Dall’autoproduzione alla partita IVA agricola

Il ruolo del Prefetto è stato introdotto per la prima volta in Italia durante il periodo napoleonico: durante la sua dominazione, il Paese fu diviso in dipartimenti, amministrati dal Prefetto, distretti, gestiti da un sottoprefetto, e Comuni, posti sotto le direttive di un sindaco.
Nel corso degli anni la figura del Prefetto si è evoluta: le sue caratteristiche attuali fanno riferimento al D. Lgs. n. 300 del 30 luglio 1999, con il quale è stato introdotta la prefettura-ufficio territoriale del Governo, che rappresenta l’ufficio dello stesso.
Il Prefetto è in pratica un funzionario pubblico che si occupa di coordinare l’attività amministrativa degli uffici periferici dello Stato, occupandosi anche di favorire la mediazione tra gli enti locali e le istituzione pubbliche.
Il Prefetto ha il compito di rappresentare il Governo nelle Province nelle quali è suddiviso il territorio nazionale, segnalando le problematiche presenti a livello locale e occupandosi anche della sicurezza pubblica e di intervenire nel caso di calamità naturali.
Il suo ufficio prende il nome di prefettura-ufficio territoriale del governo (Utg) e vi operano anche i vice prefetti – chiamati anche vice prefetti vicari in quanto svolgono le funzioni vicarie del Prefetto – e i vice prefetti aggiuntivi.
Dal punto di vista gerarchico, il Pefetto dipende dal ministro dell’Interno, ma anche il Presidente del Consiglio dei Ministri e i singoli ministri hanno facoltà di poter emanare delle direttive nei suoi confronti.
Le mansioni in capo al Prefetto sono di diverso tipo e possono riguardare ambiti assai differenti. In primo luogo, il Prefetto si occupa di ciò che compete al Ministero dell’Interno, ovvero:
Tra gi incarichi che possono essere coperti da un Prefetto, sono presenti anche quello di:
Il Prefetto ha il compito di intervenire in caso di calamità naturali e deve allo stesso tempo proporre soluzioni e metodologie per il superamento dell’arretratezza di alcune aree del territorio locale.
Rientrano tra compiti del Prefetto anche:
Il Prefetto può emettere provvedimenti amministrativi sotto forma di ordinanze o decreti. Per quanto riguarda i servizi offerti al pubblico, gestisce anche:
Ci si può rivolgere al Prefetto anche per richiedere l’accesso al fondo di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso, dell’usura o dell’estorsione, oppure per cambiare il cognome o il nome sia di minori sia di soggetti maggiorenni.
Per poter diventare Prefetto è necessario superare un concorso pubblico, al quale si può accedere solo se in possesso di:
Il concorso è costituito da 3 prove scritte e una prova orale: esiste anche la possibilità che ci sia una prova preselettiva, per scremare fin da subito tutti i possibili candidati.
Le prove scritte consistono:
La prova orale è un colloquio nelle stesse materie oggetto della prova scritta, ma si dovrà dimostrare anche la conoscenza di nozioni riguardanti:
Il superamento delle 4 prove porta all’elaborazione di una graduatoria stilata sulla base del punteggio ottenuto e dei titoli di studio: chi lo supera diventa consigliere e deve svolgere un corso di formazione di due anni, che si tiene a Roma, sotto il patrocinio della Scuola superiore dell’amministrazione dell’interno (Ssai), al quale si affianca un periodo di tirocinio operativo.
Dopo il primo anno avviene una prima valutazione, con la quale si può conseguire la qualifica di viceprefetto aggiunto. A questo punto non si diventa Prefetto in modo automatico, ma tramite la nomina da parte del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro dell’Interno.
Tutti i soggetti che ottengono la qualifica di viceprefetto aggiunto, vengono inseriti in una graduatoria di merito, che viene valutata dal Consiglio di amministrazione del Ministero dell’Interno, il quale sceglierà i funzionari da nominare viceprefetti.
Per svolgere tale ruolo, si dovrà frequentare un corso di formazione che termina con un esame finale: vi potranno partecipare soltanto i viceprefetti aggiunti che abbiano svolto almeno nove anni e sei mesi di servizio.
Il compenso che può essere raggiunto nel corso della carriera prefettizia dipende dal livello ottenuto. Nello specifico:
L’ufficio del Prefetto prende il nome di prefettura-ufficio territoriale del Governo.
Mentre il Prefetto è un funzionario che dipende dal Governo, il Questore fa parte della Polizia di Stato.
Il vicario del Prefetto è una figura che prende il nome di viceprefetto, alla quale si accede tramite un apposito corso di formazione.