Consorzio: cos’è, definizione e vantaggi
Cos'è e come funziona un consorzio, qual è la sua forma costitutiva, quali sono i vantaggi, i soggetti che possono aderirvi e le differenti tipologie in vigore.
Si sente spesso parlare di consorzio alimentare, ma probabilmente sono in pochi a conoscere davvero il significato del termine consorzio.
In questa guida lo analizzeremo dal punto di vista legale, mettendo in evidenza i vantaggi fiscali che ne derivano, la sua costituzione, il recesso, il numero minimo di soci.
Definizione di consorzio
La parola consorzio indica un’unione di imprenditori o un’associazione di imprese che si occupano di una stessa attività mettendo a propria disposizione risorse e strumentazioni al fine di raggiungere un obiettivo condiviso.
Viene disciplinato dall’articolo 2602 (e seguenti) del Codice civile dove si legge che: “Con il contratto di consorzio più imprenditori istituiscono un’organizzazione comune per la disciplina o per lo svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese.
Il contratto di cui al precedente comma è regolato dalle norme seguenti, salve le diverse disposizioni delle leggi speciali”.
Il numero minimo di soci è pari:
- a tre per i consorzi stabili, ovvero quelli che partecipano alle gare d’appalto;
- a cinque negli altri casi.
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Disciplina di legge
Il consorzio fa parte della categoria dei contratti plurilaterali con comunione di scopo, ovvero di quei contratti nei quali più parti si uniscono al fine di raggiungere uno scopo comune e condiviso.
Il vantaggio della creazione di un consorzio consiste:
- nel permettere a tutte le imprese che vi prendono parte di guadagnare;
- nel garantire una posizione di un certo rilievo sul mercato, in quanto l’azienda che aderisce a un consorzio viene percepita come più forte.
Leggi anche: “Cos’è una Snc“.
Contratto di consorzio
Il contratto di consorzio dovrà essere stipulato per iscritto, altrimenti sarà considerato nullo, e dovrà indicare:
- l’oggetto e la durata, che di norma è pari a 10 anni;
- la sede dell’ufficio costituito;
- gli obblighi assunti e i contributi dovuti dai consorziati;
- le attribuzioni e i poteri degli organi consortili anche in merito alla rappresentanza in giudizio;
- le condizioni di ammissione, nonché quelle di recesso e di esclusione;
- le sanzioni per l’inadempimento degli obblighi.
Il contratto potrà essere modificato soltanto con l’autorizzazione di tutti i consorziati.
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Recesso
L’articolo 2609 c.c. prevede che: “
“Nei casi di recesso e di esclusione previsti dal contratto, la quota di partecipazione del consorziato receduto o escluso si accresce proporzionalmente a quelle degli altri.
Il mandato conferito dai consorziati per l’attuazione degli scopi del consorzio, ancorché dato con unico atto, cessa nei confronti del consorziato receduto o escluso”.
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Chi si può unire in consorzio
Possono partecipare a un consorzio tutti gli imprenditori che svolgono la stessa attività economica o attività economiche che siano tra loro connesse (è il caso, per esempio, delle cooperative agricole).
Non dovrà necessariamente esserci un rapporto concorrenziali tra di loro considerato che la natura stessa del consorzio è quella della collaborazione tra le aziende che lo costituiscono.
Possono partecipare al consorzio anche soggetti che non hanno natura imprenditoriale: in questo caso specifico si parla di consorzi misti, all’interno dei quali sono presenti non solo le imprese, ma anche enti pubblici e privati, per i quali sono previste speciali agevolazioni.
Le camere di commercio o le associazioni di categoria che aderiscono a un consorzio non svolgono, comunque, una funziona consortile, ma di supporto economico-finanziario.
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Tipologie di consorzio
Tra le diverse tipologie di consorzio, si annoverano:
- i consorzi interni, ovvero quelli i cui partecipanti regolano tutte le attività e le fasi relative alle varie imprese consorziate. Non hanno né soggettività giuridica, né autonomia patrimoniale;
- i consorzi con attività esterna, ovvero quelli in cui le attività dei consorziati li portano a relazionarsi con soggetti terzi. In questo caso il consorzio ha una sua soggettività giuridica oltre che un’autonomia patrimoniale.
Ci sono, poi, i consorzi in materia di appalti nei quali, come si può ben intuire, le aziende si uniscono per partecipare a una procedura di appalto, presentando le proprie offerte a gare e trattative private.
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Consorzio – Domande frequenti
I consorzi sono delle associazioni tra imprese regolate dalle norme del Codice civile: scopri in cosa consistono.
I consorzi permettono ad aziende diverse accomunate dallo stesso obiettivo di mettere insieme idee, risorse e manodopera.
Sono diverse le tipologie di consorzio che possono essere istituite: ecco quali sono le principali forme di aggregazione.
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