Remissione della querela: cosa significa, come si fa e quando è possibile
Come ritirare una querela già presentata? In quale fase del procedimento può essere ritirata la querela e a quanto ammontano le spese per remissione di querela? Vediamo cosa prevede il nostro ordinamento giuridico.
- La remissione della querela è disciplinata dall’articolo 152 del Codice penale.
- Tale articolo prevede che la remissione estingue il reato nel caso dei delitti punibili a querela della persona offesa.
- Questo vuol dire che per i reati perseguibili d’ufficio, cioè quelli che sono oggetto di denuncia, la remissione non è ammessa.
La remissione della querela è un atto disciplinato dal nostro codice penale, attraverso il quale è possibile manifestare la volontà che il soggetto che ha commesso un determinato reato, contro il quale è stata presentata una querela, non sia perseguito penalmente.
Ci sono diverse tipologie di remissione. Principalmente, può essere processuale o extraprocessuale, come vedremo di seguito. A sua volta, la remissione extraprocessuale può essere espressa o tacita. Di fatto, la remissione è tacita nel momento in cui chi querela ha compiuto fatti non compatibili con la volontà di persistere con la quetela.
La remissione non è sottoposta né a termini, né a condizioni. Ne consegue che la si può presentare in qualsiasi stato e grado del procedimento, ovvero fino a quando non si arrivi alla sentenza di condanna definitiva. In più, nell’atto di remissione si può anche rinunciare alla restituzione e al risarcimento del danno.
Prima di capire quali ripercussioni ha la presentazione di una querela e se è possibile, successivamente, ritirarla occorre, in via preliminare, capire cosa sia la querela e se vi è differenza tra questa e la denuncia.
Differenza tra denuncia e querela
Quando si rimane vittima di un reato si cerca tutela nelle Forze dell’Ordine tramite la presentazione di una denuncia/querela. In sostanza ci si presenta alle Forze di Polizia (Carabinieri o Polizia giudiziaria) per segnalare il reato ed esporre i fatti accaduti, chiedendo così la punizione del colpevole.
Mentre la denuncia ha ad oggetto un fatto che può essere perseguito d’ufficio, la querela si riferisce a un fatto che può essere punito solamente su istanza della persona che ne ha subito i danni, la c.d. persona offesa.
La denuncia, quindi, consiste nella segnalazione del reato alle Forze dell’Ordine (Polizia giudiziaria o Carabinieri) da parte o della persona offesa o di chiunque altro ne abbia conoscenza.
La querela, invece, ha come oggetto un fatto di reato perseguibile solo su richiesta della persona offesa, senza la quale il colpevole non potrebbe essere perseguito.
Con la querela, dunque, la persona offesa chiede all’Autorità competente di attivarsi per perseguire il colpevole del reato. Successivamente, potrà costituirsi parte civile nel processo penale instaurato contro il presunto colpevole per richiedere il risarcimento dei danni.
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Presentazione di una querela
Con la presentazione della querela la persona offesa espone alle Forze dell’ordine il fatto illecito chiedendo la ricerca e la punizione del presunto colpevole. A partire da questo momento l’autorità competente si attiverà per ricercare gli elementi del reato e verificare se vi sono gli estremi per arrivare ad una condanna dell’indagato.
Al termine di questa fase, chiamata fase delle indagini preliminari, la persona offesa verrà informata dall’autorità giudiziaria, se non ha trovato sufficienti elementi di reato, di un’eventuale archiviazione del caso. In questo caso, il querelante ha la facoltà di proporre opposizione alla richiesta di archiviazione davanti al Giudice delle indagini preliminari.
Se, invece, intende proseguire per il rinvio a giudizio dell’indagato informerà la persona offesa della data dell’udienza preliminare. Questa potrà così costituirsi parte civile per l’udienza preliminare o fino a quando non saranno effettuati gli adempimenti previsti dall’art. 484 del codice di procedura penale.
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Remissione della querela e accettazione
La querela può essere ritirata in forma orale o scritta all’autorità o all’ufficiale di polizia giudiziaria; la persona offesa può procedere alla remissione della querela personalmente o tramite un avvocato, il quale dovrà essere munito di procura speciale.
La remissione può essere:
- processuale, ovvero quando si verifica in sede di processo;
- extraprocessuale, ovvero quando ha luogo al di fuori del processo: questa forma di remissione può essere a sua volta espressa o tacita.
L’accettazione della remissione della querela da parte del querelato avrà l’effetto di determinare l’estinzione del reato.
Cosa succede se il querelato non accetta la remissione della querela?
Come si evince dall’articolo 155 del Codice penale, La remissione non produce effetto, se il querelato l’ha espressamente o tacitamente ricusata. Vi è ricusa tacita, quando il querelato ha compiuto fatti incompatibili con la volontà di accettare la remissione.
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Remissione della querela: conseguenze
La mancata presentazione alla prima udienza dinanzi al Tribunale penale non avrà alcuna conseguenza negativa, in quanto in questo caso l’invito a presentarsi, rivolto alla persona offesa, è diretto solo a permettere a quest’ultima di costituirsi parte civile nel processo ed ottenere così, in caso di sentenza di condanna, il risarcimento del danno patito a causa del reato.
Diverso il caso in cui venisse successivamente convocata, nel corso dell’istruttoria dibattimentale, per rendere testimonianza; nel qual caso la mancata presentazione la esporrebbe al rischio di essere condannata al pagamento di una somma, imposta dal giudice, a titolo di ammenda.
Ai sensi dell’articolo 152 c.p., la remissione della querela potrà essere effettuata in qualsiasi momento, ma sempre prima che non sia stata emessa una condanna definitiva.
Remissione della querela: spese processuali
Per quanto riguarda le spese relative alla remissione di querela, sono sempre a carico del querelato ai sensi della legge numero 205 del 1999 e a quanto stabilito dall’articolo 340, comma 4, c.p., a meno che non venga stabilito diversamente.
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Remissione della querela – Domande frequenti
La conseguenza della remissione di una querela è l’estinzione del reato: scopri come funziona.
La querela non può essere ritirata se il querelato non accetta la remissione: in questo caso si andrà avanti con l’iter processuale.
Le spese per la remissione di querela sono a carico del querelante.
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