Risarcimento danni dentista: richiesta, prescrizione, quando è possibile
È possibile denunciare il dentista per un lavoro fatto male? Ecco come funziona la richiesta di risarcimento per il danno subito e come presentarla con il supporto di un avvocato.
- Il paziente che ha subito un danno derivante da responsabilità odontoiatrica avrà la possibilità di agire contro il dentista che lo ha procurato.
- La quantificazione del danno necessita di una perizia medico-legale da parte di un odontologo forense.
- Si dovrà dimostrare l’esistenza di un nesso causale tra l’errore del dentista e il danno.
Nel corso della nostra vita, il dentista è un professionista che solitamente ci accompagna durante la crescita. Dai primi apparecchi durante l’età infantile a problemi di altra natura che potrebbero insorgere con l’età, si potrebbe sempre avere bisogno di ricevere cure dentarie.
Potrebbe anche capitare che il trattamento odontoiatrico non vada a buon fine e che il dentista commetta degli errori o delle negligenze a danno del paziente, dalle quali potrebbero derivare conseguenze sulla salute ben più gravi o danni di tipo estetico.
Cosa è possibile fare in un caso simile? Quali sono i diritti del paziente che ha subito un danno dal dentista? In queste righe analizzeremo quando è possibile ottenere un risarcimento danni per errore odontoiatrico e in che modo.
Non sono soddisfatta del lavoro del dentista: cosa posso fare?
Possiamo subito dirti che hai la possibilità di chiedere il risarcimento danni al dentista per un lavoro fatto male nel momento in cui il professionista non rispetta le regole alla base della sua attività.
Cosa significa? Che il dentista è tenuto a operare con attenzione e cura, in ogni fase del trattamento odontoiatrico: dalla diagnosi alla scelta della terapia più adeguata, fino all’installazione di una protesti o al controllo successivo a un intervento.
Se opera in modo improprio e dall’errore medico, una negligenza o un’imperizia deriva un danno, allora il paziente potrà agire contro di lui al fine di richiedere il risarcimento di quanto subito.
Se hai la certezza che il tuo dentista ti abbia provocato un danno e vuoi fargli causa, ti consigliamo di rivolgerti a uno degli avvocati presenti su deQuo specializzati in responsabilità medica, che potranno analizzare il tuo caso con una prima consulenza scritta, al telefono o in videochiamata.
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Come farsi risarcire dal dentista?
La prima cosa da fare per poter presentare una richiesta di risarcimento nei confronti di un dentista che non è stato diligente è rendersi conto di avere dei segni fisici derivanti dall’intervento odontoiatrico svolto male.
Potrebbe trattarsi di:
- dolore acuto e persistente;
- un’infezione;
- un danno evidente a denti e gengive, che può essere anche di tipo estetico.
A quel punto, è necessario raccogliere le relative prove al fine di dimostrare il danno subito, ovvero referti del medico, fotografie, eventuali testimonianze di altri specialisti, oppure le fatture riguardanti successivi interventi correttivi.
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Prescrizione risarcimento danni dentista
Il paziente che ha subito un danno dal dentista deve agire tempestivamente. Questo perché il diritto al risarcimento è soggetto a prescrizione, la quale dipende dalla natura del danno e dal tipo di responsabilità.
In particolare, si distingue tra:
- responsabilità contrattuale: in questo caso, si ha la possibilità di esercitare l’azione legale contro il dentista nell’arco di 10 anni. Si dovrà riuscire a dimostrare che il danno è stato causato dall’intervento odontoiatrico;
- responsabilità extracontrattuale: si riscontra nel momento in cui la responsabilità è della struttura nella quale il dentista opera. In questa evenienza, il temine di prescrizione, che decorre dal momento in cui il danno diventa riconoscibile, è pari a 5 anni.
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Esempi di errori commessi dal dentista
Tra gli errori più comuni che il dentista potrebbe commettere, ci sono:
- errori diagnostici;
- complicazioni dovute all’anestesia;
- cure inappropriate;
- rottura accidentale di un dente o di una protesi;
- danni ai nervi;
- errori chirurgici;
- infezioni post-operatorie;
- mancata acquisizione del consenso informato;
- lesioni all’articolazione mandibolare;
- interruzione del trattamento anticoagulante.
Per presentare la richiesta di risarcimento danno, si dovrà raccogliere tutta la documentazione relativa al trattamento odontoiatrico – quindi fatture, cartelle cliniche, moduli di consenso informato o relativi alla privacy, radiografie, ecc. – ed è consigliabile farsi seguire da un avvocato.
Quest’ultimo potrà aiutarti a far valere i tuoi diritti, per esempio preventivando il pagamento di tutti i danni che hai subito, la restituzione del compenso che hai pagato al dentista e il rimborso delle spese medico-legali sostenute.
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Tabella risarcimento danni dentista
Un danno provocato da un dentista può avere effetti sia fisici, sia psicologici, nel senso che ci possono essere ripercussioni emotive, oltre che finanziarie, nella vita del paziente. Per la quantificazione del danno, quindi per effettuare una perizia medico-legale, il cui costo è variabile a seconda della complessità del singolo caso, entra in gioco la figura dell’odontoiatra forense.
Tra i danni che possono essere oggetto di risarcimento, ci saranno:
- i danni patrimoniali, che comprendono le spese mediche (farmaci, trattamenti correttivi aggiuntivi, terapie di riabilitazione), la perdita di guadagni, nel caso in cui il danno abbia impedito al paziente di lavorare, le spese di viaggio e alloggio per eventuali cure in strutture specializzate, lontane da casa;
- i danni non patrimoniali, che inglobano il danno biologico, il danno morale e il danno esistenziale.
Il calcolo del risarcimento danni per errore del dentista terrà conto di tutti questi elementi. Per determinare l’entità del danno biologico, per esempio, si utilizzano le tabelle di invalidità civile (es. par la perdita di tutti i denti dell’arcata superiore, sono assegnati 15-20 punti).
Il danno patrimoniale viene calcolato sommando tutte le spese effettivamente sostenute dal paziente, in particolare quelle per i trattamenti divenuti necessari proprio a causa dell’errore. Per il danno morale e il danno esistenziale, si fa in genere riferimento alle tabelle del Tribunale di Milano.
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Come recuperare i soldi del dentista?
Nel momento in cui, al termine della perizia medico-legale, il danno è stato accertato, allora si potrà agire contro il dentista. Con il supporto di un avvocato, si potrà per prima cosa inviare una lettera di diffida con la quale si invita il dentista a pagare quanto dovuto a titolo di risarcimento.
In caso di esito negativo, si avrà la possibilità di agire in giudizio, quindi di fare causa al dentista. Proprio per questo motivo, qualora volessi a tutti i costi recuperare quanto ti spetta, ti suggeriamo di contattare fin da subito un avvocato esperto in cause mediche.
Ricordiamo, infine, che il dentista potrà rispondere in sede civile dei danni procurati al paziente:
- sia in caso di colpa grave, ovvero quello in cui il danno non sia stato volontario, ma dovuto a imperizia, negligenza, imprudenza, erronea valutazione di rischi e benefici;
- sia in caso di dolo, cioè di condotta lesiva volontaria nei confronti del paziente.
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Risarcimento danni dentista – Domande frequenti
Il tempo per presentare una richiesta di risarcimento danni verso un dentista negligente varia in relazione ad alcuni fattori, quali la natura del danno e il tipo di responsabilità (che può essere contrattuale o extracontrattuale).
Il paziente che ha subito un danno per errore medico o negligenza del dentista, ha la possibilità di inviare una richiesta di risarcimento danni.
Il paziente che ha subito un danno da un lavoro fatto male dal dentista può richiedere il risarcimento per il danno subito se riesce a dimostrare il nesso tra le condotta negligente o errata del professionista e il disagio vissuto.
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