Ecobonus 2022 casa: cosa comprende e come funziona
Quali sono i requisiti per poter usufruire dei vantaggi dell'ecobonus 110% e quali gli interventi a costo zero consentiti.
La legge di Bilancio 2022 ha confermato, tra gli altri, anche l’ecobonus 110% attraverso il quale accedere alle detrazioni fiscali sui lavori di riqualificazione energetica di edifici già esistenti.
L’ecobonus potrà essere utilizzato anche per i lavori di ristrutturazione o per lavori di tutela ambientale per la salvaguardia di opere e impianti presenti nelle abitazioni, singole o in blocco.
In questa guida analizzeremo quali sono gli interventi a costo zero che potranno essere realizzati grazie a un credito di imposta del 110% nel 2022 e quali sono, invece, i casi nei quali si potrà invece usufruire dell’ecobonus ordinario al 65% e al 50%.
L’ecobonus si potrà utilizzare al 110% fino al 2023, mentre in seguito l’aliquota si abbasserà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.
Le regole sui limiti di spesa e i lavori ammessi con l’ecobonus 110% sono contenuti dell’articolo 14 del DL n. 63/2013, modificato dall’ultima legge di Bilancio 2022. Il beneficio potrà essere utilizzato da tutti i contribuenti, sia i residenti sia i non residenti, che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile di intervento, anche se titolari di reddito di impresa.
ai condomini, che possono intervenire sulle parti comuni;
agli inquilini;
chi ha l’immobile in comodato.
Vi rientrano i seguenti soggetti:
le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni;
i contribuenti che sono titolari di reddito d’impresa, ovvero le persone fisiche, le società di persone, le società di capitali;
le associazioni di professionisti;
gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciali.
Per quanto riguarda i titolari di reddito di impresa, ci sono alcuni vincoli da rispettare: questi ultimi possono infatti usufruire della detrazione soltanto sui fabbricati che vengono utilizzati per l’esercizio della loro attività imprenditoriale.
Possono usufruire dell’agevolazione anche i seguenti soggetti, a condizione che sostengano le spese per la realizzazione di interventi di ristrutturazione sugli immobili:
il familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, ovvero il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado;
il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato;
gli istituti autonomi per le case popolarie gli enti aventi le stesse finalità sociali dei predetti istituti, oltre che le cooperative di abitazione a proprietà indivisa.
Detrazioni ecobonus 2022: come funziona
In primo luogo, l’ecobonus 2022 potrà essere utilizzato per i lavori di riqualificazione energetica realizzati:
dai condomini;
sulle unità immobiliari adibite a prima casa;
anche per le seconde case. Sono stati esclusi invece gli immobili che appartengono alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.
La condizione da rispettare per avere accesso all’ecobonus 110% è che il lavoro svolto migliori la classe energetica dell’abitazione e che agisca con maxi-interventi. L’agevolazione verrà erogata:
come detrazione fiscale;
come sconto in fattura con cessione del credito all’impresa che ha realizzato i lavori, oppure a banche o altri istituti finanziari.
Comunicazione ENEA
Chi intende usufruire della detrazione derivante dall’ecobonus, dovrà inviarne comunicazione all’ENEA prima ancora di indicare la spesa sostenuta nella dichiarazione dei redditi, per mezzo dell’apposita sezione ECOBONUS presente sul sito ENEA.
Nello specifico, sarà necessario trasmettere la scheda informativa degli interventi realizzati e la copia dell’attestato di qualificazione energetica entro 90 giorni di tempo dalle fine dei lavori.
Passando alla parte pratica, che è quella che interessa nel concreto contribuenti e aziende, per poter richiedere l’agevolazione fiscale sugli interventi di ristrutturazione, bisognerà essere in possesso di alcuni documenti.
Nello
specifico, si tratta:
dell’asseverazione di un tecnico abilitato o di unadichiarazione resa dal direttore dei lavori, nella quale si dimostri che l’intervento è stato realizzato nel rispetto dei requisiti tecnici imposti dalle legge;
dell’attestato di prestazione energetica (APE), la cui funzione è quella di mettere a disposizione i dati riguardanti l’efficienza energetica di uno stabile;
della scheda informativa relativa agli interventi realizzati.
L’APE
non è necessario nei casi seguenti:
per la sostituzione di finestre dotate di infissi in singole unità immobiliari;
per l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda;
per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione;
per la messa a punto del sistema di distribuzione;
per l’acquisto e l’installazione di schermature solari;
per l’installazione di impianti di climatizzazione che includono generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, qualora le detrazioni sino richieste per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
per l’acquisto e l’installazione di dispositivi multimediali.
Ecobonus 100% e lavori a costo zero
L’ecobonus al 110% consiste, nella pratica, in una detrazione dell’IRPEF o dell’IRES, che sarà concessa solo nel caso di lavori che migliorino le prestazioni di un immobile di almeno due classi energetiche o, nel caso in cui ciò non fosse possibile, di lavori che permettano di raggiungere la classe energetica più alta, dimostrabile tramite la presentazione dell’APE.
Nello specifico, gli interventi per i quali è possibile utilizzare l’ecobonus 110% sono i seguenti:
sostituzione di finestre dotate di infissi;
installazione di caldaie a biomassa e a condensazione, a patto che siano di classe energetica A;
interventi di coibentazione;
riqualificazione totale, mirante a ridurre le spese di luce e gas del 50-60%;
installazione di pompe di calore, caldaie, scaldacqua a pompa di calore, schermature solari, sistemi di building automation, pannelli fotovoltaici e collettori solari per produzione di acqua calda;
rifacimento facciate;
lavori condominiali di efficientamento energetico;
installazione di impianti fotovoltaici;
messa in stato di sicurezza delle strutture, con contributi maggiori per chi vive nelle zone a maggior rischio sismico;
acquisto di accumulatori e colonnine di ricarica per auto elettriche.
Lavori di riqualificazione energetica
Nel decreto si legge in particolare che i lavori di riqualificazione energetica che potranno essere effettuati con l’aliquota del 110% sono i seguenti:
interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio per oltre il 25% della superficie disperdente lorda. In questo caso, le detrazioni saranno calcolate su un tetto massimo di spesa di 60.000 euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio;
interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento UE 811/2013, a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo o con impianti di microcogenerazione. In questo caso, il tetto massimo di spesa sul quale applicare la detrazione è di 30.000 euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio; la cifra è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito;
interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, o con impianti di microcogenerazione. Anche in questo caso la detrazione dovrà essere calcolata su 30.000 euro.
Il superbonus 110% potrà essere applicato a tutte le tipologie di intervento che vengono già incluse nell’ecobonus, a condizione che vengano eseguiti in concomitanza a uno degli interventi presentati in elenco.
Bonus fotovoltaico e per le colonnine di auto elettriche
Il bonus al 110% potrà essere adoperato anche per l’installazione di impianti solari fotovoltaici, fino a una spesa massima di 48.000 euro e fino a 2.400 euro per ogni kW di potenza. Anche in questo caso l’installazione dovrà avvenire congiuntamente a uno dei tre maxi-interventi precedentemente citati.
Il
bonus potrà essere applicato anche:
ai sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici, fino a 1.000 euro di spesa per ogni kWh di capacità di accumulo;
per l’installazione delle colonnine di ricarica di veicoli elettrici degli edifici, sempre in concomitanza a uno dei maxi-interventi.
Ecobonus 2022 all’85% per i condomini
Nel caso di condomini sarà possibile usufruire della detrazione all’85% per gli interventi previsti nelle zone sismiche 1, 2 e 3, che portano a una riduzione del rischio di 2 classi, con una detrazione massima di 136.000 euro.
Viene invece applicato:
l’80%, per gli interventi previsti nelle zone sismiche 1, 2 e 3, che portano a una riduzione del rischio di 1 classe, con una detrazione massima di 136.000 euro;
il 75%, per gli interventi che portano al conseguimento di risparmi energetici di cui alle tabelle 3 e 4, allegato I, decreto 26/06/2015, con una detrazione massima di 40.000 euro;
70%, per interventi su parti comuni che interessano l’involucro dell’edificio con incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente, con una detrazione massima di 40.000 euro.
Elenco spese ammesse e limiti di importo ecobonus 65%
Restano al 65% e al 50% i lavori di riqualificazione energetica che si eseguono non congiuntamente a quelli trainanti elencati nelle righe precedenti. Nella tabella che segue sono stati raccolti gli interventi sui quali si applica la detrazione al 65%.
Tipologia di intervento
Detrazione massima
Riqualificazione energetica globale
100.000 euro
Coibentazione di strutture opache verticali, strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti)
60.000 euro
Installazione di collettori solari termici
100.000 euro
interventi di di climatizzazione invernale e produzione acqua calda sanitaria con installazione sistemi di termoregolazione evoluti
30.000 euro
caldaie a condensazione su parti comuni di edifici condominiali o su tutte le unità immobiliari in condominio
30.000 euro
sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di aria calda a condensazione
30.000 euro
sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza
30.000 euro
microcogeneratori
100.000 euro
sostituzione scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore
30.000 euro
sistemi di building automation
15.000 euro
Detrazione fiscale al 50%
Ecco, invece, quali sono i lavori sui quali viene applicato l’ecobonus con detrazione fiscale al 50%, con i relativi limiti di spesa.
Ecobonus 2022 al 50%
Detrazione massima
sostituzione di finestre comprensive di infissi
60.000 euro
installazione di schermature solari
60.000 euro
Caldaie a condensazione su singole unità immobiliari con efficienza energetica per riscaldamento superiore o uguale al 90 per cento
30.000 euro
installazione impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore alimentabili a biomasse combustibili
30.000 euro
Sismabonus
L’agevolazione al 110% potrà essere utilizzata anche per realizzare:
lavori
di messa
in sicurezza statica delle
parti strutturali degli edifici;
lavori
che determinano il passaggio a una
classe di rischio inferiore;
lavori
che determinano il passaggio a due
classi di rischio inferiori;
l’acquisto
di edifici antisismici.
Tutti gli interventi agevolati per i quali si utilizzerà il superbonus del 110% dovranno essere comunicati all’ENEA, tramite modalità che saranno rese note prossimamente dal Ministero dello Sviluppo Economico. I bonus saranno concessi dimostrando, tramite apposita documentazione, la congruità delle spese sostenute tramite l’utilizzo del bonus.
In particolare, i tecnici che si occuperanno dei lavori dovranno rilasciare le relative attestazioni e asseverazioni e stipulare una polizza assicurativa della responsabilità civile, con un importo minimo che sarà presentato nel testo definitivo del decreto, e che servirà come garanzia in caso di risarcimento ai danni dei clienti e dello Stato. Nell’ipotesi in cui si dovessero rilasciare attestazioni e asseverazioni mendaci, si rischieranno sanzioni penali o pecuniarie.
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