Quali sono le agevolazioni per le assunzioni nel 2025?
I datori di lavoro hanno la possibilità di fruire di riduzioni degli oneri contributivi e/o assicurativi in caso di assunzione di particolari categorie di lavoratori. Gli incentivi attualmente previsti sono stati modificati dalla Legge di Bilancio 2025. Scopriamoli insieme in questa guida.
- I datori di lavoro, a determinate condizioni, possono beneficiare di sgravi contributivi se assumono lavoratori appartenenti a specifiche categorie.
- La Legge di Bilancio 2025 ha definito le novità per le assunzioni agevolate 2025.
- Tali novità riguardano le assunzioni di donne in condizioni di svantaggio economico, giovani under 36 e assunzioni nelle Zone Economiche Speciali (cd. Decontribuzione Sud).
In caso di assunzione di soggetti appartenenti a categorie considerate svantaggiate, i datori di lavoro possono beneficiare di una serie di sgravi contributivi, che sono stati confermati dalla Manovra 2025.
Tali agevolazioni riguardano, ovviamente, la sola parte di contribuzione a carico del datore di lavoro e hanno una durata limitata nel tempo, a seconda della categoria a cui appartiene il lavoratore che si decide di assumere. In questo articolo, analizzeremo proprio le novità previste per le assunzioni agevolate 2025.
Assunzioni agevolate: requisiti
Tutti i datori di lavoro, comprese le cooperative e i professionisti, possono beneficiare delle agevolazioni, ma sono esclusi gli enti della Pubblica amministrazione.
Il datore di lavoro che intende fruire delle agevolazioni contributive deve osservare i principi generali definiti dall’art. 31 del Decreto legislativo n. 150/2015, e deve dunque procedere all’assunzione:
- osservando gli obblighi imposti da norme di legge o della contrattazione collettiva e nel rispetto dell’eventuale diritto di precedenza alla riassunzione;
- senza avere in atto sospensioni dal lavoro connesse a una crisi o riorganizzazione aziendale;
- senza avere licenziato negli ultimi sei mesi dipendenti addetti alle medesime mansioni nella stessa unità produttiva;
- solo se il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) è regolare.
Le categorie di lavoratori per la cui assunzione sono previste agevolazioni contributive sono molteplici, e tra queste, quelle interessate dalle novità 2025 sono:
- donne in particolari condizioni di svantaggio;
- giovani under 36;
- lavoratori residenti in Regioni economicamente meno sviluppate.
Analizziamole più nel dettaglio.
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1. Assunzione agevolata di donne in particolari condizioni di svantaggio
Per i datori di lavoro che assumono a tempo determinato, indeterminato o con trasformazione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato “donne lavoratrici svantaggiate”, l’esonero è pari al 100% dei contributi dovuti nel limite massimo di 6.000 euro annui.
Rientrano tra le donne lavoratrici svantaggiate:
- le donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi;
- oppure prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi se residenti nella ZES Unica;
- o se operanti in settori caratterizzati da un tasso di disparità occupazionale di genere superiore al 25% della disparità media uomo-donna, come indicato nell’art.4 L.92/2012.
La durata del beneficio è di 12 mesi per le assunzioni a tempo determinato e di 18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato.
Il Decreto Legge n. 60/2024 ha previsto la proroga dell’esonero totale per le assunzioni a tempo indeterminato avvenute nel periodo dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 per un massimo di 24 mesi, nel limite di 650 euro mensili; la Legge di Bilancio 2025 ne ha prorogato la validità fino al 2027.
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2. Assunzioni agevolate giovani under 36
L’esonero contributivo totale era stato già previsto in favore dei datori di lavoro privati i quali, nel biennio 2021/2022, avessero assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato giovani under 36 che nel corso dell’intera vita lavorativa non fossero mai stati titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Il D.L. 60/2024 (cd. Coesione) ha previsto la proroga dell’esonero totale per tali assunzioni sino al 31 dicembre 2025 per un periodo massimo di 24 mesi, nel limite di:
- 500 euro mensili;
- 650 euro al mese per le Regioni appartenenti alla “ZES unica per il Mezzogiorno”.
La Legge di Bilancio 2025 ha prorogato questa agevolazione fino al 2027. Lo sgravio è pari al 100% dei contributi dovuti nel limite massimo di 6.000 euro annui.
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3. Decontribuzione Sud: cos’è e come funziona
È prevista inoltre un’agevolazione contributiva in favore dei datori di lavoro privati, con esclusione del settore agricolo e domestico, che instaurano rapporti di lavoro la cui sede sia collocata in una regione del Mezzogiorno.
L’applicabilità della misura è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024 per i soli contratti stipulati entro il 30 giugno 2024 ed è attualmente riconosciuta nelle seguenti misure:
- sgravio del 30% per i rapporti di lavoro instaurati dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2025;
- sgravio del 20% per i rapporti di lavoro sorti dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027;
- sgravio del 10% per i rapporti di lavoro instaurati dal° 1 gennaio 2028 al 31 dicembre 2029.
Inoltre, è previsto un esonero contributivo del 100% per i datori di lavoro privati che occupano fino a 10 dipendenti per l’assunzione di ciascun lavoratore over 35 che risulti disoccupato da almeno 24 mesi. Anche questo esonero è concesso per un periodo massimo di 2 anni nel limite di 650 euro mensili.
Gli esoneri contributivi Sud non si applicano agli enti trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico, per effetto di procedimenti di privatizzazione e alle ex istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato.
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Sgravi contributivi 2025: quali sono le altre misure in vigore
Ricordiamo, infine, che i datori di lavoro possono beneficiare di sgravi fiscali anche per l’assunzione di altre categorie di lavoratori. Tra questi vi sono:
- gli apprendisti: in caso di assunzione con contratto di apprendistato, è prevista un’agevolazione contributiva dell’11,31% per tutta la durata del contratto;
- i lavoratori over 50, per i quali spetta un’agevolazione contributiva del 50% per 12 mesi;
- i percettori dell’assegno di inclusione: si prevede l’esonero totale dei contributi a carico del datore di lavoro fino a 8.000 euro per un periodo massimo di dodici mesi;
- le donne vittime di violenza.
Per quanto riguarda le assunzioni di donne vittime di violenza, i datori di lavoro privati che, nel triennio 2024-2026, assumono donne disoccupate beneficiarie del reddito di libertà, hanno diritto ad applicare uno sgravio totale sui contributi previdenziali INPS, nel limite massimo di 8.000 euro annui.
In tabella abbiamo riassunto la durata dell’esonero contributivo a seconda del tipo di contratto.
Tipologia di contratto | Durata agevolazione fiscale |
tempo determinato | 12 mesi |
trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato | 18 mesi |
tempo indeterminato | 24 mesi |
Hai dubbi o perplessità circa l’applicazione delle agevolazioni fiscali nel 2025? Rivolgiti a un avvocato esperto in diritto del lavoro e della previdenza sociale.
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