Nomina tutore legale minori: quando avviene e come funziona
Chi è il tutore di un minorenne? Come richiedere la tutela di un minore? Ecco cosa dovresti sapere qualora fossi interessato a questo argomento per un minore della tua famiglia.
- Il tutore legale è una figura che viene nominata dal Giudice tutelare in circostanze specifiche che riguardano un soggetto minore.
- Questa figura si occuperà della cura, dell’istruzione e dell’educazione del minore, oltre che della gestione del suo patrimonio.
- Non tutte le persone possono svolgere questo compito, ma ci sono dei casi vietati dalla legge.
Il termine tutore deriva dal latino tueor, che ha il significato di “proteggere, garantire, prendersi cura”. Un tutore legale è una persona che svolge questo compito nei confronti di quelle che la legge definisce “persone deboli”, tra le quali rientrano anche i minori.
Quando si tratta di minori, quindi di persone che non hanno ancora raggiunto la maggiore età, potrebbe infatti essere necessario nominare un tutore legale al fine di tutelare i loro interessi. Ma come viene nominato un tutore legale? E in quali casi?
In questa guida prenderemo in esame la figura del tutore legale, concentrandoci sui seguenti punti:
- come nominare un tutore per i figli;
- come designare un tutore: la procedura;
- chi non può fare il tutore di un minore;
- di cosa si occupa il tutore.
- Come tutelare i figli in caso di morte
- Nomina tutore per minorenni: chi può fare richiesta
- Chi può essere nominato tutore di un minore
- Che documenti servono per diventare tutore legale?
- Istanza nomina tutore: come funziona
- Chi non può essere nominato tutore?
- Tutore legale minorenni: cosa fa
- Compiti del tutore
Come tutelare i figli in caso di morte
Partiamo col farci una semplice domanda, ovvero: Quando viene nominato un tutore per un minore? Il tutore legale di un minore viene richiesto nel momento in cui i genitori non possono o non sono in grado di prendersene cura, di vigilare su di lui o di amministrare i suoi beni.
Ciò può per esempio verificarsi quando il minore sia:
- orfano di entrambi i genitori;
- figlio di ignoti;
- adottabile, quindi in attesa di essere adottato
- straniero, ovvero che non abbia i genitori nello Stato in cui abita.
Il tutore legale di un minore può inoltre essere nominato nel momento in cui ai genitori sia stata tolta la responsabilità genitoriale o non possano più esercitarla a causa di una condanna penale, o ancora nell’ipotesi in cui siano lontani o latitanti.
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Nomina tutore per minorenni: chi può fare richiesta
Il tutore legale di un minore deve essere nominato dal Giudice tutelare del Tribunale del circondario dove hanno sede gli affetti e gli interessi del minore (art. 343 cc), mentre per i minori adottabili la nomina è a carico del Tribunale per i minorenni. Il decreto di nomina è revocabile e modificabile.
Non tutte le persone che sono a conoscenza di una situazione di abbandono o di necessità possono fare richiesta di nomina al giudice. Nel caso di morte dei genitori del minore, tra i soggetti autorizzati rientrano infatti:
- i parenti entro il terzo grado;
- l’ufficiale di stato civile che ha ricevuto la dichiarazione di morte di genitori che avevano figli minori o la dichiarazione di nascita di un bambino con genitori ignoti;
- il notaio che si occupa del testamento nel quale viene specificata la richiesta di un tutore per il minore;
- il cancelliere presso il quale sono state depositate eventuali decisioni riguardanti l’apertura della tutela.
Gli ultimi tre soggetti elencati hanno l’obbligo di informare il Giudice tutelare in presenza di un minore che necessita di un tutore, altrimenti andrebbero incontro a sanzioni penale per omissione o ritardo.
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Chi può essere nominato tutore di un minore
Il tutore, quindi, viene nominato dal Giudice tutelare. Per prima cosa, ai sensi di quanto previsto dall’art. 348 cc, potrebbe accadere che il genitore abbia, tramite testamento, atto pubblico o scrittura privata, designato la persona alla quale assegnare il ruolo di tutore, che sarà nominata tranne nei casi in cui siano presenti gravi motivi che lo impediscano.
In presenza di più figli, viene nominato un unico tutore, ma qualora dovesse esserci un conflitto di interessi, allora il giudice procederà con la nomina di un curatore speciale.
Nell’ipotesi in cui, invece, i genitori siano morti nello stesso momento, ma abbiano indicato come tutori due persone diverse, considerato che il giudice non potrà dare più peso alla scelta di uno dei due, allora non sarà vincolato a prendere in considerazione le loro richieste di designazione.
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In assenza di una designazione certa, il Giudice potrà optare per la nomina di:
- un ascendente o altri parenti prossimi o affini del minore, che non rappresenta un obbligo, ma soltanto una preferenza;
- un’altra figura, idonea a svolgere questo compito, che abbia un’ineccepibile condotta, quindi sia idonea a educare e istruire il minore. Potrebbe per esempio trattarsi di un ente di assistenza del Comune presso il quale il minore abbia il domicilio, oppure l’ospizio presso il quale egli è ricoverato.
Il tutore può essere scelto anche da un elenco di avvocati che si occupano principalmente di diritto di famiglia.
Qualora il minore avessi già compiuto 12 anni, il Giudice tutelare è obbligato a sentire le sue opinioni in merito alla nomina del tutore. Può eventualmente farlo anche se il minore ha meno di 12 anni, se quest’ultimo è capace di discernimento.
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Che documenti servono per diventare tutore legale?
La nomina di un tutore legale richiede la presentazione dei seguenti documenti:
- certificato di residenza del minore;
- estratto dell’atto di nascita;
- stato di famiglia;
- se disponibile, l’atto di designazione dei genitori (che deve essere tradotto qualora sia in lingua straniera).
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Istanza nomina tutore: come funziona
Nel momento in cui il tutore legale di un minore viene nominato dal Giudice, dovrà prestare giuramento. In questo modo, assume l’impegno di agire con diligenza e fedeltà rispetto al compito che gli è stato affidato.
In merito alle tempistiche del giuramento:
- quando la nomina riguarda minori stranieri non accompagnati, avviene in modo pressoché immediata in considerazione dell’urgenza di trovare un tutore per il minore;
- quando invece la richiesta arriva al Tribunale per i minorenni, può passare anche un mese dalla nomina al giuramento effettivo.
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Chi non può essere nominato tutore?
Ci sono alcune categorie di soggetti che non possono essere nominate dal Giudice tutelare per il ruolo di tutore legale di un minorenne.
Sono esclusi dalla tutela:
- le persone che non possono amministrare in autonomia il proprio patrimonio, ovvero minori (anche se emancipati), inabilitati, interdetti, persone per le quali è stato nominato un amministratore di sostegno che dovrà occuparsi della gestione del suo patrimonio;
- i soggetti che sono stati espressamente esclusi, tramite disposizione scritta, dai genitori;
- soggetti che hanno o stanno per litigare con il minore, se dalla lite potrebbe scaturire una perdita del suo patrimonio;
- chiunque sia andato incontro alla perdita della responsabilità genitoriale, o sia stato rimosso da altre forme di tutela (protutela, amministratore di sostegno, curatela);
- i soggetti falliti o che non siano stati cancellati dall’elenco dei falliti.
Non possono inoltre esercitare la funzione di tutore legale il Presidente del Consiglio dei ministri, i membri del Sacro Collegio, i presidenti delle Assemblee legislative, i ministri segretari di Stato.
Possono invece rifiutarsi di fare da tutore soggetti quali i grandi Ufficiali dello Stato, i vescovi, gli arcivescovi e gli altri ministri di culto, i militari in servizio, chi ha più di 65 anni o più di 3 figli, chi esercita altre forme di tutela, chi ha un’infermità permanente.
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Tutore legale minorenni: cosa fa
Il tutore è la persona sulla quale grava la responsabilità della gestione degli interessi del minore, per esempio in relazione agli atti di ordinaria amministrazione, quindi relativi al mantenimento e alla conservazione del patrimonio.
Il suo operato è sottoposto alla vigilanza e al controllo sia da parte del Giudice tutelare, sia del Tribunale. Per gli atti di straordinaria amministrazione, il tutore deve sempre ottenere l’autorizzazione del Giudice tutelare o del Tribunale. Gli atti commessi senza autorizzazione sono annullabili.
Il tutore esercita il suo incarico gratuitamente, ma, in considerazione dell’entità del patrimonio del minore e della complessità del caso, il Giudice può riconoscergli un’equa indennità, che per esempio può corrispondere alle perdite economiche subite dal tutore nell’occuparsi del patrimonio del minore e in tutte le spese materiali sostenute.
Entro 10 giorni dalla nomina, il tutore deve occuparsi dell’inventario dei beni del minore, che può comprendere beni mobili, immobili, crediti, debiti. Ha 30 giorni di tempo per completarlo, salvo eventuali proroghe. Una volta terminato, l’inventario deve essere depositato presso la Cancelleria del Giudice tutelare. Nel caso dei minori stranieri non accompagnati, che giungono in Italia privi di beni, questo passaggio non è, ovviamente, necessario.
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Compiti del tutore
Una volta depositato l’inventario, il tutore deve occuparsi di:
- verificare la residenza del minore, che può restare nella famiglia di origine, oppure far coincidere la sua residenza e/o domicilio con quella del tutore;
- comunicare eventuali variazioni di residenza, scuola, anagrafe sanitaria;
- fare in modo che il minore prosegua gli studi o, eventualmente, favorire il suo avviamento a una professione, arte o mestiere, iscrivendolo per esempio a un Centro per l’impiego;
- calcolare la spesa annua per il mantenimento del minore e amministrare il suo patrimonio. A questo proposito, è tenuto a presentare un rendiconto annuale al Giudice tutelare;
- tutelare la salute psicofisica del minore, per esempio sottoscrivendo i consensi informati per eventuali visite mediche, scegliendo il medico di base, inviando deleghe per svolgere attività scolastiche e sportive.
Il tutore rappresenta il minore in tutti gli atti civili, quindi può per esempio:
- costituirsi parte civile in un processo penale al fine di ottenere un risarcimento;
- presentare querela o denuncia per conto del minore, previa autorizzazione del Giudice tutelare;
- nominare un legale o far pervenire le richieste del minore direttamente al Giudice.
Il tutore legale di un minore, essendone responsabile, è tenuto al risarcimento del danno eventualmente procurato al minore. Trattandosi di una responsabilità di tipo contrattuale, potrà difendersi se riesce a dimostrare che un inadempimento rispetto ai suoi doveri contrattuali sia stato motivato da cause a lui non imputabili.
La figura del tutore decade nel momento in cui il minore raggiunge la maggiore età o nei casi in cui la rimozione sia legata a gravi inadempimenti, quali negligenza o abuso di potere. Qualora sia il tutore a chiedere di essere revocato per sopravvenute incompatibilità o per motivi personali, allora il Giudice potrà sostituirlo con un altro tutore.
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Tutore minore – Domande frequenti
Un tutore è una figura che si occupa di educare e istruire il minore in assenza dei genitori, che per esempio potrebbero essere morti.
Il tutore legale viene nominato dal Giudice tutelare: ecco come funziona la procedura di designazione.
Il tutore legale viene nominato per assistere il minore senza genitori, mentre l’amministratore di sostegno è una figura che assiste una persona parzialmente incapace di agire, come un interdetto.
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