Digos: cos’è, cosa fa e come opera
Tra le divisioni che fanno parte della Polizia di Stato troviamo anche la Digos: analizziamo di seguito quando è nata in Italia e di cosa si occupa.
- D.I.G.O.S è l’acronimo di Divisione investigazioni generali ed operazioni speciali.
- Si tratta di una divisione della questura che dipende dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione, la quale rappresenta una direzione centrale del Ministero dell’Interno.
- È presente un ufficio della Digos in ognuna delle 105 questure italiane.
La Digos – Divisione investigazioni generali e operazioni speciali – è una divisione della Questura che dipende direttamente dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione del Ministero dell’Interno, la cui sede si trova a Roma.
Può essere formata da una o più sezioni informative, in relazione alla sua grandezza, nonché da una o più sezioni antiterrorismo. La Digos svolge il compito di conservare l’ordine democratico, anche tramite l’attività di contrasto al terrorismo nazionale e internazionale.
Se sei interessato a saperne di più sul suo operato in Italia, perché l’hai sentita nominare in un film o più semplicemente al telegiornale, nel nostro articolo potrai trovare qualche informazione in più sul suo ruolo e sulla sua autorità, oltre che su cosa fare per diventare membro della Digos.
Quando è nata la Digos?
La Digos nasce in Italia nel 1978, al momento della riorganizzazione del Dipartimento centrale di Polizia, assieme all’UCIGOS (Uffici Investigazioni Generali e Operazioni Speciali), prendendo il posto degli Uffici politici dipendenti dall’Ufficio affari riservati.
La furono assegnati i seguenti compiti:
- raccolta delle informazioni riguardanti una situazione generale al fine di tutelare dell’ordine pubblico;
- indagini per la prevenzione e la repressione di reati contro lo Stato e l’ordine pubblico, oltre che dei reati di natura politica e quelli di terrorismo.
In seguito, l’art. 3, n. 2, del Dpr n. 208/2001 ha previsto che la Digos faccia parte delle divisioni anticrimine di cui è composta la Questura, tra le quali troviamo per esempio anche la Squadra mobile o il gabinetto provinciale di polizia scientifica..
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Di cosa si occupa la Digos?
La Digos svolge svariati compiti aventi un unico obiettivo: quello di contrastare tutte quelle attività considerate eversive dell’ordine democratico e le attività terroristiche.
In particolare, si occupa della lotta al terrorismo (nazionale e internazionale), anche di tipo informatico e telematico. Vengono anche monitorate le attività dei quei gruppi estremisti sovversivi, che sono soliti ricorrere alla violenza.
Dato che la Digos è a tutti gli effetti una Polizia di prevenzione, svolge attività di investigazione finalizzate a prevenire e contrastare. Le operazioni che esegue sono spesso il frutto delle sue indagini investigative.
Una delle mansioni per le quali la Digos è più famosa è il contrasto della violenza negli stadi: al suo interno è stata infatti istituita, con direttiva del Ministero dell’Interno del 12 febbraio 2001, la Squadra tifoserie.
Quest’ultima ha proprio il compito di prevenire e reprimere i reati che si configurano nel corso delle manifestazioni pubbliche e sportive.
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Quali sono le sezioni della Digos
Le Digos presenti nelle varie questure italiane sono suddivise in due moduli: il modulo A e il modulo B. Ognuno ha una sua organizzazione che dipende dalla frequenza con la quale vengono compiuti determinati reati nel territorio di competenza.
Modulo A Digos | Modulo B Digos |
Questa modalità di organizzazione è presente in 25 Questure, nelle seguenti città: Ancona Bari Bologna Brescia Cagliari Caltanissetta Campobasso Catania Catanzaro Firenze Genova L’Aquila Lecce Messina Milano Napoli Palermo Perugia Potenza Reggio Calabria Salerno Torino Trento Trieste Venezia | Questa organizzazione della Digos viene utilizzata nelle altre 80 questure |
Al comando della Digos troviamo un funzionario, che potrà avere la qualifica di Primo Dirigente, Vice Questore o Vice Questore Aggiunto | Anche qui troviamo al comando un funzionario che potrebbe essere sia un Primo dirigente, sia un Commissario Capo |
Il Primo dirigente dirige le seguenti 4 sezioni: – Area Affari Generali – 1ª sezione – Informativa, si occupa all’attività informativa sia di carattere generale sia speciale e dello studio della situazione dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica nelle Province – 2ª sezione – Investigativa, con funzioni investigative sui reati relativi all’ordine o alla sicurezza pubblica – 3ª sezione – Antiterrorismo | Ci sono solamente 3 sezioni, ovvero: – Area Affari Generali – 1ª sezione – Informativa – 2ª sezione – Investigativa (manca dunque la sezione antiterrorismo) |
Le Sezioni informative sono poi dotate di una Squadra tifoserie, la quale segue le dinamiche legate al tifo sportivo che potrebbero degenerare in reati – si pensi a tutti i casi di violenza negli stadi.
Digos: che autorità ha
La Digos si occupa in generale di reati che hanno una certa gravità. Nonostante ciò, non è corretto affermare che la Digos abbia maggiore autorità rispetto alle altre divisioni della Polizia di Stato, come i Carabinieri.
Rappresenta una Polizia specializzata, che dovrà necessariamente intervenire in presenza di un reato, anche se non rientra specificamente tra quelli di sua competenza. In questa ipotesi, dovrà segnalare la notizia di reato alla Procura.
Il PM si occuperà poi di assegnare le indagini investigative all’autorità competente, che sia la Guardia di finanza, la Polizia Postale o un altro organo. Nel caso dei reati di sua competenza, invece, ovvero quelli che le sono stati attribuiti dalla legge, la Digos potrà svolgere le indagini investigative in autonomia e intervenire arrestando i colpevoli.
Controversie
L’operato della Digos è stato oggetto di forti critiche nel maggio del 2019, in relazione a una repressione sospetta della libertà di manifestare il proprio pensiero – libertà garantita dall’art. 21 della Costituzione italiana.
Gli interventi della Digos vengono solitamente motivati da un’interpretazione ampia di una legge del 1948, la quale punisce «chiunque con qualsiasi mezzo impedisce o turba una riunione di propaganda elettorale, sia pubblica che privata».
Tale legge fu approvata in un periodo storico in cui le contestazioni – anche violente – erano una prassi comune nel corso dei comizi politici.
È vero che la Digos interviene per smorzare le situazioni in cui le provocazioni potrebbero sfociare in episodi di violenza e configurarsi in un reato. Tuttavia, il suo operato è stato più volte messo sotto accusa in quanto considerato sproporzionato rispetto alla minaccia effettiva.
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Cosa bisogna fare per entrare nella Digos?
Si potrà entrare a far parte della divisione Digos intraprendendo il percorso per diventare poliziotti. Si dovrà quindi essere già membri della Polizia di Stato in quanto non esiste un percorso dedicato esclusivamente alla Divisione investigazioni generali ed operazioni speciali, né un concorso pubblico.
Nella pratica, dunque, i poliziotti potranno:
- inviare richiesta al proprio ufficio;
- farsi trasferire in questo specifico reparto.
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Quanto guadagna un agente della Digos?
Gli stipendi della Digos fanno riferimento, dal 1° febbraio 2007, alle misure annue lorde riportate nella tabella d.P.R. 11 settembre 2007, n. 170.
Ruolo nella DIGOS | DIGOS: stipendio base tabellare annuo lordo in euro |
Vice questore aggiunto | 24.705,00 |
Commissario capo | 23.799,15 |
Commissario | 22.893,30 |
Vice commissario | 21.946,28 |
Assistente capo (con 8 anni nella qualifica) | 18.693,45 |
Assistente capo | 18.364,05 |
Assistente | 17.787,60 |
Agente scelto | 17.211,15 |
Agente | 16.675,88 |
Cosa fa la Squadra Mobile?
Una divisione della Polizia con la quale si tende spesso a confondere la Digos è la Squadra mobile. Cosa fa di preciso, quindi qual è il suo ruolo e cosa cambia rispetto alla Digos?
La Squadre mobili sono i più famosi uffici investigativi della Polizia di Stato, che si occupano della criminalità comune e dipendono dal Servizio Centrale Operativo (Sco) della Direzione centrale anticrimine.
Sono presenti in tutte le questure e possono svolgere delle attività investigative spontaneamente, oppure su delega dell’autorità giudiziaria. Solitamente, chi fa parte di una squadra mobile non indossa la divisa da poliziotto, ma abiti civili: rappresenta quindi i cosiddetti “poliziotti in borghese”.
Non vengono neanche utilizzate le auto di servizio, con la sirena, ma dei veicoli con i colori di serie, che prendono il nome di “auto civetta”. Anche in questo caso, non è previsto alcun concorso, ma basterà essere un poliziotto semplice, ma con un determinato livello di maturità ed esperienza, per poter chiedere di essere trasferito nella squadra mobile.
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Digos – Domande frequenti
D.I.G.O.S. (comunemente scritto Digos o DIGOS) è l’acronimo di Divisione investigazioni generali e operazioni speciali: scopri di cosa si occupa.
In base a quanto previsto all’art. 16 della l. 121/1981 fanno parte delle Forze di polizia in Italia la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di finanza, nonché la Polizia penitenziaria e il Corpo forestale dello Stato.
La differenza principale consiste nel fatto che nelle città in cui è presente una questura, l’autorità locale di pubblica sicurezza è il questore, e non il commissario di polizia.
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