Vai al contenuto

Evizione: significato giuridico, tipologie, conseguenze

Qual il significato di evizione in diritto, la differenza tra evizione totale e parziale e quali sono i casi di esclusione della garanzia previsti dal Codice civile.

evizione cosa si intende
  • L’evizione è un concetto giuridico che si verifica quando l’acquirente di un bene viene privato del bene stesso.
  • Ciò può avvenire per l’arrivo di un soggetto terzo che dimostra di esserne il legittimo proprietario: non lo era, invece, il venditore che stava cercando di venderlo.
  • Per tutelarsi dal rischio di evizione, l’acquirente farebbe bene a chiedere delle garanzie al venditore sull’effettiva proprietà del bene.

Evizione è un termine utilizzato nel diritto che avrete probabilmente sentito almeno una volta in TV o letto di sfuggita. L’evizione consiste nella perdita del diritto che si ha su un bene derivante da un provvedimento giurisdizionale con il quale viene accertato che tale diritto spetta a un soggetto terzo

In un caso simile, si dice che il compratore sia “evitto” dal bene che credeva di avere acquistato in modo legittimo: questo perché, in realtà, il venditore non era il suo effettivo proprietario. Quali tipologie di evizione ci possono essere? Cos’è la garanzia per evizione? Vediamo di seguito tutto quello che c’è da sapere sul tema. 

Tipologie di evizione

La normativa italiana prevede due diverse tipologie di evizione, la quale potrà essere:

  1. totale;
  2. parziale

Quali sono le differenze esistenti e a quali articoli del Codice civile bisogna fare riferimento?

LEGGI ANCHE Dogana: cos’è e quali sono i costi da sostenere

evizione esempio
Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

1. Evizione totale

L’articolo 1483 del Codice civile stabilisce che, nell’ipotesi in cui l’acquirente subisca l’evizione totale di un bene, potrà richiedere al venditore la restituzione del prezzo e il risarcimento del danno procuratogli. 

La norma prevede infatti che:

Se il compratore subisce l’evizione totale della cosa per effetto di diritti che un terzo ha fatti valere su di essa, il venditore è tenuto a risarcirlo del danno a norma dell’articolo 1479.

Egli deve inoltre corrispondere al compratore il valore dei frutti che questi sia tenuto a restituire a colui dal quale è evitto, le spese che egli abbia fatte per la denunzia della lite e quelle che abbia dovuto rimborsare all’attore.

Il rimborso delle spese potrà comprendere dunque:

  • le spese sostenute per il bene, ai sensi dell’articolo 1479 c.c.;
  • il costo per la difesa in giudizio necessaria a resistere alle pretese del terzo;
  • le spese dovute a titolo di rimborso giudiziale. 

Potrebbe interessarti anche Compravendita immobiliare e cause di annullabilità

2. Evizione parziale

Si può, invece, ricorrere all’evizione parziale nei casi in cui la perdita del diritto riguardi soltanto una parte del bene venduto. Questa forma di evizione è disciplinata dall’articolo 1480 c.c. 

Nella pratica, l’acquirente potrà scegliere se:

  • richiedere la risoluzione del contratto;
  • ottenere la riduzione del prezzo

La prima soluzione è possibile nei casi in cui il compratore sia in grado di dimostrare che non avrebbe dato il suo consenso nell’ipotesi in cui avesse saputo che la proprietà del venditore non si estendeva alla parte del bene sulla quale ha perso i diritti

Sia nel caso di risoluzione del contratto, sia in quello di riduzione del prezzo, l’acquirente ha diritto a ricevere il risarcimento per il danno subito, il quale comprende anche il danno emergente e il lucro cessante (come previsto dall’articolo 1223 c.c.). 

LEGGI ANCHE Come funziona il diritto di recesso

Garanzia per evizione: significato

La garanzia per evizione non è altro che un naturale effetto del contratto, quindi è operativa in automatico. Tuttavia, i contraenti hanno la possibilità di limitarla o di escluderla

Nei casi in cui si scelga di procedere con l’esclusione della garanzia per evizione, il comparatore che subisce l’evizione a vantaggio di terzi perderà il diritto al risarcimento dei danni

Nonostante ciò, il venditore rimane comunque responsabile dell’evizione se è stato lui stesso a generarla, oppure abbia agito con dolo o colpa grave. 

Approfondisci leggendo anche Disdetta e recesso: cosa sono e quali sono le differenze

evizione cos'è

L’articolo 1487 c.c. prevede infatti che:

I contraenti possono aumentare o diminuire gli effetti della garanzia e possono altresì pattuire che il venditore non sia soggetto a garanzia alcuna.

Quantunque sia pattuita l’esclusione della garanzia, il venditore è sempre tenuto per l’evizione derivante da un fatto suo proprio. È nullo ogni patto contrario. 

Di conseguenza, anche nelle casistiche in cui sia stata introdotta la clausola di esclusione della garanzia per evizione, il venditore dovrà comunque:

  • restituire quanto pagato dall’acquirente;
  • rimborsare le spese che sono state sostenute dal compratore. 

Fa eccezione il caso in cui la vendita sia avvenuta a rischio e pericolo del compratore.

Hai bisogno di una consulenza legale in tema di evizione? Su deQuo puoi trovare facilmente un avvocato online, da contattare per una prima richiesta di preventivo gratuito o una consulenza legale via chat.

Quando si perde il diritto alla garanzia per evizione

L’articolo 1485 c.c. prevede che il compratore che pretende di avere diritti sulla cosa venduta, abbia il dovere di chiamate in causa il venditore.

Se non dovesse farlo, nei casi di condanna con sentenza passata in giudicato, perderebbe il diritto alla garanzia per evizione. Il venditore dovrà però dimostrare l’esistenza di ragioni sufficienti per respingere la domanda.

Il compratore che ha riconosciuto di sua sponte il diritto del terzo, perde il diritto alla garanzia a meno che non provi che non vi fossero motivazioni valide per impedire l’evizione

LEGGI ANCHE Diritto alla riparazione: approvata la direttiva UE dal Parlamento europeo

Garanzia per vizi

L’articolo 1490 c.c. prevede che il venditore debba garantire l’immunità da vizi della cosa venduta che possano in qualche modo renderla non idonea al suo utilizzo o ne diminuiscano di molto il valore. In queste due ipotesi, i vizi sono giuridicamente rilevanti

Per vizio si intende, dunque, qualsiasi imperfezione materiale, ma anche la mancanza di qualità legate alla sua funzionalità, utilità e pregio. Il compratore potrà citare in giudizio il venditore nel caso di vizi occulti, ovvero quelli sui quali non era a conoscenza. 

Nell’ipotesi in cui si dimostri che il venditore aveva dichiarato il bene venduto privo di vizi, si avrà diritto alla garanzia per vizi anche nei casi in cui questi ultimi fosse facilmente riconoscibili (come previsto dall’articolo 1491 c.c.). 

La garanzia per vizi non è, invece, dovuta se, al momento dell’acquisto, il compratore, pur consapevole dell’esistenza di vizi, abbia comunque deciso di procedere all’acquisto.

LEGGI ANCHE Come contestare una merce difettosa

evizione significato giuridico

Tutele per il compratore

Il compratore potrà:

  • procedere con la risoluzione del contratto e la restituzione del bene, nei casi in cui sia possibile, ricevendo la restituzione del prezzo e il rimborso di spese e pagamenti legati alla vendita;
  • ottenere una proporzionale riduzione del prezzo.

Il venditore avrà l’obbligo di risarcire il compratore dei danni derivati dai vizi della cosa, a meno che quest’ultimo non li abbia ignorati senza colpa (si veda art. 1494 c.c.).  L’acquirente avrà anche 8 giorni di tempo dalla scoperta della presenza di un vizio per denunciarlo

Come stabilito dall’articolo 1495 c.c., il diritto alla garanzia per vizi si prescrive in un anno dalla consegna, “ma il compratore, che sia convenuto per l’esecuzione del contratto, può sempre far valere la garanzia, purché il vizio della cosa sia stato denunziato entro otto giorni dalla scoperta e prima del decorso dell’anno dalla consegna”. 

LEGGI ANCHE Esposizione del crocifisso in aula: cosa dice la legge

Evizione – Domande frequenti

Che cosa significa che il venditore è tenuto a garantire il compratore dall’evizione della cosa venduta?

Il venditore deve impedire che il compratore possa subire un’evizione, ovvero che possa perdere, dopo la vendita, il diritto acquisito sul bene oggetto della stessa.

Qual è la differenza tra evizione parziale ed evizione limitativa?

L’evizione parziale si sostanzia nella perdita parziale del bene venduto, mentre l’evizione limitativa consiste in una restrizione nel godimento del bene.

Quando si ha evizione?

L’evizione si verifica nel momento in cui, in seguito a una pronuncia giudiziale, emerge l’esistenza di un soggetto terzo che ha un diritto reale sul bene venduto a un compratore.

Consulenza Legale Online

Vuoi una consulenza legale sull'argomento? Chiedi Gratis ad un Avvocato

  • +3000 avvocati pronti ad ascoltarti
  • Consulenza Legale Online - Telefonica, in webcam, scritta o semplice preventivo gratuito
  • Anonimato e Riservatezza - La tua consulenza verrà letta solo dall'avvocato che accetterà di rispondere

Richiedi una Consulenza

Immagine profilo autore
Maria Vittoria Simoni
Esperta di diritto penale
Neo laureata in legge, sogna di diventare un giorno magistrato. Nel frattempo, scrive per la redazione di deQuo, condividendo le sue conoscenze giuridiche online.
Cerca
Effettua una ricerca all'interno del nostro blog, tra centinaia di articoli, guide e notizie
Ti serve il parere di un Avvocato sull'argomento?
Prova subito il nostro servizio di consulenza online. Più di 3000 avvocati pronti a rispondere alle tue richieste. Invia la tua richiesta.
Richiedi Consulenza

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale per ricevere informazioni e notizie dal mondo legal.

Decorazione
Hai altre domande sull'argomento?
Se hai qualche dubbio da risolvere, chiedi una consulenza online a uno dei nostri Avvocati
Richiedi Consulenza

Altro su Commerciale e Societario

Approfondimenti, novità e guide su Commerciale e Societario

Leggi tutti
snc
20 Agosto 2024
Le Snc rappresentano la forma più semplice di società di persone. Acronimo di società in nome collettivo, costituisce il modello societario di base per esercitare un’attività commerciale. Si tratta di una società in cui prelevare l'elemento soggettivo, cioè i soci, rispetto al capitale. Che tipo di società è una Snc?…
come funziona una sis?
16 Luglio 2024
Le società di investimento semplici, anche dette SIS, sono una categoria di recente introduzione, che ha come scopo principale la gestione collettiva del risparmio. Le SIS sono state introdotte per molteplici ragioni socio-economiche, al fine di favorire lo sviluppo del tessuto economico del Paese. Il legislatore ha introdotto apposite norme…
come trovare un avvocato esperto in diritto societario
03 Luglio 2024
Le PMI rappresentano, all’interno del panorama produttivo italiano, le imprese più importanti, non solo da un punto di vista numerico, ma soprattutto per la rilevanza che rappresentano nella filiera del Made in Italy.  Trovarsi alla guida di una società, piccola o grande che sia, può comportare diverse sfide e, in…
Come funziona l'esdebitazione 2024?
26 Giugno 2024
La procedura di esdebitazione è uno strumento che consente all'imprenditore o al privato cittadino di liberarsi dei debiti. È una procedura che richiede il coinvolgimento di più soggetti, come il Tribunale e l'OCC. Non tutti i debiti possono essere estinti mediante questa esdebitazione: il legislatore ha infatti previsto dei limiti.…
ragione sociale differenza con la denominazione
17 Aprile 2024
La ragione sociale è il nome che identifica una società. A seconda della tipologia di società, la ragione sociale deve rispettare regole differenti. Anche i privati che hanno aperto una ditta individuale hanno la loro ragione sociale. Nel corso della vostra vita potrebbe esservi capitato di sentire il termine ragione…
sapa
26 Marzo 2024
Sapa è l'acronimo di società in accomandita per azioni: è una tipologia di società di capitali che si connota per la presenza di una doppia categoria di soci. All'interno della Sapa si distinguono i soci accomandatari e i soci accomandanti, che svolgono ruoli e funzioni parzialmente diversi. I primi amministrano…