Chi può avere la pensione di vecchiaia senza contributi?
Si può andare in pensione senza aver versato i contributi previsti dalla legge, che devono essere pari a un minimo di 5 anni? Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla pensione sociale.
- La pensione di vecchiaia spetta in presenza di due requisiti.
- Il primo è avere un’età di almeno 67 anni, mentre il secondo è di aver versato contributi per 20 anni.
- La pensione di vecchiaia senza contributi si chiama assegno sociale.
In Italia, chi non ha mai lavorato, cioè non ha mai versato contributi, può prendere la pensione di vecchiaia? A quanto ammonta il suo importo? Quale tipologia di pensione spetta alle donne che non hanno mai lavorato, come per esempio le casalinghe?
La pensione di vecchiaia nel nostro Paese prevede il raggiungimento di almeno 67 anni di età: vediamo di seguito cosa succede nei casi in cui non siano stati raggiunti i contributi previsti, che corrispondono a 20 anni, perché sono stati svolti (illegalmente) dei lavori in nero, oppure non si ha mai avuto un lavoro.
La pensione di vecchiaia senza contributi esiste?
In Italia non è possibile andare in pensione senza aver versato i contributi previsti dalla normativa in vigore: nonostante non esista tale forma di trattamento previdenziale, l’INPS riconosce comunque dei sussidi.
In questi casi si parla di assegno sociale: non è un trattamento di tipo previdenziale, ma assistenziale in quanto il contributo che viene erogato a chi ha raggiunto i 67 anni di età è riservato a coloro i quali si trovano in condizioni di difficoltà economica.
Ricordiamo che per la pensione di vecchiaia di tipo contributivo:
- devono essere stati versati un minimo di 5 anni di contributi;
- si deve aver raggiunto l’età di 71 anni.
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A chi spetta l’assegno sociale
La prestazione assistenziale nota come assegno sociale (ex pensione sociale) spetta a coloro i quali hanno raggiunto il requisito anagrafico minimo di 67 anni.
L’età non è il solo requisito che deve essere posseduto: dato che si tratta di una trattamento assistenziale, la pensione sociale viene assegnata soltanto a coloro i quali non superano una determinata soglia di reddito.
Tale soglia, per il 2024, era pari a:
- 6.947,33 euro euro all’anno per le persone singole;
- 13.894,66 euro all’anno per i coniugati.
La soglia di reddito da non superare e il relativo importo che si può ricevere viene calcolato di anno in anno: nel 2024 erano previsti 534,11 euro per 13 mensilità. I soggetti che non hanno nessun reddito lo ricevono per intero, se non coniugati, così come i soggetti coniugati che hanno invece un reddito familiare più basso del totale dell’assegno.
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Assegno sociale: requisiti
Oltre al requisito anagrafico di 67 anni, l’assegno sociale è previsto se:
- ci si trova in stato di bisogno economico;
- si ha la cittadinanza italiana o condizioni equiparate;
- si è residenti in Italia in modo effettivo;
- oppure si vive nel nostro Paese da almeno 10 euro in modo legale e continuativo.
Tra le condizioni equiparate rientrano quelle di cittadini:
- comunitari iscritti all’Anagrafe del comune di residenza;
- extracomunitari familiari di cittadino comunitario;
- extracomunitari titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo e ai cittadini stranieri o apolidi titolari dello status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria.
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Pensione di vecchiaia casalinghe senza contributi
Una particolare categoria sociale che non ha un datore di lavoro, ma che ha diritto a una forma di pensione, è quella delle casalinghe. Per procedere con l’erogazione della “pensione casalinghe” è stato creato un apposito fondo, chiamato Fondo pensione casalinghe
Il Fondo viene alimentato da tutti coloro i quali svolgono lavori domestici, che si impegnano a versare i contributi in modo volontario: possono accedervi sia donne sia uomini di età compresa tra i 16 e i 65 anni.
Tali soggetti non dovranno essere titolari di pensione diretta, né svolgere alcuna attività lavorativa per la quale è necessaria l’iscrizione a un altro ente o cassa previdenziale. Possono invece svolgere un lavoro parziale, per il quale si verifica un abbassamento delle settimane utili per avere diritto alla pensione.
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Come si richiede la pensione per le casalinghe?
Per accedere alla pensione casalinghe, ovvero iscriversi al fondo, si dovrà inviare la comunicazione all’INPS, che potrà essere contattato dal sito, tramite raccomandata A/R, oppure rivolgendosi ai numeri del Contact Center, ovvero 803164, gratuito da rete fissa, o 06164164, a pagamento da rete mobile.
L’importo minimo di contributi da versare per avere accesso alla pensione casalinghe è pari a 25,82 euro al mese: un anno di contributi corrisponde, dunque, a 309,84 euro. Vale il principio generale il base al quale più contributi si versano, maggiore sarà la pensione.
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Pensione di vecchiaia senza contributi – Domande frequenti
Cinque anni di contributi rappresentano la soglia minima per poter avere accesso alla pensione di vecchiaia contributiva: ecco cosa sapere in merito.
Non si tratta di una vera e propria pensione, ma di un trattamento assistenziale noto come assegno sociale: clicca per conoscere come funziona.
Le casalinghe possono accedere alla cosiddetta “pensione casalinghe”, ma devono rispettare i requisiti illustrati a questo link.
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