Come diventare tutore legale di un genitore
Il tutore legale non viene nominato soltanto per i minori che si trovano in determinate condizioni, ma anche nel caso di genitori interdetti. Vediamo di seguito cosa si intende per interdizione e come funziona la nomina del tutore.
Le legge italiana prevede uno strumento che serve a proteggere le persone che non si trovano nelle condizioni di potersi occupare dei propri interessi, i quali possono essere sia di tipo legale, sia di tipo personale, ovvero la tutela.
Può essere riservata ai minorenni oppure ai soggetti interdetti, quali un genitore che si trovi in condizioni di infermità mentale. Il tutore viene nominato dal giudice tutelare e di solito viene scelto tra i familiari della persona interdetta: in questa guida spiegheremo come diventare tutore legale di un genitore.
Nomina del tutore
Il tutore legale di un genitore che viene nominato dal giudice tutelare è una persona maggiorenne di ineccepibile condotta. Nel caso in cui non vi fossero familiari o in presenza di conflitti tra di loro, il giudice potrebbe nominare anche una persona estranea come tutore.
Ci si può sottrarre alla nomina soltanto nel caso in cui si abbiano:
- più di 65 anni;
- 3 figli minorenni;
- delle gravi patologie o si sia già tutore di qualcun altro.
Il giudice ha facoltà di nominare anche un protutore che potrà fare le veci del tutore nei casi di necessità, come quella in cui venga a mancare il tutore.
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Procedura
La nomina del tutore avviene in genere dopo la pubblicazione della sentenza di interdizione, che è preceduta dal ricorso presso il Tribunale del luogo in cui il soggetto da interdire ha la residenza o il domicilio. L’articolo 417 del Codice civile regola l’istanza d’interdizione o d’inabilitazione.
Il ricorso potrà essere presentato:
- dal coniuge;
- dai parenti entro il quarto quadro;
- dagli affini entro il secondo grado;
- dal tutore o dal curatore e dal Pubblico Ministero, su segnalazione di soggetti terzi.
Ci sarà dunque un’udienza di comparizione del ricorrente, del soggetto interdetto e di eventuali altre persone che sono state indicate nel ricorso. Sarà necessaria l’iscrizione a ruolo con presenza obbligatoria di un avvocato.
Che documenti servono per diventare tutore legale?
I documenti richiesti saranno:
- l’estratto dell’atto di nascita;
- il certificato di residenza;
- la documentazione medica relativa alle condizioni del genitore.
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Compiti del tutore legale
Il tutore legale nominato dal giudice dovrà prestare il giuramento di esercitare la funzione ricevuta con fedeltà e diligenza. Il tutore avrà il compito di prendersi cura della persona per la quale sia stata richiesto la nomina, di rappresentarla in tutti gli atti civili, di amministrarne i beni, di tenerne la contabilità e renderne conto al Giudice.
Ci sono, poi, alcuni atti che il tutore potrà compiere soltanto in seguito all’autorizzazione da parte del giudice tutelare, come per esempio gli investimenti o la riscossione di capitali, la cancellazione di ipoteche, l’accettazione o la rinuncia di un’eredità, la stipula di contratti di locazione di durata superiore a 9 anni.
Per atti quali l’alienazione di beni, la costituzione di pegni o di ipoteche, la stipula di divisioni, compromessi o transazioni, è necessaria l’autorizzazione del tribunale, in mancanza della quale gli atti potranno anche essere annullati.
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Revoca
In merito alla revoca del tutore legale, ci sono due possibilità: la prima è quella in cui è lo stesso tutore a chiedere al giudice di essere esonerato dal suo incarico perché, per esempio, lo ritiene troppo gravoso.
La seconda, invece, è quella in cui è lo stesso giudice tutelare che rimuove il tutore dall’ufficio per le seguenti motivazioni:
- negligenza;
- abuso dei poteri conferitigli;
- inadeguatezza verso i compiti che gli sono stati affidati;
- l’essere divenuto insolvente o immeritevole della nomina ricevuta.
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Quando un genitore può essere dichiarato interdetto
Abbiamo visto che la tutela legale nei confronti di un genitore può essere richiesta nei casi in cui quest’ultimo si trovi nella condizione di non essere in grado di intendere e di volere.
Dal punto di vista giuridico, questa condizione indica il fatto che il genitore non venga considerato capace di compiere in autonomia atti di amministrazione ordinaria e straordinaria, in quanto non più consapevole delle proprie azioni.
Un genitore (o qualunque altra persona) che non sia capace di intendere e di volere non potrà essere punito per reati di tipo penale e, al contempo, avrà bisogno del supporto di un tutore per compiere qualsiasi tipo di atto, che nelle sue condizioni sarebbe considerato nullo.
A questo proposito:
- l’interdizione rappresenta la totale incapacità di intendere e di volere;
- quando tale capacità è solo parzialmente ridotta si utilizza il termine inabilitazione: in questa ipotesi si potranno continuare a svolgere atti di ordinaria amministrazione, mentre si avrà il bisogno dell’assistenza di un soggetto terzo per compiere gli atti di straordinaria amministrazione.
Nei casi di inabilitazione del genitore, potrà essere richiesta la nomina di un amministratore di sostegno.
Cosa succede se non ci si prende cura di un genitore interdetto
Così come esiste la responsabilità genitoriale, anche i figli hanno il dovere di sostenere dal punto di vista materiale ed economico i genitori nel momento del bisogno.
Nel caso in cui non si supportassero i genitori divenuti interdetti, quindi, si rischierebbe di essere puniti ai sensi dell’articolo 591 del Codice penale – che regola l’abbandono di persone minori o incapaci – per il quale è prevista la reclusione fino a 5 anni.
A questo proposito, leggi anche la nostra guida su Mia sorella non vuole assistere mia madre: cosa posso fare?
Tutore legale genitore – Domande frequenti
La tutela legale per un genitore anziano può essere richiesta tramite una specifica procedura: scopri qual è nella nostra guida su come diventare tutore legale di un genitore.
Il tutore legale è una figura che esercita il proprio compito gratuitamente, anche se il giudice può eventualmente disporre ch’egli percepisce un’equa indennità per le spese sostenute per la persona della quale si occupa.
Il tutore di un genitore è la persona che si occupa di curare i suoi interessi, patrimoniali e non, e che può rivestire anche il ruolo di suo rappresentante legale.
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