanziario, cenni storici e cosa si rischia
Il reato di cartello si sostanzia in un accordo illecito tra imprese per limitare la concorrenza attraverso pratiche come la fissazione dei prezzi e la divisione del mercato, violando le leggi antitrust.
- Il cartello è un accordo illecito tra imprese che limita la concorrenza, violando le leggi antitrust con gravi ripercussioni economiche e sociali.
- Dai “Kartell” tedeschi ai cartelli della droga sudamericani e messicani, questi gruppi hanno dominato diversi mercati illegali attraverso pratiche organizzate e violente.
- La cooperazione internazionale e l’uso di tecnologie avanzate sono strumenti particolarmente efficaci per combattere i cartelli della droga su scala globale.
Il reato di cartello rappresenta una delle forme più complesse e insidiose di criminalità organizzata. Questo fenomeno si manifesta in vari settori, dal mercato economico alla produzione e distribuzione di sostanze stupefacenti – i cosiddetti cartelli della droga.
I cartelli, in entrambe le sue accezioni, minano profondamente l’integrità del sistema economico e sociale, creando monopoli illeciti e reti di traffico capaci di operare su scala internazionale.
L’articolo si propone di esaminare in dettaglio la natura del reato di cartello, con particolare attenzione ai cartelli della droga, analizzando le normative vigenti, le strategie di contrasto messe in atto dalle autorità e le conseguenze legali per gli individui coinvolti.
In cosa consiste il reato di cartello
Il reato di cartello consiste in un accordo illecito tra imprese o individui volto a limitare la concorrenza sul mercato. Questi accordi possono includere la fissazione dei prezzi, la ripartizione del mercato, la limitazione della produzione o altre pratiche che mirano a mantenere il controllo su un settore economico specifico.
Tali attività sono illegali nella maggior parte dei Paesi in quanto violano le leggi antitrust e di concorrenza, ostacolando il libero mercato e danneggiando i consumatori attraverso prezzi più alti e meno scelta.
I cartelli della droga sono organizzazioni criminali complesse e strutturate gerarchicamente, coinvolte nella produzione, distribuzione e vendita di sostanze stupefacenti a livello internazionale. In Italia, tali attività sono regolate dal D.P.R. n. 309 del 1990, noto come Testo Unico sugli stupefacenti.
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Pena
Il Testo Unico sugli stupefacenti prevede pene severe per la produzione, il traffico e la detenzione illecita di sostanze stupefacenti, con sanzioni che possono variare da sei a venti anni di reclusione e multe da 26.000 a 260.000 euro (artt. 73 e 74). In particolare, l’art. 74 sancisce pene ancora più severe per l’associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, con reclusione che va dai venti ai trenta anni per i promotori e da dieci a ventiquattro anni per i membri.
Nello specifico, la Suprema Corte ha chiarito che per l’applicazione dell’art. 74 è sufficiente dimostrare l’esistenza di un accordo tra i membri dell’associazione, senza dover provare ogni singola operazione di traffico (Cass. sent. n. 19178 del 2017). Inoltre, la Corte di Cassazione ha più volte ribadito la necessità di pene severe, confermando la condanna di un gruppo criminale dedito al traffico internazionale di cocaina e l’importanza della cooperazione internazionale nelle indagini (Cass. sent. n. 15343 del 2020).
In Europa, i cartelli sono disciplinati dal Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), in particolare dall’art.101, che proibisce tutti gli accordi tra imprese che limitano o distorcono la concorrenza. La Commissione Europea ha il potere di indagare e sanzionare le imprese coinvolte in tali pratiche.
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Cenni storici – XIX e XX secolo: i kartell tedeschi
Il concetto di “cartello” ha radici storiche profonde. Già nel XIX secolo, con l’industrializzazione e l’espansione dei mercati, le imprese cominciarono a formare alleanze per controllare la concorrenza. Il termine cartello deriva dal tedesco “Kartell”, utilizzato per descrivere accordi formali tra produttori nell’industria pesante tedesca e austro-ungarica.
Durante il XX secolo, l’uso dei cartelli si diffuse, e ci sono famosi esempi come il Cartello delle Nazioni del Petrolio (OPEC) e diversi accordi tra produttori di automobili e acciaio. Con il tempo, le leggi antitrust sono diventate più severe, specialmente negli Stati Uniti e in Europa, per combattere tali pratiche e promuovere una concorrenza leale.
Anni ‘60 e ‘70 : i cartelli della droga sudamericani
Negli anni ’60 e ’70, il fenomeno dei cartelli si diffuse anche nell’ambiente del narcotraffico. Infatti, l’aumento della domanda di droghe come la marijuana e la cocaina negli Stati Uniti portò alla formazione dei primi grandi cartelli della droga in America Latina. Il cartello di Medellín, fondato da Pablo Escobar, e il cartello di Cali, rappresentano due dei più famosi e potenti gruppi criminali che hanno dominato il mercato della cocaina. Questi cartelli svilupparono reti molto complesse per coltivare coca in Colombia e nei Paesi limitrofi, raffinare la droga e contrabbandarla negli Stati Uniti e in Europa.
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Anni ‘90 : i cartelli messicani
A partire dagli anni ’90, i cartelli messicani iniziarono a guadagnare importanza, diventando i principali intermediari tra i produttori sudamericani e i consumatori statunitensi. Tra questi, il cartello di Sinaloa, guidato da Joaquín “El Chapo” Guzmán, emerse come uno dei più noti e influenti. La rivalità tra i cartelli messicani portò spesso a violenze estreme, con battaglie sanguinose per il controllo delle rotte del narcotraffico.
Un altro cartello messicano di grande rilievo è il cartello di Jalisco Nueva Generación (CJNG), conosciuto per la sua brutalità e la rapida espansione. Questo cartello rivaleggia direttamente con il Cartello di Sinaloa, intensificando ulteriormente le tensioni nel panorama del narcotraffico. Anche il cartello del Golfo, basato in Messico, ha svolto un ruolo significativo, noto per il suo coinvolgimento nel traffico di droga e nelle attività di violenza e corruzione.
Parallelamente, dopo la caduta del Cartello di Medellín in Colombia, vari gruppi criminali hanno preso il controllo del traffico di droga nel paese. Tra questi, il cartello di Norte del Valle e il cartello del Pacifico sono diventati attori principali, continuando a influenzare il mercato globale della droga e collaborando spesso con i cartelli messicani.
Il narcotraffico dopo il Covid- 19
Negli ultimi anni, in risposta alla crisi economica globale causata dal Covid-19, il narcotraffico ha diversificato le proprie operazioni, in particolare con l’introduzione del fentanyl per compensare il calo dei prezzi della cocaina. La produzione e distribuzione di droga sono diventate più complesse, con i cartelli che ora controllano l’intera filiera, dalla coltivazione alla vendita. Ciò ha portato a un aumento della violenza in vari Paesi del Sud America.
La strategia di traffico si è spostata verso le rotte marittime per evitare i rischi delle rotte terrestri. Gli Stati Uniti, nonostante le ingenti spese per la lotta alla droga, hanno visto un aumento delle vittime di overdose. Il mercato delle droghe illegali continua a crescere, spingendo alcuni Paesi a considerare la legalizzazione della marijuana per sottrarre il controllo alla criminalità.
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Caratteristiche dei cartelli
I cartelli presentano alcune caratteristiche distintive:
- accordo segreto: gli accordi sono solitamente segreti per evitare l’intervento delle autorità;
- fissazione dei prezzi: uno degli elementi più comuni nei cartelli è la fissazione dei prezzi, dove le imprese concordano di vendere i loro prodotti o servizi a un prezzo stabilito, eliminando la concorrenza sui prezzi. Ciò comporta prezzi più alti per i consumatori e riduce l’incentivo per le imprese a migliorare la qualità o innovare;
- divisione del mercato: le imprese coinvolte in un cartello possono anche accordarsi per dividersi il mercato in modo da evitare di competere l’una con l’altra. Questo può includere la suddivisione geografica dei clienti o la limitazione delle vendite a specifici gruppi di consumatori;
- limitazione della produzione: viene concordata una limitazione della produzione per mantenere alti i prezzi;
- durata e stabilità: i cartelli tendono a cercare stabilità a lungo termine, anche se spesso sono fragili e soggetti a defezioni;
- ripartizione del mercato: dividendo il mercato tra i membri, i cartelli eliminano la concorrenza interna, permettendo loro di controllare meglio i prezzi e l’offerta.
- riduzione dell’innovazione: con la riduzione della pressione concorrenziale, le imprese non sono incentivate a innovare o migliorare i loro prodotti, portando a una stagnazione del progresso tecnologico.
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Lotta ai cartelli: come avviene
I cartelli possono essere scoperti e perseguiti attraverso diverse strategie. Le autorità antitrust utilizzano spesso programmi di leniency (indulgenza), che offrono l’immunità o riduzioni di pena alle aziende o agli individui che forniscono informazioni sul cartello.
Le indagini possono includere intercettazioni telefoniche, sorveglianza, controlli incrociati dei dati di mercato e perquisizioni negli uffici delle aziende sospettate. Inoltre, le segnalazioni da parte di concorrenti o ex dipendenti possono avviare indagini formali. Una volta scoperto, il cartello può essere perseguito attraverso procedimenti amministrativi e penali.
Le sanzioni per chi partecipa a un cartello possono essere molto severe. Le autorità antitrust e di concorrenza, come la Commissione Europea e la Federal Trade Commission negli Stati Uniti, possono infliggere pesanti multe alle aziende coinvolte, che possono arrivare fino al 10% del loro fatturato globale.
I dirigenti e i dipendenti possono affrontare sanzioni penali, incluse la reclusione e pene pecuniarie. Oltre alle multe, le aziende possono subire danni di reputazione significativi con correlative perdite di fiducia da parte dei consumatori e dei partner commerciali.
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Contrasto ai cartelli della droga: cooperazione internazionale
La cooperazione internazionale è una delle armi più importanti per contrastare i cartelli della droga, considerata la loro natura transnazionale. La condivisione delle informazioni tra le agenzie di intelligence e le Forze dell’ordine di diversi Paesi è essenziale per tracciare e monitorare le operazioni dei cartelli.
Le operazioni congiunte, che coinvolgono la coordinazione tra forze dell’ordine internazionali, sono cruciali per arrestare i membri dei cartelli e sequestrare droghe e beni illeciti. Inoltre, i trattati e gli accordi internazionali facilitano l’estradizione e la collaborazione legale tra i Paesi, rendendo più efficaci le azioni di contrasto.
Il supporto tecnico e finanziario ai Paesi più colpiti aiuta a rafforzare le loro capacità di contrasto e perseguimento dei crimini legati al narcotraffico. Infine, le iniziative multilaterali, come quelle promosse dalle Nazioni Unite, sono vitali per combattere il traffico di droga su scala globale e implementare politiche efficaci a livello internazionale.
Innovazione tecnologica
L’innovazione tecnologica fornisce strumenti avanzati per rilevare e prevenire le attività dei cartelli della droga. L’analisi dei Big Data consente alle Forze dell’ordine di esaminare enormi quantità di informazioni per individuare schemi sospetti nelle transazioni finanziarie e nelle comunicazioni, facilitando l’identificazione delle operazioni dei cartelli.
L’uso di droni per la sorveglianza permette il monitoraggio di aree remote e difficilmente accessibili, dove i cartelli spesso svolgono le loro attività. Gli algoritmi di intelligenza artificiale (IA) possono analizzare dati di mercato, social media e altre fonti per prevedere e identificare attività illegali.
La tecnologia blockchain, con la sua capacità di tracciare le transazioni finanziarie in modo trasparente e sicuro, rende più difficile per i cartelli riciclare denaro. Infine, gli strumenti avanzati di intercettazione e cybersecurity sono cruciali per monitorare e proteggere le comunicazioni e le transazioni contro le attività illecite, aumentando l’efficacia delle operazioni di contrasto.
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Cartello – Domande frequenti
Il termine “fare cartello” deriva dal tedesco “Kartell” e indica la formazione di un accordo tra imprese per controllare il mercato. In ambito criminale, viene utilizzato per descrivere gruppi che collaborano per gestire il traffico di droga o altre attività illegali.
Un cartello è un accordo tra concorrenti dello stesso settore per coordinare le loro attività commerciali al fine di ridurre la concorrenza. Questo può includere la fissazione dei prezzi, la divisione del mercato o la limitazione della produzione.
Un cartello della droga è un’organizzazione criminale dedicata alla produzione e al traffico di sostanze stupefacenti. Questi cartelli operano su scala internazionale e utilizzano la violenza e la corruzione per mantenere il controllo sul mercato della droga.
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