Interdizione legale: significato, cosa comporta e differenza con l’interdizione giudiziale
Cosa si intende per interdizione legale, qual è la differenza con l'interdizione giudiziale, come viene nominato il tutore e quali sono le sue funzioni.
L’interdizione legale è una pena accessoria che viene disposta nei confronti dei soggetti che:
- sono stati condannati all’ergastolo;
- sono stati condannati alla pena della reclusione per un periodo di tempo che non sia inferiore ai 5 anni e per un delitto di tipo doloso.
Il provvedimento di interdizione legale provoca la perdita della capacità di agire nel soggetto che ne è destinatario in merito ad alcuni atti: vediamo come funziona più nel dettaglio e quali sono le differenze con l’interdizione giudiziale.
Cos’è l’interdizione legale
La tutela legale fa riferimento a una misura mirante a proteggere e tutelare gli interessi personali e patrimoniali dei soggetti interdetti legalmente.
Nella pratica, in caso di interdizione legale, si sarà sostituiti nel compimento di atti giuridicamente rilevanti da un tutore, fino a quando non sarà stata espiata la pena. Il tutore avrà, dunque, il compito di amministrare i beni del soggetto interdetto, fino al momento in cui l’interdetto tornerà in possesso della sua capacità di agire.
L’interdizione legale trova disciplina giuridica agli articoli 343 del Codice civile e successivi, e agli articoli 414 c.c. e successivi.
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Che differenza c’è tra interdetti legali e interdetti giudiziali?
L’interdizione legale è identica all’interdizione giudiziale per quel che riguarda la privazione dell’esercizio dei diritti patrimoniali e per il divieto di compiere alcune attività di natura economico-patrimoniale, nelle quali si dovrà essere sostituiti dal tutore.
L’interdetto legale, invece, a differenza di quello giudiziale, mantiene la sua capacità di agire in merito ai rapporti con le altre persone o con la propria famiglia. Rientrano nella gestione del tutore i beni immobili, le pensioni, quello che l’interdetto legale riceverà per eredità, donazione, assicurazioni, indennizzi e pagamenti di crediti, oltre che il denaro che aveva con sé nel momento in cui è stato emanato il provvedimento di interdizione.
Quali atti può compiere un interdetto legale?
La capacità di agire del soggetto è limitata, dunque, soltanto per gli atti relativi a disponibilità e amministrazione dei beni, ai sensi dell’art. 32 comma IV c.p. Per il resto, il soggetto legalmente interdetto è in grado di intendere e di volere, dunque potrà:
- contrarre un matrimonio;
- riconoscere un figlio;
- fare validare un testamento.
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Chi può richiedere l’interdizione legale
L’interdizione legale potrà essere richiesta dal Giudice Tutelare, il quale riceve la sentenza dal Tribunale che l’ha emessa.
La sentenza di condanna viene, in pratica, trasmessa dal Pubblico Ministero al Giudice Tutelare, il quale ha il compito di nominare il tutore dell’interdetto legale. Quest’ultimo viene solitamente scelto tra le persone con le quali il soggetto interdetto abbia avuto delle relazioni reali e positive.
Interdizione legale: tutore
Il tutore designato dal Giudice dovrà prestare il giuramento di esercitare l’incarico assegnatogli con fedeltà e diligenza. Avrà, inoltre, entro 10 giorni dalla nomina, il dovere di iniziare l’inventario dei beni dell’interdetto, il quale dovrà essere terminato nei 30 giorni successivi.
Al suo interno, dovranno essere indicati:
- i beni immobili;
- i beni mobili;
- i crediti e i debiti dell’interdetto.
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Compiti del tutore dell’interdetto legale
Il tutore svolgerà funzioni differenti, tra le quali si annoverano:
- quella di rappresentare l’interdetto negli atti civili;
- quella di amministrare i beni dell’interdetto;
- quella di tenere la contabilità e di renderne conto al Giudice Tutelare.
Nel caso in cui l’incarico sia considerato particolarmente gravoso, il tutore potrà anche richiedere al giudice di essere esonerato e di essere sostituito con qualcun altro. Il tutore potrà anche essere rimosso nei casi in cui si dimostri insolvente, negligente, inetto o abusi dei propri poteri.
L’ufficio tutelare non prevede la corresponsione di un compenso. L’ordinamento giuridico italiano prevede, inoltre, l’esistenza di altre due forme di tutela, ovvero:
- la tutela dei minori;
- la tutela giudiziale, che si applica in presenza dell’interdizione giudiziale.
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Interdizione legale – Domande frequenti
L’interdizione legale prevede il fatto che non si possano compiere alcuni atti di natura economico-patrimoniale, ma sia abbia capacità di intendere e di volere su altri: scopri quali sono.
Mentre con l’interdizione giudiziale non si può compiere nessun atto di natura personale o patrimoniale, nell’interdizione legale si ha solo una limitazione della propria capacità di agire sugli atti di natura patrimoniale.
Il maggiore di età e il minore emancipato, i quali si trovano in condizioni di abituale infermità di mente che li rende incapaci di provvedere ai propri interessi, sono interdetti quando ciò è necessario per assicurare la loro adeguata protezione (art. 414 cc).
L’interdizione può essere legale o giudiziale: scopri quali sono le differenze nella nostra guida su chi è l’interdetto giudiziale.
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