Bonus ristrutturazione 2025 Agenzia delle entrate: come funziona e come richiederlo
In cosa consiste il bonus ristrutturazioni 2025? A quanto ammonta la spesa detraibile massima? Nel seguente articolo, ci occuperemo di indicare quali sono le ultime notizie relative alla recente Manovra.
- Il bonus ristrutturazioni rientra tra bonus edilizi ancora attivi.
- L’incentivo non può più essere richiesto nella forma dello sconto in fattura o della cessione del credito.
- È invece possibile portare la misura in detrazione al momento della ristrutturazione edilizia.
Il bonus ristrutturazione casa è un contributo già previsto nel 2025, prorogato per tutto il 2025, con alcune modifiche. Consiste in una detrazione IRPEF applicabile sui lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria su singoli edifici o condomini.
Il contributo non è disponibile nella forma della cessione del credito o dello sconto diretto in fattura, ma deve essere portato in detrazione in 10 rate annuali di pari importo. Vediamo più nel dettaglio le informazioni da conoscere per poter richiedere questo beneficio – per esempio, quali sono le spese detraibili – e cosa cambia con la nuova legge di Bilancio.
Cos’è il bonus ristrutturazione?
Il bonus ristrutturazioni è un’agevolazione edilizia che consiste in una detrazione fiscale da applicare sugli importi delle spese sostenute. L’agevolazione consente ai soggetti che effettuano ristrutturazioni edilizie di ottenere un rimborso IRPEF di quanto speso entro il limite massimo previsto dalla normativa.
Come regola generale:
- il bonus può essere applicato su singoli immobili o su interi fabbricati;
- i lavori possono essere eseguiti, entro 18 mesi, da imprese di costruzione, ristrutturazione o cooperative edilizie;
- può avere accesso alla detrazione anche chi si occupa dei lavori in autonomia, ma soltanto per le spese relative all’acquisto dei materiali.
Il nuovo bonus ristrutturazioni può essere richiesto fino al 31 dicembre 2025 per recuperare le spese relative ai lavori di riqualificazione edilizia o manutenzione straordinaria e ordinaria (per i condomini). Anche quest’anno è obbligatorio inviare la comunicazione ENEA, entro 90 giorni di tempo.
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Come funziona il bonus ristrutturazioni
Rispetto allo scorso anno, sono state introdotte alcune modifiche sulla percentuale dell’agevolazione previsto. In particolare, la detrazione fiscale è pari:
- al 50% nel caso delle abitazioni principali
- al 36% per le seconde e terze case.
L’importo agevolabile andrà poi incontro a una riduzione nel 2026 e nel 2027, quando diventeranno rispettivamente del 36% per le abitazioni principali e del 30% negli altri casi. Il limite di spesa è rimasto pari a 96.000 euro, quindi la detrazione massima che si può ottenere sulla prima casa è di 48.000 euro.
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Bonus ristrutturazione casa: chi può richiederlo
Possono beneficiare del bonus ristrutturazione edilizia tutti in contribuenti che pagano le imposte sui redditi, a prescindere dal fatto che siano residenti o non residenti in Italia.
Si tratta di:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- locatari o comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
- soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
Tali soggetti devono rispettare le seguenti condizioni:
- avere il possesso dell’immobile;
- eseguire i lavori di ristrutturazione a proprio carico;
- aver registrato il compromesso.
Fanno parte della platea dei beneficiari anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile, che può essere il coniuge, un parente entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado, così come il componente dell’unione civile, il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge, il convivente more uxorio che, nonostante non sia il proprietario dell’immobile, abbia sostenuto delle spese per la sua ristrutturazione.
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Bonus ristrutturazioni: quali sono le spese detraibili
Il bonus ristrutturazioni spetta per i lavori inseriti nell’elenco che segue:
- lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini (interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001);
- interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze;
- miranti alla ricostruzione o al ripristino di un’abitazione danneggiata da un evento calamitoso.
L’agevolazione può essere richiesta anche per i lavori aventi come obiettivo l’eliminazione delle barriere architettoniche, così come per quelli relativi alla realizzazione di autorimesse o di posti auto pertinenziali. e per realizzare strumenti che possano migliorare la mobilità delle persone portatrici di handicap nell’abitazione.
Il contributo è previsto anche per opere di bonifica dall’amianto, per evitare il verificarsi di infortuni domestici o il compimento di atti illeciti da parte di soggetti terzi, di cablatura degli edifici, contenimento dell’inquinamento acustico, risparmio energetico e di messa in sicurezza dal punto di vista sismico.
Sono incluse anche le spese per l’acquisto dei materiali utilizzati per eseguire i lavori, per le prestazioni professionali legate al tipo di intervento, oltre che gli eventuali costi per perizie e sopralluoghi, nonché gli oneri di urbanizzazione, l’imposta sul valore aggiunto, di bollo e i diritti previsti nell’ipotesi di concessioni e autorizzazioni.
Per i lavori che costituiscono interventi antisismici, è possibile intervenire con il cosiddetto Sismabonus, in vigore fino al 31 dicembre 2025.
Spese detraibili relative ai condomini
Il bonus ristrutturazione può essere utilizzato anche per condomini. Vediamo schematicamente quali sono alcune delle spese detraibili:
- aerosabbiatura: su facciata;
- allargamento porte interne: con demolizioni di modesta entità;
- allarme (impianto): riparazione senza innovazioni, riparazione con sostituzione di alcuni elementi;
- androne: rifacimento conservando caratteristiche uguali a quelle preesistenti;
- antenna: antenna comune in sostituzione delle antenne private;
- balconi: riparazioni parti murarie (frontalini, cielo), sostituzione di parapetti e ringhiere conservando caratteristiche (materiali, sagome e colori) uguali;
- box: riparazioni varie e sostituzione di parti anche strutturali conservando dimensioni uguali a quelle preesistenti;
- caldaia: riparazione senza innovazioni, riparazione con sostituzione di alcuni elementi;
- caloriferi e condizionatori: sostituzione con altri anche di diverso tipo e riparazione o installazione di singoli elementi;
- cancelli esterni: riparazione o sostituzione cancelli o portoni, conservando caratteristiche (sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti;
- canna fumaria: riparazione o rifacimento, interno ed esterno, conservando caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti;
- cantine: riparazione conservando caratteristiche (materiali e colori) uguali a quelle preesistenti;
- centrale idrica: riparazioni varie interne ed esterne, conservando caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti;
- centrale termica: riparazioni varie interne ed esterne, conservando caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti;
- cornicioni: rifacimento o sostituzione conservando i caratteri essenziali preesistenti (materiali, dimensioni);
- davanzali finestre e balconi: riparazione o sostituzione conservando i caratteri essenziali preesistenti;
- facciata: piccola apertura per sfiatatoio gas, rifacimento, anche completo, con materiali e colori uguali a quelli preesistenti;
- finestra: sostituzione senza modifica della tipologia di infissi;
- fognatura: riparazione o sostituzione della canalizzazione fognaria, fino al limite della proprietà del fabbricato.
- garage: riparazioni varie e sostituzione di parti anche strutturali conservando dimensioni uguali a quelle preesistenti;
- gradini scale: sostituzione con gradini uguali a quelli preesistenti, interni e esterni;
- grondaie: riparazione o sostituzione senza modifiche della situazione preesistente.
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Spese detraibili per unità abitativa
Il bonus ristrutturazioni consente anche di recuperare la spese di ristrutturazione delle singole unità abitative. Di seguito ti indicheremo quali sono le spese detraibili:
- accorpamenti di locali o di altre unità immobiliari: spostamento di alcuni locali da una unità immobiliare ad altra o anche unione di due unità immobiliari con opere esterne;
- allargamento porte: con demolizioni di modesta entità, realizzazione di chiusure o aperture interne che non modifichino lo schema distributivo delle unità immobiliari e dell’edificio;
- allargamento porte e finestre esterne: con demolizioni di modeste proporzioni di muratura;
- caloriferi e condizionatori: sostituzione con altri anche di diverso tipo e riparazione o installazione di singoli elementi (detraibile nelle singole unità immobiliari se si tratta di opere finalizzate al risparmio energetico), installazione di macchinari esterni;
- centrale termica: riparazioni varie interne ed esterne, conservando le caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti (opere murarie), con modifiche distributive interne, o con modifiche esterne (sagoma, materiali e colori nuova costruzione volume tecnico) nell’ambito di un’operazione di manutenzione straordinaria, di un restauro o di una ristrutturazione;
- davanzali finestre e balconi: nuova realizzazione o sostituzione di quelli preesistenti con altri aventi caratteristiche diverse (materiali, finiture e colori);
- fognatura: nuova costruzione o rifacimento con dimensioni e/o percorso diversi da quello preesistente, con opere interne o esterne (dal limite della proprietà fino alla fognatura pubblica);
- impianto di riscaldamento autonomo interno (purché conforme al Dm n. 37/2008 – ex legge n. 46/90): nuovo impianto, senza opere edilizie, nuovo impianto con opere edilizie esterne (canna fumaria e/o altre opere interne o esterne) per riscaldamento o ventilazione, riparazioni con ammodernamenti e/o innovazioni;
- lastrico solare: rifacimento con materiali diversi rispetto a quelli preesistenti;
- sanitari: sostituzione di impianti (la sostituzione degli apparecchi sanitari è detraibile solo se integrata o correlata a interventi maggiori per i quali spetta l’agevolazione), realizzazione di servizio igienico interno.
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Lavori non agevolabili
Non sono invece agevolabili le spese relative all’acquisto di strumenti di sicurezza domotica, o di telefoni viva voce, computer, tastiere espanse. Per i beni che rientrano tra i sussidi tecnici e informatici è comunque prevista la detrazione IRPEF al 19%.
Bonus ristrutturazione casa: pagamento lavori
I lavori di ristrutturazione devono essere sostenuti tramite bonifico bancario, oppure bonifico postale parlante.
Al loro interno, è necessario indicare:
- la causale Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986;
- il codice fiscale di chi usufruisce della detrazione;
- il codice fiscale o la partita IVA di chi riceve il pagamento.
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Documenti da conservare
Se chi ha beneficiato del bonus ristrutturazioni subisce un controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, è tenuto a presentare i seguenti documenti:
- le abilitazioni amministrative sui lavori che sono stati eseguiti;
- la domanda di accatastamento per gli immobili non ancora censiti;
- le ricevute di pagamento dell’IMU;
- la delibera dell’assemblea condominiale di approvazione dei lavori;
- la tabella millesimale con la ripartizione delle spese condominiali per le parti comuni;
- dichiarazione di consenso del proprietario se i lavori sono stati eseguiti da un soggetto terzo;
- la comunicazione con la data di inizio dei lavori che deve essere inviata all’ASL, nel rispetto delle disposizioni sulla sicurezza dei cantieri;
- le fatture delle spese sostenute;
- le ricevute dei bonifici effettuati.
Il bonus ristrutturazione non è cumulabile con le agevolazioni fiscali al 65% previste per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. A questo proposito, leggi anche: Riqualificazione energetica di edifici già esistenti: a chi spetta e come richiedere l’ecobonus
In mancanza del visto di conformità e dell’attestazione di congruità sono previste sanzioni di diverso tipo, ovvero la reclusione da 2 a 5 anni e la multa da 50.000 fino a 100.000 euro.
Bonus ristrutturazione – Domande frequenti
Il bonus ristrutturazione consiste in una detrazione corrispondente al 50% delle spese di ristrutturazione sostenute fino al 31 dicembre 2025.
La somma massima detraibile in conseguenza del bonus ristrutturazioni è di 96 mila euro.
Sono detraibili con il bonus ristrutturazione le spese sostenute per ristrutturare singole unità abitative o condomini: scopri l’elenco completo nella nostra guida.
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