Bonus sicurezza 2025: cos’è, come funziona, a quanto ammonta e come si richiede
Come funziona il bonus sicurezza 2054, noto anche come bonus porta blindata, quando scade, chi sono i soggetti che ne possono usufruire e cosa è possibile portare in detrazione.
- Il bonus sicurezza è stato confermato anche per il 2025.
- Si tratta di una detrazione fiscale con la quale è possibile installare dispositivi per migliorare la sicurezza della propria abitazione.
- Vi rientrano, per esempio, citofoni, videocitofoni e videocamere di sorveglianza.
La sicurezza è un settore in cui non si spende mai abbastanza: spesso, infatti, si prende la decisione di rendere più sicuro il proprio immobile solo dopo la prima volta in cui si verifica un furto o qualche evento simile (e spiacevole).
Come in ogni settore, anche in questo caso la prevenzione risulta fondamentale. Ci sono allora dei contributi statali di questo tipo? Esiste la possibilità di portare in detrazione le spese legate alla sicurezza?
Quello che viene chiamato da tutti bonus sicurezza consiste in un’agevolazione fiscale che rientra nell’ambito delle detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie, che comprendono non solo i lavori di riqualificazione energetica di edifici già esistenti, ma anche quelli che mirano a prevenire il compimento di atti illeciti.
Vediamo allora di comprendere:
- a quali detrazioni si può accedere;
- come ottenere il bonus sicurezza 2025;
- chi può farne richiesta e per l’acquisto di quali dispositivi o installazioni di sicurezza.
Bonus sicurezza: in cosa consiste
Il bonus sicurezza 2025 è disciplinato dall’articolo 16-bis del DPR 917 del 1986, che regola le agevolazioni fiscali sugli interventi di ristrutturazione edilizia. Nella pratica, consiste in una detrazione IRPEF pari al 36% su una spesa massima di 48.000 euro (lo scorso anno era pari al 50%, su un totale di 96.000 euro). A differenza di altri bonus casa, non è previste nessuna differenza tra prima e seconda casa.
Le spese per la sicurezza possono per esempio includere l’installazione nella propria abitazione di sistemi di allarme antifurto, videocitofoni, recinzioni, porte blindate, saracinesche, sistemi antintrusione, ovvero comprendere tutte quelle spese che possono garantire una maggiore sicurezza in casa e prevenire atti illeciti.
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Scadenza bonus porte blindate
Tali spese devono essere sostenute entro il 31 dicembre 2025, mentre la detrazione viene suddivisa in 10 quote annuali di pari importo dopo aver presentato la documentazione necessaria al momento della dichiarazione dei redditi. Non è invece possibile usufruire né della cessione del credito, né dello sconto diretto in fattura.
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Bonus sicurezza 2025: come si richiede
Cosa deve contenere la fattura per il bonus sicurezza? Le spese legate alla sicurezza della propria casa devono essere state sostenute con bonifico parlante, ovvero un bonifico nel quale vengono indicati nella causale:
- le informazioni sul soggetto che ha sostenuto la spesa;
- il suo codice fiscale;
- il numero di partita IVA del soggetto beneficiario;
- la data e il numero di fattura;
- l’importo pagato.
Dato che non esiste una domanda specifica da presentare online per ricevere il bonus sicurezza, si devono allegare i documenti relativi alle spese sostenute in sede di presentazione del modello 730 o del modello Redditi PF (ex Unico).
Si ricorda che si può avere accesso alla detrazione fiscale anche in assenza di ristrutturazione: si prevede, infatti, che si tratti di una detrazione indipendente, non legata a un intervento di ristrutturazione o riqualificazione edilizia, ma la cui funzione sia quella di prevenire gli atti illeciti – dove con atti illeciti si intendono per esempio furti, sequestri di persona, violazione di domicilio, quindi quelli perseguibili penalmente.
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Bonus sicurezza: a chi spetta
Questa specifica detrazione fiscale può essere ottenuta da ogni contribuente che paga l’IRPEF, che può essere:
- il proprietario dell’immobile;
- titolare di un diritto reale di godimento;
- un inquilino;
- un comodatario;
- i soci di cooperative o di società semplici.
Possono accedervi anche gli imprenditori individuali, a condizione che l’immobile non sia un bene strumentale o una merce. Possono infine farne richiesta anche i familiari conviventi del possessore o detentore dell’abitazione, ovvero il coniuge separato a cui è stato assegnato l’immobile intestato all’altro coniuge e il convivente more uxorio.
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Quali sono le detrazioni fiscali per le porte blindate nel 2025?
Il bonus sicurezza può essere utilizzato per:
- il rafforzamento, la sostituzione o l’installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici;
- l’installazione o la sostituzione di grate alle finestre;
- l’acquisto di porte blindate o rinforzate, cassaforti a muro, sistemi antifurto;
- l’apposizione o la sostituzione di lucchetti, serrature, spioncini, catenacci;
- l’installazione di vetri antisfondamento, tapparelle meccaniche con bloccaggi, rilevatori di apertura e di effrazione, fotocamere collegate a centri di vigilanza privati.
Non si può invece utilizzare per pagare l’eventuale personale che lavora presso il centro di vigilanza, ovvero l’addetto alla sorveglianza.
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