A che età si possono fare i buchi alle orecchie da soli?
Serve il consenso dei genitori per fare gli orecchini? A che età si può fare un piercing? Ecco quali sono le normative alle quali fare riferimento e cosa succede se non vengono rispettate.
I piercing sono una cosa molto cool, soprattutto tra gli adolescenti e i giovani adulti. Se sei genitore e hai già fatto i fori ai lobi a tua figlia quando era bambina, probabilmente arriverà un momento in cui ti chiederà di fare il secondo buco all’orecchio.
Quali sono le regole in questi casi? Serve il consenso dei genitori affinché il minore possa farsi un piercing, all’orecchio, o ad altre parti del corpo, come il naso, il sopracciglio o l’ombelico?
Vediamo di seguito cosa dice la legge e cerchiamo di capire se, in alcuni casi, è anche possibile richiedere un eventuale risarcimento per il danno subito per un piercing eseguito dal piercer senza l’approvazione dei genitori.
Secondo buco all’orecchio: chi può farlo
Iniziamo col dire che non esiste una normativa nazionale sui requisiti che si devono possedere per diventare piercer, ovvero la persona che si occupa di fare i piercing alle orecchie e ad altre parti del corpo.
Bisogna dunque fare riferimento alle normative delle singole Regioni. In linea generale, il piercer:
- deve essere maggiorenne;
- deve seguire un corso di formazione riconosciuto dalla Regione di appartenenza e superare l’esame finale.
Questo secondo punto è estremamente importante al fine di combattere l’abusivismo che spesso caratterizza questo settore. I piercer abusivi rischiano di incorrere in sanzioni, anche di tipo penale.
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Foratura e consenso informato
Il piercer ha l’obbligo di informare i propri clienti circa i rischi che potrebbero derivare dalla foratura e le precauzioni da osservare, per esempio in merito alla pulizia, utili per prevenire infezioni, infiammazioni, cheloidi, reazioni immunitarie.
Deve informarsi anche sulla presenza di eventuali allergie rispetto ai materiali con cui sono realizzati i piercing (che potrebbero contenere nichel, cadmio o piombo).
I piercing sono inoltre sconsigliati in presenza di:
- lesioni o malattie della pelle;
- gravidanza e allattamento;
- terapie anticoagulanti;
- vizi cardiaci.
Per questo, prima di fare il piercing, il piercer è tenuto a rilasciare un’informativa scritta che deve essere firmata dal cliente. Nel caso in cui si trattasse di un minore, il modulo dovrebbe essere firmato dal genitore o tutore legale.
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Dove fare il piercing?
Affinché il piercing possa essere eseguito in sicurezza, bisogna affidarsi a uno studio specializzato in piercing e tatuaggi, munito delle autorizzazioni necessarie a operare, quindi che possa garantire la sterilità della procedura. Per quanto riguarda le farmacie, le profumerie e luoghi simili, è possibile eseguire soltanto la prima foratura del lobo.
A che età è possibile fare un piercing?
Passiamo ora alla domanda iniziale. Anche in questo caso, non esiste una legge a livello nazionale, ma bisogna fare riferimento alle normative delle varie Regioni.
Nella maggior parte dei casi, i piercing:
- sono vietati ai minori di 14 anni, che possono quindi avere soltanto il primo buco all’orecchio;
- per i minori che hanno un’età compresa tra i 14 e i 17 anni, è possibile, ma solo con il consenso dei genitori.
Ciò avviene per il fatto che un minorenne non può sottoscrivere un contratto e il piercer non potrebbe quindi stipulare un accordo legale con un soggetto che non ha ancora raggiunto la maggiore età.
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Cosa succede se i genitori non sono d’accordo?
Ipotizziamo il caso di un ragazzino di 16 anni che voglia farsi un piercing. La madre è d’accordo, il padre no. Cosa succede in questi casi? È necessario il consenso di entrambi i genitori?
La legge prevede che per gli atti ordinari sia sufficiente il consenso di un solo genitore, mentre per quelli straordinari i genitori devono essere d’accordo sul da farsi. Il piercing può essere rappresentato un atto straordinario, in quanto consiste in un’alterazione del corpo del minore.
Buchi alle orecchie consenso genitori separati
Questo discorso è valido anche nel caso di genitori separati: il genitore affidatario dovrà eventualmente trovare un accordo con il genitore non collocatario. In presenza di disaccordo, ci si potrà rivolgere al giudice per risolvere la questione.
Cosa succede se il minore si fa un piercing di nascosto?
Un ultimo caso, che spesso si verifica, è quello in cui un minore di età compresa tra i 14 e i 17 anni vada da un piercer senza dire nulla ai genitori e convinca il professionista a forarlo, mentendo sull’età.
In questa ipotesi:
- i genitori potrebbero impugnare il contratto firmato col piercer, dove non è presente la loro firma;
- avrebbero il diritto di richiedere il rimborso per il costo pagato dal/dalla figlio/a;
- potrebbero inoltre richiedere il risarcimento per il danno subito e querelare il piercer per il reato di lesioni personali.
Questo, però, in genere non si verifica in quanto i genitori sono solitamente propensi a perdonare i/le figli/e che hanno agito senza la loro approvazione. Qualora avessi comunque bisogno di assistenza in merito, contatta subito uno degli avvocati di deQuo.
Piercing – Domande frequenti
Il secondo buco si può fare a 14 anni.
No, le normative in vigore non permettono a chi ha meno di 14 anni di fare un piercing. È consentita la sola foratura dei lobi, ovvero il primo buco all’orecchio.
Il piercer che ha eseguito una foratura senza il consenso dei genitori del minore potrebbe essere querelato, dover pagare un rimborso o ancora il risarcimento danni per lesioni personali.
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